Al termine della riunione del direttivo della Banca Centrale Europea è arrivato l’annuncio dell’incremento nell’ambito del programma di acquisto di titoli per far fronte alla crisi legata alle misure restrittive imposte per contenere il contagio da Covid-19.
I vertici della BCE hanno comunicato la decisione di aumentare l’acquisto dei titoli del Pepp di altri 500 miliardi di euro, che porta il totale fino a 1.850 miliardi. Di questi ultimi 500 miliardi al nostro Paese ne andranno circa 80 per l’acquisto di titoli italiani. È stata inoltre prorogata la scadenza del Pepp che durerà sei mesi in più rispetto a quanto previsto fino ad oggi, e terminerà a marzo 2020.
Nelle ore che hanno preceduto l’annuncio della BCE i rendimenti dei bond di tutta l’area euro erano già calati. Al momento i rendimenti dei Btp italiani sono in negativo per scadenze fino a 5 anni, mentre per quelli a 7 anni siamo intorno allo zero. Per avere un rendimento, seppur minimo, dobbiamo arrivare ai bond a 10 anni, ma si parla di uno 0,4%.
Sono ancora quelli che rendono di più, i bond italiani, e con essi i bond greci, naturalmente per quel che riguarda l’area Euro. Anche i titoli decennali del Portogallo un paio di giorni fa sono scesi in territorio negativo.
In questi giorni abbiamo anche assistito ad un rafforzamento dell’euro sul dollaro, col quale ora scambia a 1,21. Si tratta di una tendenza che va avanti almeno dal mese di maggio 2020, con qualche seppur breve intervallo. Questo andamento ha avuto inizio sostanzialmente quando hanno inziato a delinearsi le strategie europee nell’ambito della crisi economica del Coronavirus.
Le Borse hanno registrato un andamento leggermente positivo, con Londra che guadagna lo 0,6% nonostante le difficoltà legate alle difficili trattative per la Brexit, che si fanno sentire invece sulla sterline, in flessione dell’1% su euro e dollaro.
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