Se su scala nazionale il Movimento 5 Stelle si aggira ormai intorno al 15-16%, affermandosi terzo partito per numero di consensi, in Campania si suona tutt’altra musica, eppure non basta. Infatti il candidato governatore della Regione Campania proposto dal M5s non è il favorito, che invece resta l’attuale presidente della Regione Vincenzo De Luca.

Stando agli ultimi sondaggi politici realizzati dall’istituto Winpoll per il Corriere del Mezzogiorno, in Campania il Movimento 5 Stelle sarebbe il primo partito, con il 23,8% dei voti. Segue al secondo posto il Partito Democratico, con percentuali di consensi che si aggirano intorno al 22,7% e solo al terzo posto la Lega che, va detto, in Campania non ha mai ottenuto grandi risultati, per ragioni che non risulta particolarmente difficile individuare.

La Lega in Campania arriverebbe al 18,8%, un risultato che dato il terreno sfavorevole può essere ritenuto un successo per i leghisti. Il secondo partito nel centro destra sarebbe quello di Giorgia Meloni, che si attesta secondo Winpoll intorno al 9,7%, mentre Forza Italia, a differenza di quanto accade su scala nazionale, raggiunge un buon risultato, con il suo 8,8%.

Regionali in Campania, De Luca favorito

Secondo quanto rivelato dall’istituto Winpoll, sarebbe l’attuale governatore Vincenzo De Luca del Pd il favorito alle elezioni regionali 2020 che si terranno in Campania la prossima primavera.

I dati sono stati pubblicati sul Corriere del Mezzogiorno e descrivono una situazione di sostanziale equilibrio tra le forze politiche in campo. Se si votasse domani, il nuovo governatore della Regione Campania sarebbe sempre Vincenzo De Luca, che otterrebbe con la coalizione di centrosinistra il 39.5%.

Il candidato del centrodestra, l’ex governatore Stefano Caldoro di Forza Italia, raggiungerebbe invece il 36,7%, mentre Valeria Ciarambino, candidata del Movimento 5 Stelle avrebbe il 23,8%. Un risultato sicuramente buono per i grillini, che in Campania risultano ancora il primo partito, sebbene siano molto lontani dalle percentuali di meno di un paio d’anni fa.

Regionali in Emilia Romagna, la sfida Bonaccini-Borgonzoni

Non manca molto all’appuntamento elettorale dell’anno, quello su cui si concentra la maggiore attenzione mediatica dal momento che si tratta della sfida più importante e più delicata per il centrosinistra, ma soprattutto per la sopravvivenza dell’esecutivo giallo-rosso.

Il premier Conte ha più volte ribadito che qualsiasi esito dovesse risultare dagli scrutini, non influirebbe sulla durata dell’esecutivo, ma una eventuale sconfitta del candidato del Partito Democratico, con il Movimento 5 Stelle che corre da solo, non passerebbe certo inosservata, specie considerato che si tratta della regione rossa per antonomasia.

Ma cosa dicono gli ultimi sondaggi politici? Sembra che la situazione volga leggermente a favore del candidato del centrosinistra, l’attuale presidente della Regione Stefano Bonaccini, ma la sensazione è che alla fine si tratterà comunque di un testa a testa, il cui esito sarà veramente difficile da prevedere fino all’ultimo momento.

Vediamo allora cosa dicono i vari istituti nei loro sondaggi politici. Sono tutti concordi nel prospettare una vittoria di Stefano Bonaccini, anche se in alcuni casi viene data tutt’altro che scontata, con uno scarto minimo rispetto alla candidata leghista Lucia Borgonzoni.

Stando a quanto rilevato dall’istituto Demopolis, Bonaccini raggiungerebbe il 46%, contro il 44% della Borgonzoni. Emg Acqua mostra invece uno scarto leggermente più ampio, con il candidato del centrosinistra al 46,5% e la candidata del centrodestra al 43,5%. 

Si sbilancia un po’ di più invece l’istituto Ixè, che assegna a Bonaccini un vantaggio di 7 punti percentuale. Il candidato del centrosinistra raggiungerebbe infatti il 47,2%, contro il 40,1% della candidata del centrodestra. Esito tutt’altro che scontato prospetta invece l’istituto Ipsos, che indica un 44,2% per Bonaccini e un 42,1% per Borgonzoni.

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