Si è fatta ancora più vicina la data delle elezioni presidenziali Usa 2020, ed ora che Trump è stato dimesso dall’ospedale e risulta godere di buona salute, la campagna elettorale potrà riprendere con toni che difficilmente saranno ammorbiditi rispetto a quelli usati nel corso del primo confronto in Tv tra Biden e Trump.
Nel frattempo gli osservatori continuano a cercare di interpretare le intenzioni degli elettori, e di comprendere quali potranno essere le conseguenze sui mercati nel caso di vittoria dell’uno e dell’altro candidato alla presidenza degli Stati Uniti.
Nella giornata di ieri la banca d’investimento Goldman Sachs ha pubblicato un memo con il quale si tenta di fare una previsione circa la possibilità di una vittoria di Joe Biden, provando a valutare vantaggi e svantaggi per l’economia Usa in questo scenario ipotetico.
Goldman Sachs ha quindi commentato quella che è stata definita una possibile “ondata blu”, quindi Biden che prende il posto di Trump ed il Senato che passa dalla guida repubblicana a quella dei democratici.
“La nostra visione del mercato rimane in gran parte pro-ciclica, in linea con le nostre previsioni di crescita globale sopracitate” hanno fatto sapere dalla banca d’affari statunitense, che ha inoltre fornito alcuni dettagli riguardanti le possibili conseguenze per l’economia di una eventuale vittoria di Biden.
In tal senso ha parlato di un impatto “misto” sugli indici borsistici statunitensi, da cui la necessità di dividere in pro e contro gli effetti della cosiddetta ‘ondata blu’.
Il punto più negativo, secondo Goldman Sachs, è rappresentato dall’aumento significativo dell’aliquota dell’imposta sul reddito delle società, che crescerebbe di 7 punti percentuali se Joe Biden dovesse vincere le elezioni presidenziali.
Questo però, secondo la nota banca d’investimenti, potrebbe portare ad un sostanziale allentamento della politica fiscale statunitense e ad una riduzione del rischio di una ulteriore escalation delle tensioni commerciali. GS ritiene anche che il delinearsi di questo scenario permetterebbe un rafforzamento delle prospettive di crescita su scala globale.
I cambiamenti che si avrebbero nel caso di una vittoria del candidato democratico dovrebbero invece avere segno positivo per i settori ciclici, e allo stesso modo per le aziende che pagano la maggior parte delle loro tasse fuori dagli Usa.
Sugli altri mercati gli effetti di una “ondata blu” potrebbero produrre un aumento dei rendimenti a lungo termine dei titoli sovrani e delle materie prime. Da Goldman Sachs spiegano: “inoltre, ci aspettiamo un sostegno materiale per i rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine, nonché un sostegno per le nostre continue aspettative di un aumento dei prezzi delle materie prime e di un dollaro Usa più debole”.
Jerome Powell sullo stato dell’economia degli Usa
Nei giorni scorsi a commentare le prospettive davanti alle quali si trova oggi l’economia statunitense era stata la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, che aveva espresso il proprio punto di vista in due interventi. Nei prossimi giorni invece è atteso il commento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Il numero uno della Fed interverrà infatti nel corso dell’incontro virtuale organizzato dalla National Association for Business Economics, dal titolo “Global Reset? Economics, Business and Policy in the Pandemic”.
Si tratta della 62esima edizione del Meeting annuale della NABE, e questa volta il tema centrale dell’incontro sarà il Covid-19 e il modo in cui sta facendo cambiare sia il modo che il luogo in cui i cittadini si trovano a svolgere il proprio lavoro. Ci sono poi le implicazioni nel lungo termine di questi cambiamenti, sia sulla finanza che sul commercio globale.
Tra i temi al centro del meeting anche la parità di reddito e la mobilità, la sanità e l’istruzione, l’intelligenza artificiale e il futuro del mondo del lavoro, la politica fiscale e la politica monetaria più altri argomenti chiave.
Sono quindi molto attese le considerazioni che verranno fatte da Jerome Powell sullo stato dell’economia Usa, in un contesto in cui affronta una nuova politica monetaria della Fed all’indomani dell’annuncio sul cambio di obiettivi sull’inflazione.
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