Mentre il presidente uscente, Donald Trump, porta avanti la sua battaglia legale per dimostrare di essere lui il legittimo vincitore delle elezioni presidenziali Usa 2020, e il candidato democratico viene acclamato come nuovo presidente degli Stati Uniti da tutti i media, alcuni leader mondiali non sembrano convergere su questa seconda posizione.

Non sono pochi infatti i leader mondiali che non si sono ancora congratulati con il candidato democratico Joe Biden, che ad oggi risulterebbe aver vinto le elezioni presidenziali, e che a meno di clamorosi colpi di scena dovrebbe entrare alla Casa Bianca il 20 gennaio 2021.

Come dicevamo non tutti i capi di Stato si sono complimentati con Joe Biden, né con la sua vice, Kamala Harris. Alcuni di quelli che non hanno ancora riconosciuto la vittoria di Biden sono peraltro considerati amici di vecchia data del presidente uscente, a cominciare proprio dal presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, che è stato anche soprannominato il “Trump dei tropici”.

Era stato proprio Bolsonaro infatti ad auspicare alla vigilia delle elezioni una conferma di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Il presidente del Brasile in passato aveva anche definito “disastrose” alcune affermazioni di Biden, il quale annunciava che il Brasile andrà incontro a “significative conseguenze economiche” se non cambia approccio rispetto alla deforestazione dell’Amazzonia.

Non stupisce più che tanto che nemmeno Vladimir Putin abbia fatto le sue congratulazioni a Joe Biden. Il presidente russo però prima del voto aveva già dichiarato che Mosca avrebbe dialogato con qualsiasi presidente fosse stato eletto, tuttavia il Cremlino ha lasciato intendere che l’elezione di Biden non è ancora ufficiale.

“Consideriamo corretto attendere i risultati ufficiali delle elezioni” è quanto dichiarato dal portavoce Dimitry Peskov. Per la Russia quindi quella che Trump sta combattendo evidentemente non è una battaglia senza senso, ma secondo alcuni il mancato messaggio di congratulazioni dal Cremlino sarebbe dovuto ad alcune recenti dichiarazioni di Joe Biden.

Il mese scorso infatti l’ex vice di Obama aveva definito la Russia la più grande minaccia alla sicurezza nazionale americana. Dalla Russia per ora sono arrivati solo i commenti di esponenti dell’opposizione, come quello di Alexei Navalny, che si è già congratulato con Biden per il risultato elettorale, o quello del Capo della Commissione Affari internazionali della Duma, Leonid Slutsky, che però ha definito “improbabile” che l’elezione di Biden porti “aggiustamenti positivi alla politica di Washington verso la Russia”.

Niente messaggio di congratulazioni per Biden nemmeno dal presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, definito da alcuni media come alleato “a intermittenza” di Donald Trump. Se per l’esito delle presidenziali americane Erdogan non ha ancora rilasciato alcun commento, un commento lo ha invece rilasciato per le presidenziali in Guinea, complimentandosi con il vincitore.

Dalla Cina non è ancora arrivata nessuna dichiarazione ufficiale. Ricordiamo che durante l’amministrazione di Donald Trump i rapporti diplomatici con la Cina sono notevolmente peggiorati, basti pensare alla guerra tecnologica che ha comportato il ban per app cinesi TikTok e WeChat, o alla questione della gestione dell’emergenza Coronavirus.

In ogni caso difficilmente Pechino vede in Biden un potenziale alleato se consideriamo che in passato il candidato democratico alla Casa Bianca aveva definito Xi Jinping un “delinquente”.

Nessun messaggio di congratulazioni per Joe Biden neppure da parte del presidente del Messico, Andrés Manuel Lòpez Obrador, che invece ha dichiarato sabato scorso in conferenza stampa: “riguardo alle elezioni Usa, rimarremo in attesa fino a quando tutte le questioni legali non saranno risolte” aggiungendo poi “non posso congratularmi con un candidato o con l’altro. Voglio attendere che il processo elettorale sia concluso”.

Anche con il Messico Trump era riuscito a migliorare notevolmente i rapporti diplomatici, infatti era stato lo stesso Obrador ad affermare di aver raggiunto un buon livello di relazioni con l’amministrazione Trump. “Il presidente Trump ha avuto un grande rispetto per noi e abbiamo raggiunto ottimi accordi, e lo ringraziamo per non aver esercitato interferenze e per il rispetto che ci ha mostrato”.

E per concludere arriviamo a Kim Jong Un, che probabilmente non gradirà la vittoria di Joe Biden, soprattutto se si considera che per la prima volta da molti anni gli Stati Uniti avevano riallacciato dei rapporti diplomatici con la Corea del Nord. Tra l’altro i media del regime coreano avevano in passato affermato che il candidato democratico Biden meritava una “punizione” per aver insultato la dignità del Paese.

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