Non voterà con la sua parte politica, la deputata del Pd che sulla prescrizione ha già annunciato di essere sulle posizioni di Forza Italia. “Sono del Pd ma voterò a favore della proposta Costa” ha dichiarato Vincenza Bruno Bossio, che ha presenziato ad una manifestazione dei penalisti italiani in piazza Montecitorio contro la riforma del guardasigilli Alfonso Bonafede.

Una riforma, quella del ministro pentastellato di Grazia e Giustizia dal titolo Imputato per sempre? No grazie che non incontra quindi il favore della deputata dem, ma neppure quella del partito di Matteo Renzi, Italia Viva, che ha già annunciato che sulla riforma della prescrizione si schiererà con Forza Italia.

In Aula alla Camera dei Deputati è intanto iniziata la discussione della proposta di legge che è stata presentata appunto dal responsabile giustizia di Forza Italia, Enrico Costa, che ha lo scopo di cancellare la riforma della prescrizione.

“La mia è una battaglia da cittadina ed anche all’interno del Pd che deve ritornare alle battaglie riformiste contro le subalternità” dice la deputata dem Bossio “io sono una per adesso all’interno del Partito Democratico ma temo che in aula ce ne sono tanti altri. Vi dico: datemi una leva e vi solleveremo il mondo”.

Lo “show” della deputata del Pd Bossio

Si era già fatta ‘conoscere’ la deputata del Partito Democratico Vincenza Bossio, quando il procuratore Nicola Gratteri aveva portato avanti nell’ambito di un’indagine della procura di Catanzaro il maxi blitz contro la ‘ndrangheta che il 19 dicembre ha portato a 330 arresti.

In quell’occasione infatti la Bossio aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook un post nel quale attaccava l’operazione del procuratore “Gratteri arresta metà Calabria. È giustizia? No è solo uno show!” scriveva la deputata dem “Colpire mille per non colpire nessuno. Anzi sì. Colpire la possibilità di Oliverio di ricandidarsi”.

Questo il commento che si attirò persino le critiche del suo stesso partito, il Pd appunto. Intanto, giusto per completezza, si fa notare che il marito della Bossio è lo stesso Nicola Adamo, esponente del Pd che è stato colpito nell’ambito dell’indagine, da un diviedo di dimora.

Viene quindi da domandarsi se la posizione della Bossio nel merito della riforma che dovrebbe determinare lo stop della prescrizione dopo la condanna in primo grado sia condivisa anche da altri esponenti del Pd, ma a giudicare dall’esito delle ultime votazioni sembra che la maggioranza sia piuttosto compatta.

Per ora la linea che il Governo sembra voler seguire è quella del rinvio in commissione della proposta “ammazza riforma” di legge Costa, per avere maggior tempo per trovare un accordo sia sul tema della prescrizione che sul processo penale. Coesione che è stata dimostrata poi quando si è tenuta la votazione sulla risoluzioine di maggioranza per l’approvazione della relazione del ministro della Giustizia 5 Stelle, Alfonso Bonafede. La votazione si è infatti conclusa con 309 sì e 200 no.

Italia Viva pronta a votare con Forza Italia la proposta di legge Costa

La risoluzione della maggioranza per l’approvazione Bonafede è stata votata anche da Italia Viva, ma i renziani fanno sapere che sono pronti a votare la legge Costa. Non diranno sì al ritorno del testo in commissione quindi, ma voteranno contro oppure si asterranno.

“Attendiamo rispettosi ma fermi una presa di opposizione definitiva del Partito Democratico” ha spiegato Gian Domenico Caiazza, presidente Unione Camere penali in un suo intervento alla maratona oratoria organizzata dai penalisti in piazza Montecitorio.

Nella stessa cornice è stato poi il senatore forzista Enrico Costa a chiedere il voto segreto. “In Aula siamo convinti che la maggioranza si possa dividere e con i voti segreti si possa approvare la nostra proposta” ha detto il senatore Costa “ma sembra che la maggioranza voglia buttare la palla in tribuna facendo tornare il provvedimento in Commissione. Non potranno comunque giocare a ping pong per sempre, prima o poi l’aula dovrà esprimersi”.

Ed è poi Maria Elena Boschi a precisare quale sia la posizione che intende assumere Italia Viva. “Quella sulla prescrizione è una battaglia di civiltà. Non facciamo un passo indietro” ha dichiarato la Boschi alla manifestazione dei penalisti in piazza Montecitorio.

Matteo Renzi con Forza Italia “votiamo la proposta Costa”

Nel corso della mattinata è arrivata anche una dichiarazione del leader di Iv, Matteo Renzi, che ha ribadito a chiare lettere la posizione contraria alla riforma della prescrizione Bonafede del suo partito, e ha attaccato i 5 Stelle colpevoli di “inseguire il giustizialismo sulla prescrizione o la follia di chiedere una revoca impossibile per Autrostrade“.

Renzi rilancia quindi proponendo “anziché l’obbrobrio voluto da Bonafede e Salvini vogliamo il ritorno della proposta Orlando, come propone l’ex ministro Costa. Spero che la voti anche il Pd” ha precisato Renzi che in sostanza vuole quindi annullare lo stop alla prescrizione dopo il primo grado che è entrato in vigore a partire dal primo gennaio.

Renzi si dice favorevole invece al cosiddetto “lodo Annibali” che prende il nome della deputata di Italia Viva che ha firmato l’emendamento al decreto Milleproroghe. Si tratterebbe in pratica di rinviare la riforma Bonafede al prossimo anno. “Invece del lodo Conte o lodo Bonafede c’è il lodo Annibali, è nel Milleproroghe che tra dieci giorni si vota” spiega Renzi.

Alfonso Bonafede: “sulla prescrizione confronto serrato e leale”

In Aula il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha fatto il punto spiegando che “sulla prescrizione ci sono divergenze nella maggioranza, e su quelle ci stiamo confrontando” e ha poi aggiunto: “il cantiere è aperto, il confronto è serrato e leale”.

In occasione del suo discorso per la relazione annuale sull’amministrazione della giustizia, il ministro non ha però voluto approfondire la questione della prescrizione, limitandosi ad elencare i punti cardine della cosiddetta Spazzacorrotti.

A tal proposito Bonafede ha spiegato che la legge “è intervenuta in materia di lotta alla corruzione, inserendo l’agente sotto copertura tra gli strumenti investigativi, il Daspo ai corrotti, le norme in materia di trasparenza dei finanziamenti ai partiti, l’irrigidimento del regime detentivo dopo la condanna definitiva nonché un nuovo regime di prescrizione entrato in vigore il primo gennaio”.

Matteo Renzi: “no a una revoca che non sta né in cielo né in terra”

Contrario anche alla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia, Matteo Renzi, che mentre il ministro Bonafede parlava in Aula, lui commentava intervistato da Radio Capital.

“Condivido totalmente per la prima volta da anni quel che dice Orlando” diceva Renzi alla radio “quando dice ora si cambia passo io sono felicissimo, stappo una bottiglia di quello buono”. Per il leader di Italia Viva l’“M5s vive una fase di profonda difficoltà” e profetizza poi: “secondo me il loro è un declimo inesorabile”.

Il punto però secondo Renzi è che il Governo resterà comunque in piedi. “Non credo che i parlamentari vogliano far finire questa legislatura perché il Parlamento non lo rivedono più” dice l’ex segretario del Pd “bisogna rispettare i loro numeri alle Camere, ma non ci inchiniamo alla cultura populista e demagogica“.

E la posizione di Renzi sulla questione della revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia è che non si può fare. “Devono pagare quelli di Autostrade e tanto, ma no a una revoca che giuridicamente non sta né in cielo né in terra” spiega Renzi a Circo Massimo e poi parla della sua agenda “riformista” nella quale tra le altre cose ci infila “cantieri per 120 miliardi da aprire e semplificazione totale della pubblica amministrazione attraverso la digitalizzazione”.

Tra i temi toccati da Renzi nell’intervista rilasciata a Radio Capital, anche quello delle regionali che si terranno in primavera. Prima di tutto si premura di puntualizzare che la vittoria in Emilia Romagna è una vittoria di Italia Viva perché Bonaccini sarebbe un renziano, ma nonostante questo stranamente nessuno di Italia Viva ha preso parte alla campagna elettorale del governatore uscente.

Quanto alle liste di Iv per i prossimi appuntamenti elettorali, Renzi ha illustrato un po’ come si muoverà il suo partito. “Ci presenteremo con il nostro simbolo in Toscana sostenendo con grande convinzione Eugenio Giani, candidato del centrosinistra” ha fatto sapere Renzi “in Puglia invece non andremo con il centrosinistra se avrà come candidato Emiliano. Speriamo ci sia un bel candidato in Liguria che è una partita recuperabile”.

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