Toglie il veto sulla proposta di legge elettorale il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, che nel mese di luglio aveva detto di no al proporzionale sul modello tedesco con soglia di sbarramento al 5%, causando forti tensioni con i compagni di Governo ed ex compagni di partito del Pd.

Sembra quindi che la situazione si sia finalmente sbloccata, visto che ora l’ufficio di presidenza della Commissione Affari Costituzionali ha fatto sapere che il testo base sulla legge elettorale dovrebbe essere adottato entro la data di martedì 8 settembre.

La proposta, secondo quanto riportato dall’Ansa, è del presidente della Commissione, Giuseppe Brescia, che in questo modo permette al governo di imprimere un’accelerazione sull’approvazione della nuova legge elettorale in vista dell’ormai imminente voto sul taglio dei parlamentari con il referendum in programma per domenica 20 e lunedì 21 settembre.

Via libera da Italia Viva

Era slittata più e più volte l’adozione del testo base, ed ora finalmente si riesce a trovare il bandolo della matassa con l’appoggio che arriva dal capogruppo di Italia Viva, Marco Di Maio, lo stesso parlamentare che nel mese di luglio aveva comunicato il No del partito di Matteo Renzi.

Entro l’8 settembre quindi dovrebbe essere adottato il testo base per la nuova legge elettorale, mentre per la giornata di venerdì 4 settembre è stato fissato il termine ultimo per gli emendamenti alla legge Fornaro di riforma costituzionale, che hanno lo scopo di attenuare gli effetti del taglio del numero dei parlamentari.

Marco Di Maio (Italia Viva) ha commentato la decisione di apertura di Iv. “È un bene che sia prevalsa la ragionevolezza nel non voler correre in maniera precipitosa verso l’approvazione di una legge elettorale che al momento non è la priorità del Paese” ha dichiarato Marco Di Maio.

“Restiamo convinti che la soluzione migliore sia quello di stampo maggioritario, ma se l’asse di governo Pd-M5s intende proseguire su un impianto proporzionale, allora dobbiamo accompagnare a questo una revisione del bicameralismo paritario e un meccanismo di sfiducia costruttiva sul modello tedesco” ha aggiunto ancora M. Di Maio.

“Tanto più alla luce della possibile riduzione del numero dei parlamentari, che è un fatto meramente numerico non agendo in nessun modo sui veri nodi che appesantiscono il funzionamento delle nostre istituzioni” ha concluso il parlamentare di Italia Viva.

Le accuse a Italia Viva da Nicola Zingaretti

Il ‘niet’ da parte di Italia Viva alla legge elettorale ispirata al proporzionale sul modello tedesco con soglia di sbarramento al 5% non era piaciuto agli alleati di governo ed in particolare non era piaciuto al Partito Democratico.

Era stato lo stesso segretario dem Nicola Zingaretti ad esprimere nei giorni scorsi tutto il suo disappunto nel merito della questione legge elettorale, attaccando apertamente gli alleati di Italia Viva. “Non è più possibile sopportare l’ipocrisia di chi agisce per destabilizzare il quadro politico attuale” aveva scritto in una lettera a Repubblica il segretario del Pd.

Per il Pd è un importante passo avanti

Soddisfazione dai dem per il raggiungimento di una base di intesa con gli alleati di Italia Viva. A comentare la svolta sull’iter per l’approvazione della nuova legge elettorale è stato Stefano Ceccanti, capogruppo del Pd in Commissione Affari Costituzionali.

“Nel primo giorno di lavoro dopo la pausa estiva, alla Camera la maggioranza che sostiene il governo dimostra di essere all’altezza delle sfide complesse, facendo un grande passo avanti nelle riforme anche grazie al contributo del Pd” ha dichiarato Ceccanti.

Poi alcune considerazioni sulla riforma Fornaro che “chiuderà gli emendamenti entro venerdì” spiega il capogruppo dem, che poi aggiunge che “il testo base verrà votato martedì prossimo” cosa che dimostrerebbe secondo Ceccanti “che non puntiamo solo a cambiare il numero dei parlamentari, ma a un generale ammodernamento del sistema”.

Per Salvini “chi prende più voti vince”

Anche il leader leghista ha commentato gli ultimi sviluppi riguardanti la nuova legge elettorale, ma senza mostrare tutto l’entusiasmo esternato dai dem.

Nel mezzo della sua campagna elettorale per le elezioni regionali che si svolgeranno in 7 regioni d’Italia il 20 e 21 settembre, Matteo Salvini ha espresso il proprio parere riguardo la nuova legge elettorale durante un comizio tenutosi a Saronno.

In questa occasione Salvini si è detto “non interessato alla riforma elettorale”. “La mia idea e l’idea della Lega è che la miglior legge sia quella delle regionali: la sera delle elezioni chi prende un voto in più vince e governa per 5 anni” ha dichiarato il leader del Carroccio.

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