Nella serata di ieri, 7 agosto 2020, il premier Giuseppe Conte ha parlato di “misure significative” che sono state approvate dall’esecutivo a chiusura del Consiglio dei ministri. È stato infatti dato il via libera al ‘decreto agosto’ con il quale il totale dei fondi stanziati dal governo per l’emergenza coronavirus raggiunge la cifra complessiva di 100 miliardi di euro.
Il decreto agosto è la terza manovra che l’esecutivo vara per far fronte alla crisi economica determinata dalle misure restrittive adottate nella fase di lockdown. Nel corso della conferenza stampa il presidente Conte ha anche voluto sottolineare che nel governo non ci sarà alcun rimpasto. “Sono pienamente soddisfatto di tutti i miei ministri” ha detto infatti Conte “rimpasto è una formula logora”.
Con il decreto agosto si introduce la misura del Cashback
Si tratta di un provvedimento che era già stato anticipato nel programma della legge di Bilancio 2020, come lo stesso presidente del Consiglio ha sottolineato davanti ai giornalisti nel presentare la misura del Cashback.
“Questo decreto è reso possibile anche dall’intervento e dalla collaborazione preziosa del Parlamento che ha approvato lo scostamento” ha spiegato Conte nel presentare le misure contenute nel decreto agosto “sono convinto che deputati e senatori potranno poi migliorare queste misure ancora di più”.
Per dare sostegno al mondo del lavoro, il premier ha annunciato “un intervento cospicuo” del valore di 12 miliardi di euro, e ha poi precisato: “abbiamo anche anticipato la misura del cashback, già programmata con la legge di Bilancio“.
Il ritardo con il quale arriva la misura del Cashback dipenderebbe, secondo quanto affermato dallo stesso premier Conte, dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus. Conte però annuncia: “adesso la attiviamo dal 1 dicembre 2020. Abbiamo stanziato nuove risorse per potenziare questo strumento: vogliamo sostenere consumi e pagamenti elettronici”.
Con la misura del Cashback infatti i cittadini che utilizzano metodi di pagamento elettronici “potranno recuperare una parte di quanto spendono e potranno usufruire di un bonus fino a 2 mila euro“.
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, è poi sceso nei dettagli per spiegare il funzionamento della misura del Flashback, attraverso la quale si punta ad incentivare “tutti i pagamenti digitali”.
Si tratta di un “meccanismo a punti, non di sconto, che sarà definito nel dettaglio a breve” ha spiegato Gualtieri aggiungendo che “consente di cumulare il vantaggio di un certo numero di transazioni per avere poi indietro risorse che possono variare evitando un elemento redistributivo regressivo. Poi ci sarà un cashback in trance semestrali, prima delle vacanze estive e poi alla fine dell’anno successivo”.
Per il Sud misure di “portata storica”
Un occhio di riguardo, con il decreto agosto, per il Sud al quale saranno dedicate misure di “portata storica” stando a quanto ha affermato in conferenza stampa il premier Conte.
“Conosciamo il deficit anche di infrastrutture del Sud, che è meno competitivo e noi vogliamo che il gap sia recuperato. Non dividiamo l’Italia in due e offriamo un aiuto per la ripresa per le aree più svantaggiate per la ripresa dell’Italia intera” ha dichiarato il presidente del Consiglio.
Conte ha poi sottolineato una grande soddisfazione personale per le misure destinate alla ripresa del Sud “e non solo perché sono figlio del Sud” ha chiarito “poniamo le basi per un processo di reindustrializzazione”.
I numeri indicano chiaramente che lavorare al Sud costa di più, da cui “la necessità di mettere in campo una misura straordinaria per evitare perdita di occupazione e far emergere tanto lavoro sommerso, provare ad attirare nuovi investimenti” ha spiegato il ministro per il Sud, Beppe Provenzano, aggiungendo che si tratta di “una misura che ha un impatto significativo su 500 mila imprese, di cui il 90% con meno di dieci dipendenti“.
La misura attraverso la quale si introduce per il Sud la fiscalità di vantaggio partirà il 1° ottobre, come annunciato dal ministro, che ha poi fornito ulteriori dettagli in merito alle misure contenute nel decreto agosto per il rilancio del Meridione.
“Abbattiamo del 10% il costo del lavoro per tutti i lavoratori, assunti non assunti, e siamo intenzionati a prolungare questa misura per un tempo lungo: ci vogliamo mettere d’accordo con la Commissione Europea” ha spiegato il ministro Provenzano “È la Commissione Ue che ci pone come obiettivo colmare il divario territoriale. Noi poniamo questa misura come tassello di una strategia. Nel 2021 poniamo la decontribuzione con la precondizione dell’ok della Commissione Ue, siamo convinti di poterla portare a casa”.
Nuovo Dpcm per proroga misure precauzionali minime
Il presidente del Consiglio, nel presentare il decreto agosto, ha anche annunciato il nuovo Dpcm con cui si impongono le misure restrittive che dovranno restare in vigore fino al 7 settembre.
“Abiamo concordato nuove misure del Dpcm” ha annunciato Conte in conferenza stampa “sarà in vigore dal 10 agosto al 7 settembre. C’è la proroga delle misure precauzionali minime: obbligo di mascherine, distanziamento di un metro, divieto di assembramento, lavarsi le mani frequentemente. Non vogliamo nuove restrizioni”.
Nell’ambito delle misure da adottare per contenere un virus ormai pressoché totalmente innocuo quantomeno in Italia, il premier ha pensato anche di rivolgere un appello ai giovani.
“Non vogliamo nuove restrizioni, anzi abbiamo previsto altre ripartenze ma tutto questo va fatto con intelligenza: non dobbiamo tornare indietro e vanificare gli sforzi. Capisco i giovani che hanno desiderio di movide ma bisogna muoversi in modo responsabile. In gioco c’è la salute dei vostri cari” ha detto il presidente Conte.
Quanto alla situazione dei contagi in Italia, “siamo in sostanziale stabilità della curva epidemiologica con lievi segnali di ripresa dei contagi” ha spiegato Conte omettendo però che l’aggressività del virus è talmente ridotta che non ha più alcun peso dal punto di vista statistico. Basti pensare che i nuovi decessi per/con il Covid si aggirano intorno alle 10 persone al giorno su una popolazione di oltre 60 milioni di abitanti.
“Stiamo facendo bene, anche meglio di altri Paesi” ha poi sottolineato Conte, senza menzionare naturalmente i Paesi europei che hanno statistiche migliori di quelle registrate in Italia, con un sistema sanitario meno preparato ad affrontare l’emergenza, e senza aver adottato alcun lockdown, come la Svezia e la Bielorussia.
“Il tasso dell’Italia per contagi è tra i più bassi dell’Unione europea” tiene a sottolineare Conte, che non cita però il tasso di mortalità complessivo dall’inizio dell’emergenza per numero di abitanti, che in Italia è tra i più alti al mondo, nonostante il tanto applaudito lockdown generale per il quale “riceviamo attestati da tutto il mondo”.
Riforma del Csm
Il presidente del Consiglio ha anche reso noto che il governo ha approvato la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura. “La riforma del Csm garantisce criteri oggettivi e meritocratici di assegnazione degli incarichi” ha spiegato Conte.
A tal proposito il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede ha poi dichiarato: “sono molto orgoglioso di questa riforma, molto importante per il buon funzionamento del Csm. Voglio chiarire che l’obiettivo è scardinare quanto più possibile il sistema creato con le degenerazioni del correntismo“.
Si tratta, secondo il guardasigilli, di una riforma “essenziale anche in assenza degli scandali” che rappresenta un “passo importante per ricostruire la credibilità della magistratura agli occhi dei cittadini”.
“Finalmente abbiamo messo nero su bianco una norma di cui si parla da vent’anni: il magistrato che entra in politica una volta eletto ha perso requisiti di terzietà e quindi il magistrato non potrà più tornare alla magistratura. E non può candidarsi nel territorio dove esercita le sue funzioni”.
“Se il magistrato non viene eletto” spiega ancora Bonafede “si stabilisce che non può, nei 3 anni successivi esercitare dove si è candidato né dove esercitava al momento della candidatura. E dove esercita non può né assumere il ruolo di Pm né quello di Gip”.
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