Aveva fatto un vero disastro la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, quando ha rilasciato una dichiarazione tutt’altro che confortante in merito alla linea che la BCE avrebbe adottato per gestire l’emergenza coronavirus che in questo momento sta colpendo soprattutto l’Italia.

La dichiarazione di Christine Lagarde ha causato il crollo della Borsa italiana, e a metterci una pezza ci ha pensato dapprima un membro del board di Francoforte, il capo economista Philip Lane, il giorno seguente il meeting della Banca Centrale Europea, dopodiché è intervenuta anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Lane ha subito tentato di calmare gli animi e di rassicurare i mercati, e per riuscirci ha assicurato che la BCE è pronta ad interventi specifici di acquisto verso determinati Paesi o bond. Lo ha scritto in un comunicato che è stato pubblicato sul sito ufficiale della Banca centrale. La Bce si impegna, si legge nel comunicato “a utilizzare la piena flessibilità integrata” nel programma di acquisto dei titoli di Stato.

Sarà quindi in questo modo che la Bce opererà nello scenario di crisi da coronavirus “per rispondere alle attuali condizioni di mercato” stando a quanto ha dichiarato Philip Lane. “Ciò significa che possono esserci fluttuazioni temporanee nella distribuzione dei flussi di acquisto sia tra le classi di attività, sia tra i vari Paesi in risposta allo shock” spiega Lane.

Il capo economista della BCE non esclude la possibilità che la banca proceda con un taglio dei tassi di interesse qualora la situazione dovesse ulteriormente aggravarsi, andando così ad intaccare il target di inflazione di medio termine.

Per Lane la decisione presa ieri di lasciare i tassi inalterati almeno per il momento è da ritenersi valida, visto che il taglio non sarebbe comunque stato efficace nella situazione in cui ci si trova in questo momento.

Lane ha anche fatto sapere che la BCE “si assicurerà che gli elevati spread che vediamo in risposta all’accelerazione della diffusione del coronavirus non minino la trasmissione” della politica monetaria europea.

Gli effetti positivi delle dichiarazioni di Philip Lane non hanno tardato ad arrivare, con il recupero del Ftse Mib, che dopo essere sceso al +2% è tornato in crescita del 7%.

Ursula von der Leyen: “siamo pronti ad aiutare l’Italia”

Nella giornata di ieri è arrivato poi un secondo intervento, anch’esso evidentemente mirato a riparare al danno fatto dalla presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, quello della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Siamo assolutamente pronti ad aiutare l’Italia” e gli altri Paesi dell’Ue, ha detto la von der Leyen, che riferendosi all’Italia ha detto: “il Paese è terribilmente colpito dal coronavirus e ha bisogno di aiuto subito”.

La presidente della Commissione Ue ha anche spiegato che “le misure decise oggi sono per la situazione di oggi” e ha agigunto poi: “dobbiamo riconoscere che là il quadro si evolve molto velocemente e siamo pronti a fare altro” e ancora “noi vogliamo aiutare le persone, il Paese, le autorità come un tutto, perché questo vuol dire anche aiutare l’Europa”.

Per le misure che dovranno sostenere il Paese in questa fase sono state stanziate risorse per 37 miliardi di euro. I fondi arriveranno attraverso la rinuncia a chiedere agli Stati membri di rimborsare i prefinanziamenti non spesi per i fondi strutturali. Una proposta che la Commissione Ue invita ad avallare subito con il voto del Parlamento europeo e del Consiglio, in modo che possa essere adottata entro i prossimi 15 giorni.

Dalla Commissione Ue è arrivata anche la proposta di estendere il campo di applicazione del fondo di solidarietà dell’Ue includendo anche crisi di sanità pubblica. In questo modo si potrebbe attingere al fondo per sostenere gli Stati membri più colpiti dall’emergenza coronavirus.

Sono disponibili fino a 800 milioni di euro nel 2020, più fino a 175 milioni destinati a sostenere i lavoratori licenziati e i lavoratori autonomi.

La Von der Leyen ha anche garantito che l’Ue è pronta a fornire “il massimo della flessibilità negli aiuti di Stato e nel Patto di stabilità e di crescita per le economie dell’Ue, a cominciare da quella italiana, che sono state severamente danneggiate dall’epidemia del coronavirus“.

Sostegno all’Italia anche da parte dei commissari Dombrovskis e Gentiloni

Parole di sostegno sono arrivate anche dai commissari Ue Dombrovskis e Gentiloni che hanno inviato una lettera al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, con la quale fanno sapere che l’Europa è pronta a concedere all’Italia il massimo della flessibilità per sostenerla nell’emergenza coronavirus.

“Ogni misura ‘una tantum’ sulla spesa, decisa in relazione alla risposta alla pandemia sarà esclusa per definizione dal computo del deficit strutturale e non ne sarà tanuto conto quando si vluterà la conformità con lo sforzo fiscale richiesto nell’ambito delle regole esistenti” si legge nella missiva dei commissari Ue “la Commissione Ue valuterà ogni possibile richiesta sotto la ‘clausola eventi imprevisti’ usando il massimo della flessibilità delle regole Ue”.

Dombrovskis poi si è anche premurato di aggiungere che dall’Europa arriverà sostegno fiscale per i Paesi europei, naturalmente compresa l’Italia. “Il nostro obiettivo deve essere quello di garantire che le aziende abbiano la liquidità di cui hanno bisogno per resistere a uno shock e che i lavoratori, anche quelli autonomi, siano protetti, in Italia e in tutti gli altri Paesi interessati” ha detto Dombrovskis “proprio come altri Stati membri stanno adottando forti misure preventive per contenere il Coronavirus, prenderemo misure per contenere le conseguenze economiche“.

“Abbiamo bisogno di solidarietà per affrontare questa emergenza sanitaria” ha aggiunto ancora il commissario Dombrovskis “sappiamo che avrà un impatto economico significativo. In caso di grave recessione economica della zona euro o dell’Ue, la Commissione è pronta ad attivare la clausola di salvaguardia (general crisis escape clause) del Patto di Stabilità che consentirà una politica di sostegno fiscale più generale”.

Nessuna sospensione del patto di stabilità, spiega Dombrovskis a chi gli chiede lumi in merito a quest’ipotesi, ma ribadisce in compenso che l’Unione Europea sta usando “tutta la flessibilità che prevede”.

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