Due giorni fa si è concluso il vertice a Palazzo Chigi che ha portato, secondo fonti vicine all’esecutivo, ad un accordo tra le forze di maggioranza sulla Nadef (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza).
L’incontro a Palazzo Chigi, presieduto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha quindi portato ad una convergenza tra le forze che sostengono il governo, ma l’approvazione non arriverà prima di domenica 4 ottobre.
Dal ministero del Tesoro intanto fanno il punto della situazione economica in cui si trova l’Italia all’indomani del lockdown. Il rapporto debito/PIL si attesta intorno al 158% nel 2020, e si prevede che possa scendere già a partire dal 2021 e per il prossimo triennio.
La questione del debito pubblico, schizzato alle stelle per via delle misure restrittive adottate con l’intento di contrastare la diffusione del coronavirus, è stata affrontata dal Mef in seguito all’approvazione della Nadef. Fonti dal ministero fanno anche sapere che si può sperare in una forte ripresa dell’economia italiana grazie agli investimenti pubblici finanziati con i soldi del Recovery Fund.
È stato quindi fissato per la giornata di domenica il Consiglio dei Ministri che ha all’ordine del giorno l’approvazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, ma anche le modifiche al decreto sicurezza.
Lo slittamento del Cdm con all’ordine del giorno l’approvazione della Nadef alla giornata di domenica è dovuto, secondo quanto spiegato da fonti del governo, alla presenza a Bruxelles nelle giornate di giovedì e venerdì, del premier Conte, ecco per quale motivo nel Cdm che si è tenuto ieri sono stati solo esaminati alcuni provvedimenti che erano in scadenza.
Gualtieri: “40 miliardi di espansione fiscale per la ripresa nel 2021”
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha annunciato nel corso di una intervista rilasciata a Di Martedì su La7: “oggi abbiamo deciso che ci saranno, tra Recovery plan e spinta di bilancio, 40 miliardi di espansione fiscale per la ripresa nel 2021″.
Gualtieri ha poi spiegato: “significa più investimenti pubblici e sostegno agli investimenti privati che innanzitutto serviranno per la crescita, rendere strutturale l’industria 4.0” e ha poi aggiunto: “oggi abbiamo deciso i saldi. Cioè lo spazio di politica fiscale, e abbiamo seguito anche le indicazioni che vengono dalle istituzioni internazionali, cioè non sospendere troppo presto lo stimolo all’economia”.
I giornalisti hanno poi incalzato Gualtieri su altri temi, come quello della riforma fiscale, e il ministro ha confermato che ci sarà. “Vogliamo rendere il nostro sistema più semplice, più equo e che sostenga di più il lavoro e chi produce”. A chi poi gli ha domandato se le aliquote verranno cambiate ha risposto: “assolutamente sì” ma non ha poi fornito ulteriori dettagli in merito.
Quanto all’accordo raggiunto durante il vertice della maggioranza, il ministro ha spiegato: “abbiamo chiuso l’accordo sugli elementi della Nadef: la previsione è del -9, e abbiamo deciso che l’anno prossimo faremo un’espansione fiscale significativa. Perché mentre il deficit tendenziale sarebbe del 5,7% lo portiamo al 7, quindi significa che mettiamo un’espansione fiscale e il recovery plan”.
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