Era il social network preferito di Donald Trump, ma sembra che quanto accaduto nelle ultime ore rappresenti la fine definitiva di questo rapporto tra il tycoon e Twitter. Il presidente Usa ha infatti minacciato di voler “regolare” o addirittura far “chiudere” Twitter dopo che la piattaforma social ha corretto due suoi post etichettandoli come privi di fonti.
Twitter ha quindi invitato il presidente Trump a verificare i fatti, allegando un link ai due tweet ‘incriminati’. “I repubblicani ritengono che le piattaforme di social media mettano a tacere completamente le voci dei conservatori” ha commentato il tycoon sempre via Twitter “abbiamo visto cosa hanno tentato di fare, poi fallito, nel 2016: non possiamo permettere una versione più sofisticata di quello. Proprio come non possiamo permettere che il voto per corrispondenza prenda piede nel nostro Paese”.
Dal presidente Trump quindi arrivano accuse precise rivolte alla nota piattaforma social, dopo che questa ha corretto i suoi post nei quali si schierava apertamente contro il voto per corrispondenza, affermando che avrebbe favorito brogli elettorali.
“Chiunque bara di più vincerebbe” dice Trump che nel suo tweet aveva scritto: “non c’è nessuna speranza che le votazioni per posta non siano sostanzialmente una truffa. Le cassette della posta verranno derubate, le schede saranno falsificate e perfino stampate illegalmente e firmate in modo fraudolento”.
Twitter ha però corretto il contenuto del presidente con una nota che riporta la dicitura: “get the facts about mail-in ballots” vale a dire “verifica i fatti”. Si tratta della prima volta che la società con sede a San Francisco corregge Donald Trump, il quale naturalmente non l’ha presa molto bene.
Nel suo tweet Trump faceva un accenno anche al fatto che il governatore della California, Gavin Newsom e altri suoi colleghi democratici hanno introdotto o stanno valutando la possibilità di introdurre il voto per posta nell’ambito delle misure per il contenimento del contagio da coronavirus.
A riportare la notizia tutti i più importanti media a stelle e strisce, dal Washington Post alla Cnn. Stando a quanto affermato da un portavoce di Twitter, i post pubblicati dal presidente USA “contengono informazioni potenzialmente fuorvianti sui processi di voto e sono stati contrassegnati per fornire un contesto aggiuntivo”.
Una decisione, quella di correggere i post di Trump, che arriva a poche ore da una decisione di ‘segno opposto’. Il social network aveva infatti rifiutato di cancellare i tweet del presidente nei quali egli rilanciava la teoria cospirativa secondo cui l’ex deputato e attuale conduttore di Msnbc, Joe Scarborough, potrebbe aver avuto un ruolo nella morte avvenuta nel 2001 di una ex collaboratrice parlamentare, Lori Klausutis. La richiesta di rimuovere i tweet in questo caso era arrivata dal vedovo della donna.
Donald Trump, dopo l’intervento di Twitter sui suoi post, ha subito risposto con accuse precise. “Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali 2020. Stanno dicendo che la mia dichiarazione sul voto per posta, che porterà a una massiccia corruzione e alla frode, non è corretta, basandosi sul fact-checking delle Fake News Cnn e del Washington Post” ha scritto in un nuovo tweet aggiungendo: “Twitter sta completamente sopprimendo la libertà di parola e io, come presidente, non consentirò che accada”.
Fino a questo episodio Twitter ha sempre evitato di ‘mettere il becco’ sui post dei leader politici sostenendo la libertà di parola e il principio che sta all’opinione pubblica conoscere e valutare la veridicità e la validità delle loro dichiarazioni. Ora però si prende atto di un cambio di rotta da parte del social network, che evidentemente si trova a subire pressioni da più parti.
Sempre via Twitter il presidente USA aveva anche risposto in questi giorni alle accuse che gli erano state mosse per aver giocato a golf nel fine settimana del Memorial Day, il giorno in cui negli Stati Uniti sono state ricordate le vittime di tutte le guerre, ed un pensiero è stato rivolto ai 100 mila morti per il coronavirus.
“Obama non è stato forse sorpreso mentre giocava a golf in un campo in Virginia, nonostante sua moglie Michelle avesse invitato la gente a stare a casa, prima e dopo la sua partita, in un importante messaggio di pubblico servizio?” si difendeva Trump “completamente due pesi e due misure”.
Trump minaccia di chiudere Twitter
La reazione di Trump all’intervento di Twitter con la correzione dei suoi post è stata immediata. “I repubblicani sentono che le piattaforme dei social media mettono completamente a tacere le voci dei conservatori” si è lamentato il presidente Usa su Twitter “faremo dei regolamenti oppure li chiuderemo perché non possiamo permettere che questo accada”.
“Abbiamo visto cosa hanno cercato di fare, e non gli è riuscito nel 2016” scrive ancora Trump “non possiamo permettere che ciò accada di nuovo, in maniera più sofisticata. Proprio come non possiamo permettere che elezioni via posta diventino un metodo radicato nel Paese“.
Donald Trump ha poi rincarato la dose affermando: “Twitter ha dimostrato che tutto quello che abbiamo detto su di loro (e sui loro compatrioti) è corretto. Seguiranno grandi provvedimenti!“. L’avvertimento del presidente USA è molto chiaro, e alcuni effetti delle sue dichiarazioni sono immediati, colpendo direttamente le quotazioni dei titoli della società.
Secondo quanto riportato da La Stampa, il titolo della società ha perso l’1,51% all’avvio delle contrattazioni a Wall Street, ma le conseguenze non hanno riguardato solo Twitter, bensì altri big della Silicon Valley, come Facebook, che ha perso l’1,29%, Google, che subisce un calo dello 0,53%, Amazon, sotto dell’1,61% e persino Microsoft che va giù dell’1,29%. Solo Apple ne esce incolume, guadagnando lo 0,27%.
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