Nella giornata di ieri, 12 ottobre 2020, è stato approvato in Commissione Bilancio il documento che contiene le linee di indirizzo del Recovery Fund. La relazione sarà presentata questo pomeriggio all’Aula ed illustrata dallo stesso presidente della Commissione che dato comunicazione ufficiale dell’avvenuta approvazione, Fabio Melilli.

“Per prima cosa mi piace sottolineare l’astensione delle forze di opposizione alla nostra Relazione. Si tratta di un segnale importante a cui siamo giunti con un confronto tanto sereno quanto serio e di questo ringrazio tutti i membri della Commissione” ha dichiarato il presidente della Commissione Fabio Melilli (Pd).

“È importante perché a mio avviso dimostra che quando discutiamo del bene del nostro Paese e di come costruire un futuro migliore anche di fronte a una terribile pandemia come quella che ci ha colpiti, emerge una responsabilità che ci accomuna tutti, al di là delle appartenenze” ha spiegato ancora Melilli.

“Ora è auspicabile che questo clima di confronto costruttivo prosegua anche in Aula” ha poi aggiunto il presidente della V Commissione Bilancio “perché di certo la Camera e il Parlamento saranno il luogo dove si dovrà discutere sul merito non solo delle macroaree di intervento, ma anche sui singoli progetti da presentare per accedere ai fondi Ue del Recovery Fund“.

La relazione approvata dalla Commissione Bilancio è il risultato dell’analisi e della valutazione delle singole proposte provenienti dalle varie commissioni parlamentari che hanno preso parte alla formazione del documento, ciascuna rispetto alla propria area di competenza.

Oltre alle singole tematiche di settore, nella relazione si evidenzia la necessità di un maggior coinvolgimento del Parlamento nei vari passaggi della formazione del piano. Il documento approvato dalla Commissione propone l’adozione da parte del Parlamento di strumenti idonei alla funzione di monitoraggio.

Al contempo invita le Camere a chiedere all’esecutivo di individuare uno strumento e delle procedure in grado di garantire un pieno utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Ue, anche passando per la chiarezza nella governance e il coinvolgimento dei territori che si troveranno poi ad attingere ai soldi del Recovery Fund.

Melilli precisa poi che “oltre a questioni di metodo ci sono anche questioni di contenuto, ad esempio si mette in rilievo, oltre alla doverosa attenzione per le grandi direttrici ferroviarie, l’importanza strategica di un collegamento vero tra l’Adriatico e il Tirreno perché non possiamo pensare che l’Italia sia solo una linea Nord-Sud”.

Nella relazione viene ribadita quindi “l’intenzione di unire veramente l’Italia, comprese le isole, con collegamenti diffusi e veloci” e si sottolinea in particolare “l’indicazione di avere alcuni criteri guida fondamentali nelle scelte che andremo a fare e cioè usare questa occasione per costruire un Paese che abbatta le disuguaglianze di genere, che ponga la compatibilità ambientale al centro della propria riconversione produttiva e che riduca le disuguaglianze sociali e geografiche che attraversano la nostra penisola”.

A titolo esemplificativo si cita la “necessità di un cluster dedicato alla rinascita economica e sociale delle aree colpite dai terremoti”.

Il presidente della Commissione Bilancio ha poi evidenziato che “anche per questo motivo la Commissione ha deciso di raccomandare al Governo di concentrare le risorse sulle azioni prioritarie e non disperdere gli stanziamenti in mille rivoli e finalizzare gli investimenti alla loro capacità di generare crescita economica di qualità sociale e ambientale, destinando le risorse agli investimenti ad alto tasso moltiplicativo e a carattere addizionale rispetto alle risorse già stanziate”.

“In tutto questo lavoro diventa propedeutico dedicare una particolare attenzione all’individuazione di strumenti che valorizzano la trasparenza delle procedure ed il contrasto alle possibilità di infiltrazione della criminalità organizzata” conclude il presidente Fabio Melilli.

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