Sembra che la partita sia già chiusa per quel che riguarda il referendum costituzionale per il taglio dei Parlamentari, con il Sì che, stando ai primi exit polls, raggiungerebbe il 60% circa, contro il 40% del No.

Il dato viene inoltre confermato dal secondo exit poll, che addirittura mostra un distacco persino maggiore, con il che viene dato intorno al 62-66% ed il no tra il 38-34%.

La prima proiezione, pubblicata alle 15.45 circa indica che il dato emerso dagli exit polls potrebbe risultare confermato. Secondo la prima proiezione diffusa dalla Rai, al referendum sul taglio dei Parlamentari vincerà il Sì con il 65,6% dei voti circa, contro il 34,4% di voti per il No.

Se questi dati dovessero essere confermati dagli spogli, allora la legge di riforma costituzionale approvata dal Parlamento entrerà in vigore e si avrà quindi il taglio di 230 deputati sul totale degli attuali 630, e di 115 senatori sugli attuali 315.

Il numero dei parlamentari passerebbe quindi dagli attuali 945 a 600, collocandosi nettamente al di sotto del totale dei parlamentari degli altri due Paesi europei che hanno più o meno lo stesso numero di abitanti dell’Italia, vale a dire Francia (925 parlamentari divisi tra Assemblea nazionale e Senato) e Regno Unito (1.420 circa tra Camera dei Comuni e Camera dei Lord).

Dal momento che quello per cui si è votato nelle giornate del 20 e 21 settembre è un referendum confermativo, non occorreva raggiungere il quorum. Ciò vuol dire che si affermerà il Sì o il No a seconda di quale delle due risposte al quesito prenderà un voto in più dell’altra. 

Le prime proiezioni circa il risultato del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, basate quindi sulle prime schede scrutinate, arriveranno invece nel corso del pomeriggio, mentre entro la serata dovrebbero essere disponibili anche i dati definitivi.

Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, le posizioni dei partiti

A favore del taglio dei parlamentari c’è naturalmente il Movimento 5 Stelle in prima linea, con Luigi Di Maio che nel promuovere il Sì ha anche messo in rete un video in cui spiega le sue motivazioni, nel quale si evince che non è nemmeno al corrente di quale sia il numero dei parlamentari di grandi Paesi europei come Francia e Gran Bretagna appunto.

Favorevole al sì anche il Partito Democratico, dopo che gli alleati di governo hanno accettato di andare avanti coi lavori sulla nuova legge elettorale. Nel Pd però ci sono alcuni esponenti che si sono detti contrari al taglio dei parlamentari, così come nella Lega, che sulla carta e nelle parole del suo leader, Matteo Salvini, è favorevole al taglio, ma non tutti i suoi rappresentanti la pensano allo stesso modo.

Per il no al taglio dei parlamentari si registrano solo Azione e +Europa, mentre Forza Italia, Italia Viva e Fratelli d’Italia non hanno preso alcuna posizione in merito.

Il dato dell’affluenza, ancorché provvisorio, indica per il referendum costituzionale il 51,57%. Il dato è stato comunicato alla chiusura dei seggi, quando sono stati trasmessi i dati di oltre 3 mila Comuni su un totale di 7.900.

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