Sono trascorse diverse settimane senza che tra le due maggiori forze della maggioranza che su base nazionale sostengono il governo di Giuseppe Conte si sia riusciti a trovare un accordo per l’ormai imminente appuntamento con le elezioni regionali in Liguria.
Il Movimento 5 Stelle proprio in questi giorni ha finalmente rotto gli indugi, proponendo il candidato che secondo i grillini dovrebbe sfidare il governatore uscente, Giovanni Toti. Il nome è quello del professor Aristide Massardo, ma un accordo tra le due forze di maggioranza è tutt’altro che vicino ad essere raggiunto, nonostante il professore sia una figura non legata all’ambiente politico 5 Stelle.
“Dopo i confronti avvenuti con le forze di centrosinistra, riteniamo che il professor Aristide Massardo possa essere la scelta migliore” comunica il Movimento 5 Stelle in una nota pubblicata nella serata di ieri, domenica 28 giugno “se davvero vogliamo cambiare passo dobbiamo convergere su un candidato presidente che sia espressione della società civile, che possa rappresentare i cittadini liguri che non si rassegnano, prima ancora che le forze politiche che lo sostengono”.
Eppure non sembra che la proposta del Movimento 5 Stelle sia stata accolta di buon grado dalle forze dem, che mostrano ancora una certa reticenza ad accogliere il suggerimento dall’alleato di Governo.
“Non si comprende dunque per quale ragione vi siano ancora titubanze e resistenze” si legge ancora nella nota “è tempo di compiere una scelta e di abbandonare i particolarismi. Uniamo le forze per una Liguria migliore”.
Il professor Massardo, giorni fa, aveva già fatto sapere che con o senza l’appoggio delle forze che compongono la maggioranza nel governo del Paese, avrebbe presentato la sua candidatura per le regionali in Liguria. Poi la proposta dei 5 Stelle, che si sono resi disponibili a sostenere il candidato, proposta che al momento non sembra aver riscosso molto entusiasmo nelle fila del centrosinistra.
Da Liberi e Uguali rispondono infatti: “l’appello del Movimento 5 Stelle per la candidatura di Massardo alle Regionali in Liguria è inaccettabile“. Il deputato genovese di LeU, Luca Pastorino, ha poi aggiunto anche: “se Vito Crimi, reggente del M5s, ha deciso di farsi dettare le linea da Renzi e da Paita faccia pure. Ma per me non è accettabile”.
E ancora: “io ho sempre lavorato insieme a tutta l’area di campo progressista per una soluzione larga. Le forzature non portano a nulla di buono. Auspico che il Pd, già domani mattina, convochi un tavolo di confronto”.
In effetti la scelta del Movimento 5 Stelle di appoggiare il professore del Politecnico era arrivata dopo le dichiarazioni rilasciate sabato dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che aveva detto a chiare lettere: “se il candidato sarà Sansa andremo per conto nostro” mentre se si dovesse trattare di Massardo a sostenerlo sarebbe stato anche il partito di Renzi.
È chiaro però che il nome non piace alla sinistra progressista, da LeU a Sinistra italiana a Verdi, e neppure al Partito Democratico. Mentre il M5s invita a rompere gli indugi e a convergere sul candidato comune con la senatrice ligure Elena Botto che ha dichiarato: “non c’è più tempo da perdere, la Liguria ha bisogno di rinascere. È fine giugno e dobbiamo cominciare la campagna elettorale”.
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