Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato di essere disposto a lasciare lo Studio Ovale nel caso in cui il Collegio Elettorale dovesse alla fine certificare il risultato delle elezioni del 3 novembre 2020 assegnando la vittoria allo sfidante democratico Joe Biden.
Nonostante la recente dichiarazione di disponibilità a lasciare la Casa Bianca però, Donald Trump ha anche confermato l’intenzione di andare avanti con la causa legale per i presunti brogli elettorali.
“Sarà una cosa molto difficile da ammettere, perché sappiamo che c’è stata una grossa frode” ha dichiarato Donald Trump nel corso della conferenza stampa tenutasi giovedì alla Casa Bianca, ed ha poi aggiunto che sarebbe un “errore” per il Collegio Elettorale certificare la vittoria di Joe Biden, ma nonostante ciò, ha fatto sapere il presidente uscente, accetterà la decisione dell’organo istituzionale.
Quando i giornalisti hanno posto a Donald Trump la domanda se stesse ammettendo in questo modo la sconfitta, il presidente uscente ha risposto: “no, non posso dirlo affatto” sottolineando poi che sarà disposto ad ammetterla solo una volta che verrà certificata ufficialmente.
Trump: “è stata una frode enorme, siamo come un Paese del terzo mondo”
Il presidente Trump ha poi dichiarato: “questa è stata una frode enorme, non dovrebbe mai avvenire in questo Paese, siamo come un Paese del terzo mondo”.
Donald Trump ha in più occasioni denunciato evidenti brogli avvenuti in occasione delle elezioni presidenziali USA 2020, ed ha indicato diverse irregolarità con riferimento in particolare alla modalità di voto per posta cui è stato fatto ampio ricorso in questa tornata elettorale.
Pool: President Trump says he “certainly” will leave the White House if the Electoral College certifies Biden’s win.
He went on to liken America to a third-world country. pic.twitter.com/YhiBm52963
— Anders Hagstrom (@Hagstrom_Anders) November 26, 2020
Ed è stato ancora Donald Trump a denunciare non solo falle nei programmi software utilizzati, ma anche cattiva condotta da parte dei funzionari elettorali locali.
Nonostante le numerose accuse che hanno dato seguito ad altrettante cause legali in tutto il Paese, il team legale di Donald Trump non è ancora stato in grado di dimostrare che le frodi si siano effettivamente verificate, con la maggior parte dei casi respinti dal tribunale.
Nel frattempo la stragrande maggioranza dei media ha dichiarato la vittoria di Joe Biden dopo che nel corso delle operazioni di spoglio la rimonta ottenuta in alcuni Stati con il conteggio dei voti per posta ha apparentemente consegnato allo sfidante i 270 voti elettorali necessari per conquistare la Casa Bianca.
Ad ogni modo il Collegio Elettorale non si riunirà per certificare la vittoria di Joe Biden prima di metà dicembre, e questo vuol dire che Donald Trump avrà ancora settimane di tempo per tentare ancora le vie legali per dimostrare gli episodi di frode, in particolare negli Stati in cui si è assistito ad un anomalo ribaltamento del risultato in favore dello sfidante democratico.
Il presidente uscente ha preannunciato giovedì che succederanno “molte cose da qui al 20 gennaio” riferendosi al giorno in cui è previsto l’insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente degli Stati Uniti, confermando così l’intenzione di portare avanti la sua battaglia legale fino ad allora.
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