Tra i primi leader mondiali ad esprimere dei dubbi sulla gestione dell’emergenza sanitaria rappresentata dalla pandemia di coronavirus, il presidente USA Donald Trump, che ha puntato il dito contro l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ritenendola responsabile di aver commesso gravi errori e di essere troppo vicina alla Cina.

Ma i dubbi circa le responsabilità dell’Oms nella gestione dell’emergenza non sono stati espressi solo dagli USA, che come annunciato da Trump ha sospeso i fondi, ma anche da altri Paesi ed ora è stata approvata una risoluzione che stabilisce che verrà avviata una indagine, ma si specifica anche che questo succederà al “momento opportuno”.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, la risoluzione approvata dall’assemblea dell’Oms sancisce l’accordo ad “avviare al momento opportuno e in consultazione con gli Stati membri, un processo graduale di valutazione imparziale, indipendente e globale della risposta sanitaria coordinata dall’Oms” nella gestione dell’emergenza coronavirus.

Attraverso l’inchiesta si andranno a valutare “le azioni dell’Oms e la loro tempistica relativa alla pandemia Covid-19 e formulare raccomandazioni per migliorare la prevenzione globale e la capacità di risposta, anche attraverso un rafforzamento appropriato del programma di emergenza sanitaria dell’Oms”.

Nello stesso documento che è stato approvato dalla plenaria dell’assemblea dell’Oms si esortano i Paesi membri a “fornire finanziamenti sostenibili all’Organizzazione mondiale della sanità per garantire che possa rispondere pienamente alle necessità di salute pubblica nella risposta globale al coronavirus”.

Conte: “l’Italia ha promosso il rafforzamento della leadership globale”

Secondo il premier Giuseppe Conte “sin dall’inizio della pandemia, l’Italia ha promosso il rafforzamento della leadership globale e della solidarietà internazionale per gestire l’emergenza e accelerare soluzioni sostenibili a lungo termine guidate da scienza, ricerca e medicina”.

Il presidente del Consiglio, nel corso del suo intervento alla sessione conclusiva della 73/esima Assemblea mondiale della salute ha poi dichiarato: “ammettiamolo: non eravamo completamente preparati per una crisi globale così grande. Abbiamo dimostrato grande capacità di recupero, ma ora siamo chiamati a imparare le nostre lezioni e sicuramente abbiamo lezioni da imparare”.

“Dobbiamo rafforzare i meccanismi di allarme rapido, lo scambio di informazioni, l’identificazione delle migliori pratiche per migliorare la preparazione alla pandemia della comunità internazionale” ha detto ancora il premier.

“Sin dalla prima richiesta italiana di un’alleanza internazionale per combattere Covid-19, insieme all’Oms, agli attori sanitari globali e ai principali Paesi partner, abbiamo lanciato l’ACT Tools Accelerator, una piattaforma globale per accelerare gli sforzi per un vaccino, strumenti terapeutici e diagnostici e garantire un accesso universale ed equo a questi trattamenti salvavita. Non dovremmo lasciarci nessuno alle spalle” ha concluso Conte.

La lettera di Donald Trump all’Oms

Prima che l’assemblea dell’Oms iniziasse, il presidente USA, Donald Trump, aveva inviato una lettera al direttore generale dell’organizzazione, Tedros Adhanon Ghebreyesus, nella quale avvertiva che se non ci fosse stato un sostanziale cambio di direzione, la sospensione dei finanziamenti sarebbe stata confermata.

Nella lettera Trump avverte l’Oms. Se “non si impegna su sostanziali miglioramenti nei prossimi 30 giorni, renderò definitiva la mia decisione temporanea di sospendere i finanziamenti Usa all’Organizzazione mondiale della Sanità e riconsidererò la nostra adesione all’Oms” dice il tycoon.

La missiva del presidente degli Stati Uniti è stata anche pubblicata sui social, e al suo interno ci sono anche tutte le accuse mosse nei confronti dell’Oms per quel che riguarda la gestione della pandemia di Covid-19 e si addita la sua vicinanza con la Cina.

La lettera è stata resa nota il 18 maggio, cioè il giorno precedente l’assemblea generale dell’Oms. Ci sono 4 pagine di accuse mosse contro l’organizzazione, con le quali si mette in evidenza il “fallimento della risposta” nell’ambito della gestione della pandemia.

Nell’esame appositamente fatto dopo la sospensione temporanea dei contributi da parte degli USA annunciata il 14 aprile, è emersa “un’allarmante carenza di indipendenza dalla Repubblica Popolare Cinese” il che non dovrebbe stupire se si tiene conto del fatto che lo stesso Ghebreyesus appartiene al Fronte di Liberazione del Tigrè, un partito di stampo marxista socialista molto vicino al partito comunista cinese.

Nel documento si fa riferimento al fatto che a fine dicembre l’ufficio di Pechino dell’Oms era a conoscenza di un problema a Wuhan, e che il 31 dicembre le autorità del Taiwan segnalarono la trasmissione da uomo a uomo. In queste prime fasi, secondo Trump, l’Oms ha dato più volte giudizi “inaccurati e fuorvianti”.

L’Oms in più occasioni non avrebbe esitato ad elogiare la gestione cinese dell’emergenza sanitaria, il direttore generale si sarebbe espresso tessendo le lodi sulla “trasparenza” della Cina dopo l’incontro del 28 gennaio a Pechino con il presidente Xi Jinping. Ci sarebbe poi anche una telefonata intercorsa tra il presidente della Cina e il direttore dell’Oms, nel corso della quale Pechino avrebbe chiesto di non dichiarare emergenza pandemica.

A tal proposito nella lettera di Trump si legge: “la mia amministrazione ha già iniziato le discussioni su come riformare l’organizzazione” e se queste direttive non dovessero essere seguite, e quindi non dovessero essere apportati i cambiamenti necessari “non permetterò che i dollari dei contribuenti americani continuino a finanziare un’organizzazione che, allo stato attuale, non sta chiaramente servendo gli interessi dell’America”.

Pechino: la lettera di Trump “inganna l’opinione pubblica e infanga la Cina”

Dalla Cina è arrivata poi la replica alla lettera di Trump. Il portavoce del ministro degli Esteri, Zhao Lijian, ha risposto che la lettera del presidente USA all’Oms “inganna l’opinione pubblica e infanga la Cina” e “tenta di spostare le colpe dalla risposta maldestra” degli USA nella gestione della pandemia.

Dall’Ue invece replicano affermando: “abbiamo già avuto la possibilità di rispondere a questa domanda una volta che Trump ha sospeso i finanziamenti USA all’Oms. L’Ue sostiene la cooperazione internazionale e la ricerca di soluzioni globali nell’ambito di questa pandemia. Lo abbiamo detto, adesso è il momento della solidarietà e non quello di puntare il dito”.

Queste le parole della portavoce della Commissione Ue cui è stato chiesto un parere sulla mossa del presidente USA, che ha poi aggiunto: “l’Ue sostiene le iniziative dell’Oms per lottare contro la pandemia”.

Un commento è arrivato anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha sottolineato l’importanza di “rafforzare il ruolo centrale dell’Oms, soprattutto in tempi di crisi, lavorare insieme per costruire un’Agenzia più forte”.

“Dobbiamo assicurarci che sia completamente indipendente da influenze esterne, politiche o finanziarie, e che sia guidata solo dalla scienza” ha detto ancora il ministro nel corso del suo intervento all’Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nella stessa occasione ha anche ribadito l’importanza di un vaccino accessibile a tutti.

“In questo senso è importante che gli Stati contribuiscano con risorse umane e finanziarie con l’unico obiettivo di aumentare la preparazione e la risposta dei singoli Paesi con il supporto di alto livello tecnico e scientifico dell’Agenzia al servizio di tutti gli individui. Una sfida fondamentale è lo sviluppo di un vaccino per il Covid-19 sicuro ed efficace, e che sia considerato un bene pubblico globale, un diritto di tutti e non un privilegio per pochi”.

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