Il maggior grado di soddisfazione per l’acquisizione di Borsa Italiana è stato espresso da entrambi i partiti che componevano la maggioranza dal primo governo Conte, vale a dire Lega e Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico. Perlopiù il sentiment è di fiducia, sebbene persista il dubbio che questa operazione strategica possa finire per agevolare i francesi.
La notizia del passaggio di Borsa Spa da Lse alla cordata composta da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Euronext e Intesa San Paolo ha prodotto reazioni diverse all’interno delle varie forze politiche, ma per il Movimento 5 Stelle si tratta senza ombra di dubbio di un colpo messo a segno di cui essere orgogliosi.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato di una ritrovata centralità dell’Italia all’interno di una infrastruttura chiave, affermando che ciò potrà produrre dei benefici tangibili per le imprese italiane. Si deve però parlare anche di governance, perché il rischio che uno dei piatti della bilancia penda maggiormente dalla parte dei Francesi esiste ed è concreto, pertanto si deve fare in modo di garantire il ruolo italiano.
Per il Movimento 5 Stelle “il nostro Paese deve tornare da protagonista”
“Il nostro Paese deve tornare da protagonista nel capitale di Borsa Italiana” è il commento che leggiamo in una nota emessa dai parlamentari del Movimento 5 Stelle in commissione Finanze. I grillini infatti ritengono che il fatto che Cdp detenga la quota paritaria di Borsa Spa rispetto alla francese Euronext sia un bene, ma non ci si può fermare a questo risultato.
“Manterremo alta l’attenzione sul pacchetto di governance della società, nel quale l’Italia dovrà avere un peso sostanziale anche in virtù del valore di Borsa, e valuteremo a lungo termine i risultati della gestione italo-francese” dicono dal Movimento 5 Stelle.
Uno degli obiettivi che i Pentastellati ritengono sia fondamentale raggiungere è quello della riduzione dei costi di quotazione per le piccole e medie imprese italiane. “Infine ricordiamo che in gioco c’è anche la gestione del debito pubblico italiano, un dossier decisivo sul quale terremo la luce sempre accesa” dichiarano i parlamentari 5 Stelle.
Per il Partito Democratico è stata “un’operazione di grande portata”
Un altro traguardo raggiunto dal governo giallo-rosso, secondo la componente dem dell’attuale esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Per il Pd si tratta infatti di “un’operazione di grande portata, sia per l’Italia che per l’Europa, nella prospettiva dell’Unione europea dei capitali”.
Il vicesegretario del Partito Democratico, Andrea Orlando, ha poi aggiunto: “altro che uscita dall’euro. Abbiamo rimesso l’Italia al centro dell’Europa, in tutti i sensi: confermando Milano come una delle capitali dell’economia globale e con indubbi benefici per tutto il Paese”.
Non si discosta da questa visione quella del viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, il quale ha commentato il passaggio di Borsa Spa alla cordata italo francese affermando: “un mercato dei capitali più grande è un obiettivo di fondamentale importanza per irrobustire e rendere maggiormente resiliente un sistema produttivo come quello italiano, storicamente sottocapitalizzato e molto dipendente dal credito bancario”.
Soddisfazione dalla Lega, ma “fondamentale garantire l’autonomia di Piazza Affari”
Anche dalla Lega di Matteo Salvini arrivano commenti soddisfatti, con il capogruppo in commissione Finanze alla Camera, Giulio Centemero, che riconosce i meriti dell’esecutivo a guida Pd-5Stelle, il quale avrebbe ascoltato le richieste che arrivavano dalla Lega per quel che riguarda l’evoluzione del futuro di Borsa Italiana.
Il deputato leghista ha infatti commentato positivamente l’acquisizione di Borsa Spa. “È bene che le Autorità di vigilanza valutino l’accordo, tenendo conto che sarà fondamentale garantire l’autonomia di Piazza Affari e la concreta ipotesi di un piano di investimenti che continui a garantire crescita e sviluppo. Mi auguro che l’attenzione sia volta particolarmente a progetti e capex più che a posizioni nei board”.
“Dobbiamo creare tutte le condizioni affinché se tra 10 anni Euronext si dovesse trovare nella situazione di dover vendere Borsa Italiana, il gruppo possa essere ceduto come avviene oggi con gli inglesi che strappano un prezzo a mio avviso più alto del previsto” ha poi aggiunto Centemero.
Per FdI “la sinistra ha scelto di favorire la strategia dei Francesi”
Tutt’alto che soddisfatti per il passaggio di Borsa Spa alla cordata italo-francese invece da Fratelli d’Italia. Dal partito di Giorgia Meloni arriva infatti un’ondata di diffidenza per quanto fatto dal governo Conte bis in questa occasione, con il senatore Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir, che ricorda quanto aveva già affermato in passato in merito alle mire della Francia di Macron, sempre più interessata al controllo di una lunga serie di società.
“Ancora una volta la sinistra ha scelto di favorire la strategia dei Francesi” ha commentato la Meloni “che da tempo intendevano assumere una posizione di predominio finanziario in Europa, con l’acquisizione di Borsa Italiana di fatto finanziata proprio dall’Italia”.
“La presenza di Cdp e di Banca Intesa, certamente importante, non è di per sé sufficiente a garantire che la governance sia equilibrata e che in prospettiva non prenda il sopravvento la perdurante volontà egemonica francese che punta da sempre al controllo della finanza e delle imprese italiane” ha poi concluso la leader di Fratelli d’Italia.
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