I sondaggi elettorali che sono stati realizzati quest’ultima settimana, i cui risultati sono stati illustrati su Rai 3 il 18 ottobre scorso, mostrano un lieve recupero di Italia Viva che supera addirittura i consensi di Azione, il partito di Carlo Calenda, compiendo così un altro piccolo passo verso l’ancora molto lontana soglia di sbarramento.
Tra i partiti maggiori invece l’unico a non perdere terreno è il Movimento 5 Stelle, che dopo aver perso all’incirca una posizione a semestre dopo la vittoria alle elezioni politiche del 2018, ha recuperato l’ultimo calo che aveva reso possibile il sorpasso anche da parte del partito di Giorgia Meloni.
I sondaggi realizzati da Quorum indicano le intenzioni di voto dei cittadini italiani, che se si votasse domani per eleggere i rappresentanti nelle due Camere, distribuirebbero i propri consensi premiando ancora una volta la Lega come primo partito.
Il partito di Matteo Salvini tuttavia si trova ancora lontano dal picco di consensi che aveva conquistato poco prima della caduta del primo governo Conte, quando si aggirava intorno e probabilmente anche oltre il 35%.
La Lega di Salvini, stando agli ultimi sondaggi politici si attesta oggi intorno al 25,1% e perde lo 0,4% rispetto ad una settimana fa. In calo anche il Partito Democratico, secondo partito d’Italia con il 20,8% ed anch’esso in calo rispetto ad una settimana fa ma di mezzo punto percentuale.
Recupera terreno nel frattempo il Movimento 5 Stelle, che potrebbe ritrovare finalmente una propria identità con gli Stati Generali. Nel frattempo passa dal 15,3% al 16,1% e supera Fratelli d’Italia che invece scende dal 16,5% al 15,5%.
E mentre la terza posizione è tutt’altro che salda nelle mani del Movimento 5 Stelle, che potrebbe facilmente ritrovarsi ad essere il quarto partito d’Italia, il quinto si trova piuttosto isolato e non sembra correre il rischio di alcun sorpasso.
Forza Italia si trova saldamente intorno al 6,7%, seguito solo da partiti che riescono a fatica a raggiungere il 3% e che per questo motivo potrebbero rimanere tagliati fuori dal Parlamento se dovesse passare la nuova legge elettorale basata sul proporzionale sul modello tedesco con soglia di sbarramento al 5%.
Tra i partiti più piccoli quello messo meno peggio è la Sinistra Italiana Art.1 MDP, che raggiunge un 3,5% di consensi, seguito da Italia Viva di Matteo Renzi al 2,6% dopo aver recuperato in una settimana uno 0,5% che gli ha permesso di superare Azione di Carlo Calenda che invece perde lo 0,7% e si ritrova con un 2,5%.
Si riducono invece i già pochi consensi di +Europa, che dal 2% scende all’1,5%. Non raggiunge nemmeno la soglia dell’1 per cento invece il partito del Governatore della Liguria, Cambiamo! di Giovanni Toti, che però cresce passando dallo 0,4% allo 0,7%.
Il quadro descritto da Quorum mostra anche un netto calo degli indecisi/astenuti, che passa dal 43,3% al 38,1%, confermandosi ancora una volta e di gran lunga il “primo partito” d’Italia.
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