Funziona su base nazionale ma non altrettanto in vista delle elezioni regionali di settembre, l’alleanza tra il Pd e il Movimento 5 Stelle, che se in alcune regioni correranno insieme, in altre si daranno battaglia per la gioia dello zoccolo duro che ancora vede nel movimento creato da Beppe Grillo un terzo polo rispetto a centrodestra e centrosinistra.
Si tratta però solo di una decisione che mira a salvare quel poco che resta dell’immagine del Movimento 5 Stelle, perché in quelle regioni in cui Pd e M5s correranno ciascuno per sé, far comprendere l’alleanza all’elettorato era davvero impossibile, e i grillini ne sarebbero usciti con le ossa rotte, segnando una sconfitta epocale.
Tensioni tra M5s e Pd per la mancata alleanza nelle Marche
Niente alleanza quindi tra il Partito Democratico di Nicola Zingaretti ed il Movimento 5 Stelle di Vito Crimi, reggente senza un vera data di scadenza visto che degli stati generali non se ne sente nemmeno parlare ormai.
Nelle Marche l’alleanza con il Pd non ci sarà per il Movimento 5 Stelle e la notizia non è stata digerita benissimo dal segretario regionale dem delle Marche, Giovanni Gostoli, che su Facebook ha scritto un post in cui attacca duramente la decisione dei grillini.
“Adesso è più chiaro a tutti: il M5s Marche è in mano a fanatici e nostalgici del governo con la Lega” scrive ia social Gostoli “è per questo che ancora una volta chiudono le porte ad un’intesa con il centrosinistra, ma vinceremo comunque perché in tanti, delusi dal Movimento, sono già con noi”.
Il Pd infatti non avrebbe nulla da perdere da un’alleanza con il Movimento 5 Stelle su qualsiasi campo questa si dovesse impostare, ma per il M5s il discorso è molto diverso, ed in alcuni contesti in particolare l’alleanza con i dem sarebbe un suicidio politico.
“Con umiltà e responsabilità noi ci siamo impegnati per unire progetti, persone e valori nell’interesse delle Marche” dice ancora il segretario regionale del Pd “siamo sempre stati aperti a discutere di programmi e di cosa da fare, anche con il M5s. Le condizioni per realizzare un’intesa c’erano tutte. Eravamo partiti per tempo, già un anno fa, con un confronto nel territorio che sarebbe andato a buon fine, ma purtroppo è stato bruscamente interrotto a dicembre con una decisione calata dall’alto da Di Maio”.
Ed è proprio l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle a commentare la mancata alleanza con una nota in cui scrive: “mancano poche ore alla presentazione delle liste e ritengo sia opportuno investire ogni energia per trovare degli accordi laddove sia possibile. L’ascolto dei territori, come ho ribadito in più occasioni, resta la priorità”.
Regionali in Puglia, Pd e M5s correranno da soli
Non ci sarà nessuna alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico nemmeno in Puglia. A darne conferma è stato il reggente Vito Crimi, che in una intervista rilasciata al Corriere della Sera ha spiegato che il M5s “ha massimo rispetto del territorio. Dove abbiamo fatto opposizione fino a ieri, è difficile immaginare un percorso insieme al Pd”.
È in virtù di questo principio infatti che l’alleanza con il Pd è saltata sia in Puglia che nelle Marche. “La questione è chiusa da tempo. Lì abbiamo fatto un’opposizione ferma e un’alleanza è infattibile” ha sottolineato Crimi.
C’è da considerare il fatto che per il Movimento 5 Stelle perdere in Puglia e nelle Marche non rappresenta una vera sconfitta, mentre lo sarebbe per il Pd che in quelle regioni fino ad oggi ha governato.
“Noi non governiamo in quelle Regioni” spiega infatti Vito Crimi “sarebbe il Pd a perdere e in tal caso dovrebbe farsi una domanda su come hanno governato finora. Avrebbero dovuto darci retta prima”.
Un’alleanza che non si può fare, secondo Crimi, nonostante il voto favorevole dalla base attraverso la piattaforma Rousseau. “Non c’è un’alleanza strutturale” dice Crimi “qualcuno poteva parlare di alleanza strutturale anche con la Lega. Ma non l’abbiamo fatta e non la facciamo oggi, perché siamo nati per combattere il sistema dei partiti e vorremmo aiutarli a migliorarsi”.
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