Con la pubblicazione del report del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale è stato delineato un quadro non particolarmente esaltante della ripresa economica dell’Ue, lasciata indietro dagli Stati Uniti ma soprattutto dalla Cina, che per il 2020 riuscirà persino a registrare secondo le stime una crescita del Pil.
Il FMI ha messi in guardia l’Ue in più occasioni circa il fatto che uscire dalla crisi economica in cui è stata precipitata dalle misure restrittive adottate durante le varie fasi di lockdown sarà molto difficile.
In Banca March viene spiegato che “l’agenzia mette in guardia contro l’elevato indebitamento e l’aumento della povertà e delle disuguaglianze nonostante la ripresa. Inoltre, il FMI esorta a rafforzare la cooperazione internazionale, soprattutto nello sviluppo e nella distribuzione dei vaccini Covid-19, e a mantenere forti stimoli per sostenere la ripresa, un un messaggio rivolto soprattutto a Stati Uniti e Cina”.
Gli esperti però forniscono un quadro abbastanza preciso di quale sia il contesto in cui dovrebbe innescarsi la ripresa economica dell’Ue, evidenziando che “Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (BCE), che ha partecipato anche alle riunioni virtuali del Fondo, ha sottolineato che è fondamentale non solo mantenere il sostegno, ma evitare un ritiro precipitoso degli stimoli per non causare ferite economiche permanenti”.
Stando ad un recente rapporto di Bloomberg cui fanno riferimento l’analisi di Link Securities “alcuni leader della BCE vedono forti ragioni per rimanere calmi, piuttosto che affrettarsi ad espandere uno stimolo di emergenza, nonostante il forte rallentamento dell’economia della regione e nonostante l’aumento dei casi di coronavirus”.
Secondo quanto fatto notare da José Luis Càrpatos, CEO di Serenity Markets “un membro della linea dura della BCE dichiara che non sono necessari ulteriori stimoli“. Una posizione, quella assunta dalla Banca Centrale Europea che non tranquillizza affatto i mercati azionari.
L’analista di Serenity Markets però ha poi anche spiegato che “dicembre potrebbe essere il mese giusto per prendere decisioni, in parte perché il Consiglio direttivo della banca centrale riceve nuove previsioni di inflazione e di crescita e anche perché ha più tempo per valutare l’impatto economico”.
“Nel suo articolo” spiega Càrpatos “Bloomberg ha citato una fonte che ha detto che sarebbe stato più facile ottenere un sostegno unanime per il pacchetto di stimoli a dicembre“. Lo stesso esperto ha anche sottollineato che “questa considerazione è importante per il presidente della BCE Christine Lagarde, che ha sempre sostenuto la necessità di costruire il maggior consenso possibile nelle decisioni politiche”.
Cosa bisogna aspettarsi che accada quindi nelle prossime settimane? La linea scelta dalla Banca centrale sembra vicina ad un vero e proprio immobilismo, ma traspare una certa flessibilità.
Pare infatti che il vice presidente della BCE, Luis de Giundos, in considerazione del fatto che la banca ha ancora un certo margine di manovra per affrontare la crisi innescata dalle misure restrittive adottate per contenere la diffusione del Coronavirus, sia pronto a rivedere il programma con gli interventi a favore della ripresa a dicembre, basandosi sulle proiezioni economiche aggiornate.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.