Non sono stati compiuti ulteriori passi avanti nei colloqui tra i diplomatici di Regno Unito e Unione Europea, che negli ultimi mesi sono rimasti praticamente fermi al punto in cui erano prima dell’emergenza coronavirus.
In conseguenza di ciò, il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha dato indicazioni al capo negoziatore per la Brexit, David Frost, di abbandonare i negoziati con l’Ue a meno che non si provveda a risolvere il problema dei sussidi pagati dalla Gran Bretagna.
Johnson ha quindi fatto sapere che i negoziati con Michel Barnier si interromperanno se questa condizione non verrò soddisfatta, e si procederà con una Brexit no deal. Il periodo di transizione durante il quale le due parti dovrebbero giungere ad un accordo commerciale sta per terminare, essendo la scadenza fissata al gennaio 2021.
Il leader tory ha affermato di essere disposto ad abbandonare le trattative tra qualche settimana piuttosto che scendere a compromessi con l’Ue sul tema della sovranità secondo quanto riporta il Daily Mail.
Intanto è prevista per questa settimana la visita a Londra di Michel Barnier, che dovrebbe precedere il prossimo incontro ufficiale per il raggiungimento di un accordo.
La linea di Boris Johnson è stata criticata anche da Parigi che l’ha definita “intransigente e irrealistica” per quel che riguarda i colloqui commerciali i cui principai punti da definire sono l’accesso alle acque di pesca e il rispetto da parte di Londra delle norme dell’UE.
“Una Brexit senza accordo, evento che non si può escludere in questa fase, sarebbe la punta dell’iceberg per le economie europee che stanno attraversando una delle crisi più profonde a memoria d’uomo, crisi che stanno cercando di superare” è il commento rilasciato da Link Securities.
“Speriamo che il ‘buon senso’ regni finalmente tra i politici della regione, anche se temiamo che non sarà così” si legge ancora nel commento “visto quello a cui abbiamo assistito ultimamente in alcuni paesi della regione”.
Le prospettive per l’Ue, in caso di una uscita del Regno Unito senza accordo, non sono buone. “Per i mercati azionari europei, una Brexit senza un accordo rappresenta una grave minaccia che riteniamo non sia attualmente scontata dagli investitori“.
Le speranze che si possa giungere ad un accordo, secondo lo stesso capo negoziatore dell’Ue, Michel Barnier, non sono molte. “Le prospettive di un accordo sono cadute” alla luce della mancanza di progressi durante il periodo estivo, ha spiegato infatti Barnier.
Secondo i funzionari dell’Ue, saranno di importanza fondamentale i colloqui che si terranno a Londra nella settimana del 7 settembre, che permetteranno di capire se è possibile escludere lo scenario di una Brexit senza accordo.
I tempi stringono tra l’altro anche perché un’eventuale intesa con Bruxelles dovrebbe essere raggiunta non entro la fine del periodo di transizione, cioè gennaio 2021, ma entro il mese di ottobre 2020, perché occorre avere i tempi tecnici per ratificare l’accordo.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.