All’Italia stanno per arrivare dall’Unione Europea 10 miliardi di euro nell’ambito del fondo Sure, che prevede uno stanziamento complessivo di 100 miliardi destinati ai vari Paesi membri beneficiari.
I 10 miliardi che l’Ue sta erogando all’Italia rappresentano solo la prima tranche dell’intera somma destinata al nostro Paese, che ammonta in tutto a 27,4 miliardi di euro. L’Italia risulta infatti il primo Paese beneficiario per quel che riguarda il fondo Sure, ed utilizzerà il denaro ottenuto con questa prima tranche per sostenere le spese relative al pagamento della cassa integrazione d’emergenza prorogata fino al 31 gennaio 2021.
Quali sono i Paesi beneficiari del fondo SURE
L’Italia è il primo beneficiario del fondo Sure, con un totale di 27,4 miliardi di euro 10 miliardi dei quali erogati appunto con questa prima tranche. Insieme ai 10 miliardi destinati all’Italia l’Ue sta erogando anche 6 miliardi alla Spagna e 1 miliardo di euro alla Polonia, per 17 miliardi complessivamente erogati in questa prima fase.
La disponibilità complessiva del fondo Sure, come accennato, è di 100 miliardi, ed oltre all’Italia, alla Spagna e alla Polonia beneficeranno di una parte di quelle risorse anche Belgio, Bulgaria, Croazia, Grecia, Cipro, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia e Slovenia.
Anche questi Paesi potranno attingere al denaro messo a disposizione con il fondo SURE per la cassa integrazione e per altre misure a sostegno dei disoccupati.
Le risorse del fondo Sure sono prestiti a tassi agevolati
Gli Stati membri che potranno usufruire delle risorse messe in campo dall’Unione Europea con il fondo SURE avranno accesso a ingenti somme di denaro sotto forma di prestiti a condizioni agevolate.
Si tratta quindi di somme che, ovviamente, dovranno poi essere restituite, con interessi che quantomeno saranno vantaggiosi. Ma qual è il meccanismo di finanziamento che è stato scelto dalla Commissione Europea per reperire le somme inserite nel fondo Sure? Per la prima volta si è fatto ricorso ad obbligazioni comuni.
L’Ue ha infatti emesso obbligazioni comuni attraverso le quali ha trovato denaro sul mercato. Si tratta di uno strumento inedito che potrebbe indicare una strada percorribile anche per il finanziamento del Recovery Fund.
Per il momento siamo alle prime due emissioni, che consistono in una obbligazione da 10 miliardi e una da 7, le quali hanno suscitato molto interesse tra gli investitori, tanto che le richieste pervenute sono state tre volte superiori rispetto alla domanda.
Ursula von der Leyen: “si tratta di un passo senza precedenti”
L’erogazione della prima tranche delle risorse del fondo Sure è stata commentata dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
“Per la prima volta nella storia la Commissione emette obbligazioni sociali sul mercato per raccogliere fondi che contrivuiranno a conservare l’occupazione” ha dichiarato la presidente della Commissione europea “si tratta di un passo senza precedenti, all’altezza del periodo eccezionale in cui ci troviamo. Non esitiamo davanti a nessuno sforzo per salvaguardare i mezzi di sussistenza dei cittadini europei”.
“Sono lieta di sapere che i Paesi duramente colpiti dalla crisi riceveranno sostegno in tempi brevi grazie allo strumento SURE” ha concluso la von der Leyen.
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