Cambiare volto ha sempre fatto bene al Pd, e anche questa volta presentarsi con un’altra faccia, anche se non si tratta esattamente di una figura nuova, sembra aver già prodotto qualche effetto positivo sull’elettorato.

Ad affermarlo sembrano essere i sondaggi realizzati da SWG per La7, in base ai quali infatti il Partito Democratico con l’arrivo del nuovo segretario Enrico Letta ha recuperato terreno sulle altre forze politiche, riuscendo addirittura a superare in un colpo solo sia il Movimento 5 Stelle che Fratelli d’Italia.

Stando all’ultima rilevazione di SWG, il Pd dopo l’elezione di Enrico Letta ha recuperato quasi un punto percentuale, quasi un punto percentuale però lo ha recuperato anche la Lega di Salvini, peraltro senza cambiare leader, sicché il distacco tra il primo partito di centrosinistra ed il primo partito di centrodestra rimane sostanzialmente invariato.

Secondo gli ultimi sondaggi politici realizzati da Swg per il Tg di La7 di Enrico Mentana, se si andasse a votare domani il Pd di Enrico Letta otterrebbe circa il 17,4% dei voti, cioè lo 0,8% in più di quanto avrebbe preso appena una settimana fa.

In questo caso poi la crescita della sua base elettorale permetterebbe al Pd di superare M5s e FdI, entrambi più o meno fermi intorno al 17%. Il partito di Giorgia Meloni in realtà è in lieve crescita rispetto a sette giorni fa, al contrario del M5s che invece ha registrato lo 0,2% in meno.

Resta in vetta alla classifica poi la Lega di Matteo Salvini che passa dal 23,5% al 24,2%, segnando un incremento del +0,7%. All’interno della coalizione di centrodestra si colloca poi Forza Italia che con il suo 6,5% segna un calo di mezzo punto percentuale rispetto alla stima dell’8 marzo.

Complessivamente il centrodestra in un’eventuale tornata elettorale dovrebbe raggiungere circa il 47,7% contro il 34,4% del centrosinistra, sempre che alla fine l’alleanza con il Movimento 5 Stelle si faccia davvero, altrimenti per il Pd tornare al governo potrebbe rivelarsi un’impresa impossibile.

Il resto dell’elettorato ‘di sinistra’ infatti è molto frammentato tra Sinistra Italiana (2,8%), MDP Articolo 1 (2,4%), Italia Viva (2,2%), +Europa (2%) e Verdi (1,9%). Il primo ‘partito’ in Italia resta quello di chi non vota, infatti tra astensionisti e indecisi si raggiunge il 37% circa.

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