Più che una corsa verso la Casa Bianca, quello di Joe Biden è un lento cammino sul quale si proiettano non poche ombre, viste le molte polemiche riguardanti la validità dei voti espressi per posta e le procedura di spoglio.

Su questo però saranno le autorità competenti a far luce, e mentre il candidato democratico si avvicina sempre di più a diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti, Pictet Asset Management prova a fare il punto su quale potrebbe essere la reazione dei mercati e quali le prospettive degli investitori in base all’esito del voto.

Per analizzare questo aspetto si parte come è ovvio che sia dal risultato che sembra profilarsi all’orizzonte, vale a dire una vittoria dei democratici, ma chiaramente senza quella cosiddetta ‘onda blu’ che i sondaggisti avevano pronosticato.

E proprio questo potrebbe risultare essere “il migliore degli scenari, perché un Congresso a leggera maggioranza repubblicana è un policy mix già noto ai mercati”. Questo il parere espresso da Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet AM.

Infatti a conferma di ciò vediamo che gli indici azionari globali, ed in particolare quelli di Wall Street, sono andati nettamente al rialzo. Tra questi spiccano in particolare i titoli tecnologici per via dello scampato pericolo di norme antitrust più stringenti e di un aumento delle tasse.

Una presidenza moderata produrrà un effetto positivo sui mercati

Secondo l’esperto di Pictet AM lo scenario che si sta profilando, per i mercati sarà persino migliore rispetto a quello degli ultimi quattro anni, e questo per via del fatto che non dovranno avere a che fare con l’imprevedibilità di Donald Trump.

“Prevediamo un maggior coinvolgimento delle aree moderate dei due partiti oltre a un maggiore multilateralismo in politica estera, anche se nei rapporti con la Cina a nostro avviso non cambierà molto” spiega Andrea Delitala.

I mercati sembrano tra l’altro non risentire del rischio di possibili contestazioni del voto da parte dei Repubblicani a giudicare dalla risposta che abbiamo visto in queste ore. “Biden sarà un presidente di conciliazione e favorirà una politica bipartisan ma ci attendiamo novità anche nella gestione del Covid-19 con una prevalenza di direttive federali“.

Penalizzate le small cap Usa

Per quel che riguarda le scelte di portafoglio, Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Am, spiega che il mancato concretizzarsi della cosiddetta “onda blu” comporterà minori probabilità di un forte sostegno per le piccole aziende americane.

Si è pertanto deciso di alleggerire l’esposizione al Russell 2000, esposto alle small cap Usa. Nel frattempo però migliora la view sui mercati emergenti e sull’energia pulita, così pure sui titoli farmaceutici Usa.

Quanto alla tecnologia si tratta invece di un discorso a parte, infatti se possiamo affermare che un ‘governo diviso’ favorirà le grandi società che operano in questo mercato, le cosiddette Big Tech, non possiamo dimenticare che si tratta di titoli che fino ad oggi hanno conosciuto un periodo di rapida crescita, come evidenziato da Piersimoni.

Non aspettiamoci un aumento della volatilità

Il rischio che negli Usa si accendano moti di protesta popolare, ma soprattutto contestazioni del voto nelle sedi legali è tutt’altro che svanito, ma nonostante ciò la volatilità e già calata notevolmente, come sottolinea lo stesso esperto di Pictet Am.

La scelta operata da Pictet Am di non avere una eccessiva e costosa protezione sullo scenario “volatilità in aumento” sembra quindi essersi rivelata vincente.

Piersimoni ha poi analizzato la situazione del mercato azionario cinese, che oggi offre diverse interessanti opportunità, ma al contempo cela anche insidie come lo stop improvviso della quotazione di Ant Group ci dimostra. E tuttavia l’esperto di Pictet Am ricorda che “in ottica di diversificazione, il mercato azionario cinese resta comunque interessante”.

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