Il nuovo Dpcm con le regole anti-Covid da rispettare fino alle festività di Pasqua comprese verrà firmato tra oggi e domani 2 marzo dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Si tratta del primo del nuovo premier, ed avrà una validità di 30 giorni dal 6 marzo fino al 6 aprile 2021.

Nei prossimi giorni si svolgeranno altre riunioni tecniche il cui scopo sarà quello di definire nel dettaglio alcune delle misure contenute nel nuovo Dpcm, in particolare con riferimento ai protocolli per l’istruzione nelle zone arancioni e rosse. Per quel che riguarda la scuola infatti si continuerà a seguire la strada della limitazione delle lezioni in presenza, preferendo invece la didattica a distanza in molti casi.

La politica del governo Draghi si presenta quindi anche in questo campo molto simile a quella del precedente esecutivo. Entrambi infatti, nonostante sia ampiamente dimostrato che il Covid, salvo rarissime eccezioni, non nuoce alla salute dei più giovani, ritengono evidentemente necessario sacrificare il normale sviluppo e l’istruzione delle nuove generazioni per tentare di ridurre il rischio di contagio per i più anziani.

Da lunedì cambiano i colori di alcune Regioni, ecco quali

E nell’attesa che venga emanato il nuovo Dpcm a partire dalla giornata di oggi, lunedì 1° marzo, cambiano i colori di alcune Regioni. In particolare vediamo che Piemonte, Lombardia e Marche diventano arancioni, mentre la Basilicata passerà dalla zona gialla direttamente alla zona rossa.

Anche il Molise passa in zona rossa, mentre la Sardegna sarà la prima Regione ad essere inserite in zona bianca. Quanto alle misure per questa Regione, in realtà le differenze rispetto alla zona gialla non sono poi così tante. Resta l’obbligo di indossare la mascherina come in tutto il resto del territorio nazionale, così pure il coprifuoco, ma in compenso ristoranti e bar possono restare aperti anche dopo le 18.

Le misure restrittive contenute nel primo Dpcm Draghi

Con il nuovo Dpcm si vanno a modificare alcune delle norme relative ai divieti da rispettare nelle varie zone. Ad esempio nelle Regioni che stanno in fascia gialla viene soppressa la misura che stabiliva: “con riguardo alle abitazioni private è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

Si trattava in questo caso di mera raccomandazione, quindi non di un divieto, mentre nella bozza del nuovo Dpcm si legge che sono “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

Per quanto riguarda le regole da rispettare nelle Regioni in zona gialla, riaprono cinema, teatri e sale concerti, ma solo a partire dal 27 marzo. Nel Dpcm viene specificato che in ogni caso i posti a sedere dovranno essere preassegnati e distanziati, dovrà infatti essere comunque rispettato il distanziamento interpersonale di almeno un metro a meno che non si tratti di persone abitualmente conviventi.

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha annunciato anche la riapertura dei musei ma solo su prenotazione anche nei fine settimana. Attualmente infatti è possibile visitare mostre a musei ma solo nei giorni feriali.

Nelle regioni in fascia rossa aperti parrucchieri e barbieri

Nelle regioni che si trovano in zona rossa restano sospese le attività inerenti servizi per la persona diverse da quelle indicate nell’allegato 24, ma a differenza di quanto previsto dal precedente provvedimento, i parrucchieri ed i barbieri non vengono menzionati tra le attività che dovranno abbassare la saracinesca.

Resta in vigore il divieto di spostamento tra Regioni in tutto il territorio nazionale. Giorni fa abbiamo visto che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha prorogato il divieto fino al 26 marzo, ma con il nuovo Dpcm potremmo avere già un’ulteriore proroga almeno fino al 6 aprile, così da includere anche le vacanze di Pasqua.

Resta consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione, così come sono permessi gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o assoluta necessità, che dovranno eventualmente essere riportati nell’apposito modulo per l’autocertificazione da esibire qualora richiesto alle forze dell’ordine.

Nelle Regioni in fascia gialla sarà permesso un solo spostamento verso un’altra abitazione privata tra le ore 5 e le ore 22. A spostarsi possono essere fino a due persone con figli di età non superiore ai 14 anni.

Spostamenti verso le seconde case sì ma ad alcune condizioni

Nelle Regioni in zona gialla e arancione saranno consentiti gli spostamenti verso le seconde case, anche se si trovano fuori Regione, ma solo ai componenti del nucleo familiare, e solo se la casa è disabitata.

Per quanto riguarda invece le Regioni in zona rossa gli spostamenti verso le seconde case sono sempre vietati a meno che non motivati da emergenze. Vietati invece i viaggi per turismo.

Per quel che riguarda lo shopping, nelle Regioni in zona rossa potranno restare aperti solo gli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità come alimentari, farmacie, ferramenta. Nelle altre Regioni, dalla zona arancione alla zona bianca invece possono restare aperti tutti gli esercizi commerciali, ma per quanto riguarda i centri commerciali resta il divieto di aperture nei fine settimana.

Nuovo Dpcm: piscine e palestre restano chiuse

Non possono ancora riaprire le palestre né le piscine, tanto nelle Regioni in zona rossa quanto in quelle in zona bianca. Restano tuttora sospesi anche gli sport da contatto in tutta Italia, come calcetto e pallavolo, ma solo se praticati a livello amatoriale, mentre continua ad essere consentito praticare attività sportiva e motoria all’aperto purché in forma individuale.

La scuola ancora a rischio con il nuovo Dpcm

Tutte le scuole dovrebbero essere chiuse nelle Regioni che si trovano in zona rossa, inoltre secondo gli esperti cui l’attuale esecutivo ha deciso di affidarsi gli studenti dovranno fare didattica a distanza nel caso in cui si abbia un’incidenza superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti.

Per le Regioni che si trovano dalla zona arancione alla zona bianca invece la scuola sarà in presenza, ma con differenze in base all’età degli studenti. Per alunni di scuole dell’infanzia, elementari e medie in queste Regioni si torna a scuola in presenza, ma per gli studenti delle scuole superiori la didattica in presenza sarà tra il 50% ed il 75%.

Nella bozza del nuovo Dpcm si legge poi una norma dal sapore particolarmente orwelliano “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa“. In tal senso misure più restrittive sono già state adottate in alcune Regioni come Puglia, Marche e Campania ad opera dei rispettivi governatori.

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