Mentre in Emilia Romagna si profila un testa a testa sempre più serrato, con una forbice di consensi che si assottiglia man mano che si avvicina la fatidica data del 26 gennaio, alcuni equilibri iniziano a cambiare anche su scala nazionale. L’attuale esecutivo, il cui premier Conte fu designato dal Movimento 5 Stelle dopo la vittoria alle politiche del marzo 2018, convince sempre più il Pd e sempre meno proprio gli elettori grillini.

Elezioni regionali in Emilia Romagna

Iniziamo a vedere cosa dicono i sondaggi in merito alle elezioni regionali che si svolgeranno in Emilia Romagna il 26 gennaio prossimo. Secondo quanto emerso dagli ultimi sondaggi realizzati in data 8 gennaio, il candidato del centrosinistra sarebbe ancora in vantaggio, ma di appena due punti percentuale.

All’8 gennaio Demopolis dà il candidato del centrosinistra, Stefano Bonaccini al 46,5%, la candidata della Lega, Lucia Borgonzoni al 44,5% e il candidato del M5S solo al 6,5%. Un quadro che viene confermato a grosse linee anche da Noto Sondaggi, che a Bonaccini assegna un 45% contro il 43% della Borgonzoni e il 7% di Benini (M5s). Percentuali simili anche da SWG con Bonaccini al 47%, Borgonzoni al 45% e Benini al 5%.

Sondaggi politici situazione nazionale

Gli ultimi sondaggi politici realizzati da Index Research per il programma di La7 PiazzaPulita mostrano un lieve calo per la Lega negli ultimi 20 giorni, con 0,5 punti percentuale in meno. Il primo partito d’Italia passa dal 31,8% al 31,3% ma conserva una enorme distanza dal Partito Democratico, fermo tra il 18,8 e il 18,9%, e il Movimento 5 Stelle, che non si schioda dal 16%.

La situazione degli altri partiti varia poco rispetto al periodo che ha preceduto le festività natalizie, con Fratelli d’Italia che passa dal 10,3% al 10,5%, Forza Italia che rimane intorno al 6,7% e Italia Viva che continua a far fatica a raggiungere il 5%, che stando alle ultime novità sulla legge elettorale sarebbe la nuova soglia di sbarramento. Il partito di Matteo Renzi infatti si trova tra il 4,4% e il 4,3% dell’ultima rilevazione.

Diamo anche un rapido sguardo ai partiti minori. Azione di Carlo Calenda 2%, Verdi 2,1%, +Europa 1,6%, Cambiamo! di Giovanni Toti 1%. Altri partiti totalizzano circa il 2,8%. Importante il dato dell’astensione/indecisione che si attesta intorno al 37%.

Caso Gregoretti e fiducia nel Governo

Una delle domande poste agli intervistati riguardava il caso della nave Gregoretti, una vicenda per la quale Matteo Salvini rischia di essere processato per sequestro di persona.

È stato chiesto all’intervistato se ritenesse giusto processare Salvini, e solo il 37,4% si è detto favorevole, mentre oltre la metà degli intervistati si è detto contrario (52,5%). Non sa o non risponde il restante 10,1%.

Per quel che riguarda invece la fiducia nel Governo Conte, è interessante notare che a dispetto del fatto che il premier sia stato designato dal Movimento 5 Stelle, siano gli elettori del Pd a riporre in lui maggiore fiducia. La fiducia nel Governo si attesta intorno al 31% complessivamente, ma sono soprattutto i dem ad avere fiducia nell’esecutivo con il 62%, mentre la percentuale scende al 47% tra gli elettori grillini.

Un dato questo che ha un certo peso politico. Infatti se l’attuale Governo non gode della fiducia degli elettori del partito che ne è azionista di maggioranza, cioè del M5S, il leader del MoVimento Luigi Di Maio potrebbe ritrovarsi nel prossimo futuro con una bella gatta da pelare.

I protagonisti della politica italiana nel 2020

Secondo la maggior parte degli intervistati in un sondaggio realizzato da Ipsos ed illustrato dal presidente Nando Pagnoncelli, il Governo giallo-rosso durerà ancora a lungo. A ritenere che l’attuale esecutivo possa avere vita breve e terminare entro un paio di mesi al massimo è il 34% circa degli intervistati, mentre la maggior parte, circa il 55% pensa che durerà molto di più. Solo l’11% non ha saputo esprimere un giudizio in merito.

Ma il dato curioso emerso dallo stesso sondaggio riguarda lo scenario politico futuro. Nel 2020, secondo la maggior parte degli intervistati, sarà la Lega a ricoprire un ruolo predominante nella politica italiana, sono di questa opinione 3 elettori su 10, mentre il 27% degli intervistati pensa che sarà un nuovo soggetto politico.

Non si tratta di un partito identificabile, anche perché magari oggi ancora non esiste neppure, però sono in tanti a credere che sarà proprio questa non meglio definita forza politica a dominare la scena nel 2020. Scommettono invece sul Movimento 5 Stelle solo il 9% degli intervistati, stessa percentuale che scommette sul Partito Democratico. Il restante 25% degli intervistati indica un altro partito oppure non risponde.

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