Sono trascorse diverse settimane dall’ultimo appuntamento con i sondaggi politici a cura di Swg per il telegiornale di Enrico Mentana su La7, ed ecco qual è la situazione delle percentuali di consenso di cui godono ad oggi le varie forze politiche del panorama italiano.

Il dato più interessante riguarda il seppur lento ma inesorabile calo di un Movimento 5 Stelle senza alcuna identità. Una forza politica ormai priva di idee, dopo aver rinnegato uno ad uno tutti i punti fermi su cui poggiava la base del suo elettorato.

Il secondo dato interessante riguarda invece il pericolo anche per partiti storicamente importanti come Forza Italia, di ritrovarsi tagliati fuori dal Parlamento qualora venisse approvata la nuova legge elettorale che prevede un proporzionale ispirato al modello tedesco, con soglia di sbarramento al 5%.

È in corso una frenetica trattativa tra le forze politiche per giungere ad una legge elettorale che goda di ampi consensi trasversali, ma una soglia di sbarramento così alta penalizzerebbe pesantemente alcune forze politiche che attualmente fanno parte della maggioranza di governo, le quali naturalmente spingono per un abbassamento dell’asticella.

Gli ultimi sondaggi politici

Nessuna minaccia al suo primato per la Lega di Matteo Salvini, che resta saldamente in testa per numero di consensi con il 26,3% dei voti secondo le stime di Swg. In questo caso notiamo un lieve calo rispetto alle stime fatte ad inizio agosto, che vedevano la Lega al 26,5% ma in sostanza un italiano su quattro vota il Carroccio.

Il secondo partito è il Partito Democratico, che come da previsioni ha acquistato consensi proprio come ha fatto la Lega, governando con il Movimento 5 Stelle. Il Pd di Nicola Zingaretti guadagna lo 0,4% durante il mese di agosto, raggiungendo il 20%.

Il Movimento 5 Stelle dopo aver fatto da trampolino di lancio per la Lega prima e per il Pd poi, continua a precipitare verso un sempre più vicino dimenticatoio. Privo di una guida politica, se non di quella di Vito Crimi cui è stato affidato il ruolo temporaneo di reggente, il M5s dopo aver registrato il record di defezioni con parlamentari che si sono spostati praticamente in ogni altro schieramento, dal 16,4% scende al 15,8%.

Nel frattempo continua a guadagnare terreno il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, che nel mese di agosto sale dello 0,2% passando così dal 14,2% al 14,4%, ed avvicinandosi pericolosamente al M5s che rischia di perdere un’altra posizione passando così nel giro di un paio d’anni da prima a quarta forza politica.

Chi rischia di restare fuori dal Parlamento?

Il primo partito storico che potrebbe correre questo rischio è Forza Italia, che però invece di continuare a perdere consensi come accaduto negli ultimi due anni, ha recuperato qualche decimo passando dal 6% al 6,3%.

Se la soglia di sbarramento alla fine verrà fissata al 5% come da accordi precedentemente intercorsi tra le forze di maggioranza, Forza Italia non può permettersi il lusso di perdere altro terreno, o rischia di rimanere fuori dal Parlamento alle prossime elezioni poltiche.

Se per Forza Italia il rischio esiste ma non è così tangibile, per tutte le restanti forze politiche le probabilità sono piuttosto alte. Sinistra Italiana cresce dello 0,1%, ma si attesta intorno al 3,7%, troppo poco persino per una eventuale soglia di sbarramento al 4%.

Ancora peggio Italia Viva di Matteo Renzi, che non si schioda dal 3,2%, stessa percentuale su cui si trova il partito di Carlo Calenda, Azione. In fondo, con speranze remote di conquistare qualche seggio troviamo invece i Verdi e Cambiamo! di Giovanni Toti, entrambi fermi al 2%.

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