Il voto in Umbria nel mese di ottobre, che ha visto la candidata del centro destra Donatella Tesei eletta presidente della Regione, è stato solo il primo di una serie di appuntamenti elettorali che interesseranno molte altre regioni d’Italia.

Con il voto in Umbria il centrosinistra ha subito una pesante sconfitta soprattutto perché ha perso una delle regioni rosse, e altrettanto pesante è stata la sconfitta subita dal Movimento 5 Stelle, che ha poi dovuto trarne le conseguenze e rivedere la sua politica delle alleanze.

Quelle dell’Umbria sono state le uniche elezioni regionali del 2019, ma nel 2020 si voterà in altre 8 regioni d’Italia: Emilia Romagna, Calabria, Marche, Puglia, Liguria, Veneto, Campania e Toscana. Il primo appuntamento sarà quello con le regionali di Emilia Romagna e Calabria, che si svolgeranno il 26 gennaio 2020, ma per le altre bisognerà aspettare la primavera.

E con l’approssimarsi degli appuntamenti elettorali con le regionali 2020 si fanno sempre più interessanti i sondaggi politici, in base ai quali il centrodestra sarebbe sostanzialmente in crescita in tutta Italia, persino nelle cosiddette regioni rosse come la Toscana e l’Emilia Romagna, e come l’Umbria che come si è visto è passata al centrodestra.

Elezioni Regionali 2020: il calendario

L’unica data certa al momento è quella del 26 gennaio, che riguarderà come anticipato le regionali di Emilia Romagna e Calabria. Per le restanti 6 regioni italiane nelle quali si eleggerà il nuovo governatore invece non è stata ancora stabilita una data unica.

Sappiamo che dovrebbero tenersi in primavera inoltrata, forse verso la fine del mese di maggio 2020, ma ancora non si sa nulla di sicuro. Nel 2015 si votò il 31 maggio insieme al primo turno delle amministrative, ed è probabile che anche in questo caso si decida di fare l’accorpamento.

Calendario elezioni regionali 2020

  • Emilia Romagna: 26 gennaio 2020
  • Calabria: 26 gennaio 2020
  • Puglia: fine maggio/inizio giugno
  • Liguria: fine maggio/inizio giugno
  • Marche: fine maggio/inizio giugno
  • Veneto: fine maggio/inizio giugno
  • Campania: fine maggio/inizio giugno
  • Toscana: fine maggio/inizio giugno

Elezioni regionali 2020: i candidati

Nel 2020 si voterà in 8 regioni su 20, e dal momento che non è previsto alcun ballottaggio, sarà sufficiente per un candidato prendere un solo voto in più del suo sfidante per essere eletto governatore.

Vediamo ora quali sono le candidature regione per regione, cominciando proprio dai sondaggi politici per l’Emilia Romagna, la regione rossa che rappresenterà la prima vera sfida tra il centrodestra e il centrosinistra. Una sfida dalla quale secondo molti potrebbero dipendere le sorti dell’esecutivo.

Emilia Romagna

L’Emilia Romagna è attualmente amministrata dal governatore Stefano Bonaccini del Partito Democratico, che si ripresenterà a gennaio per chiedere di essere confermato alla guida della regione rossa. Molto si è parlato del mancato appoggio da parte dei 5 Stelle, che pur avendo stretto un’alleanza con il Pd per portare avanti il programma su scala nazionale, hanno preferito non stringere alcuna alleanza per le elezioni regionali in Emilia Romagna.

La sfidante di Bonaccini e Lucia Borgonzoni della Lega, e secondo gli ultimi sondaggi la situazione sarebbe di sostanziale parità, con un 45% circa per ciascuno dei due. Una vittoria che sia per l’uno che per l’altro si potrebbe decidere sul filo di lana.

Calabria

Anche in Calabria si vota il 26 gennaio, e anche qui il governatore uscente è del Pd. Si tratta di Mario Oliverio, che però non verrà riproposto dal Pd anche per via dello scandalo che lo ha visto coinvolto in un’inchiesta giudiziaria.

Pare che Oliverio si presenterà ugualmente ma sarà sostenuto solo da liste civiche, mentre il Pd ha già deciso di appoggiare la candidatura dell’imprenditore Pippo Callipo. Anche in questo caso il M5s non appoggerà il candidato del centrosinistra ma sosterrà il docente universitario Francesco Aiello.

Il centrodestra in Calabria propone il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di Forza Italia, ma alla Lega questa scelta non sembra andare del tutto a genio, e può darsi che alla fine si opti per un altro candidato.

Marche

Nelle Marche il governatore uscente del centrosinistra Luca Cerisciolti potrebbe essere riproposto, ma la sua candidatura non convince tutti, quindi si sta valutando la possibilità di ripiegare su un altro candidato.

Il centrodestra invece proporrà l’ex sindaco di Ascoli, Guido Castelli di Fratelli d’Italia, anche se fino a poco fa militava nel partito di Silvio Berlusconi. I sondaggi più recenti realizzati da Bidimedia danno il candidato del centrodestra in vantaggio, con il 41% delle preferenze

Campania

Situazione interessante in Campania dove il centrosinistra proporrà con ogni probabilità la ricandidatura dell’attuale governatore Vincenzo De Luca. Un’opzione che ai 5 Stelle non piace per niente, ma in ogni caso non appoggerebbero comunque il candidato del Pd, a meno che non ci sia un ulteriore cambio di rotta in seguito all’esito delle regionali di gennaio.

Il Movimento 5 Stelle in Campania intende invece presentare la candidatura dell’attuale ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Mentre nel centrodestra non si è ancora arrivati ad alcuna conclusione, eccetto una: il candidato verrà scelto da Forza Italia, e considerato il clima teso tra Berlusconi e Mara Carfagna, il cavaliere potrebbe decidere di candidare l’ex governatore Stefano Caldoro.

Secondo un sondaggio effettuato dall’istituto Noto a metà novembre sarebbe il centrodestra ad avere maggiori probabilità di vincere in Campania, indipendentemente da quali siano i candidati di centrosinistra e Movimento 5 Stelle.

Puglia

Per quel che riguarda le elezioni regionali in Puglia, il candidato del centrosinistra potrebbe essere il governatore uscente Michele Emiliano, ma per essere confermato dovrà prima riuscire a vincere le primarie di coalizione.

Niente da fare per quel che riguarda ipotetiche alleanze con i 5 Stelle nemmeno in Puglia. Il MoVimento inizierà invece a partire dal mese di dicembre un iter di votazioni tramite la piattaforma Rousseau per la scelta dei vari candidati.

Il centrodestra in Puglia potrebbe optare per la candidatura di Raffaele Fitto, che ha già ricoperto la carica tra il 2000 e il 2005. Un percorso quello di Fitto che dopo l’abbandono di Forza Italia e la nascita del suo Direzione Italia, lo vede sempre più vicino al partito di Giorgia Meloni.

Toscana

Ecco un altro interessante test per il centrosinistra, visto che la Toscana è una delle cosiddette regioni rosse. Qui il Partito Democratico potrebbe riproporre la candidatura dell’attuale governatore Enrico Rossi, ma lui non avrebbe ancora deciso se presentarsi oppure no.

La Lega, che secondo alcuni sondaggi potrebbe essere il primo partito in Toscana, sceglierà con ogni probabilità il candidato del centrodestra, ma ancora non si sa con esattezza su chi ricadrà la scelta.

Veneto

In Veneto il risultato delle elezioni regionali non sembra poter riservare sorprese. La vittoria del centrodestra con la candidatura del governatore uscente Luca Zaia sembra essere data per certa.

Il Movimento 5 Stelle non ha ancora scelto il candidato presidente della Regione Veneto, ma lo farà nelle prossime settimane attraverso le consuete regionarie. Il centrosinistra invece sembra intenzionato a proporre la candidatura dell’attuale capogruppo Stefano Fracasso.

Liguria

Qui sarebbero dovuti essere i 5 Stelle a scegliere il candidato delle forze che sostengono la maggioranza di governo, se non altro fino all’esito disastroso delle elezioni regionali in Umbria. Ora quindi il Movimento 5 Stelle e il centrosinistra proporranno due candidati diversi, e le probabilità che il nuovo presidente della Regione sia il candidato del centrodestra aumentano notevolmente.

Candidato del centrodestra che sarebbe dovuto essere Giovanni Toti di Forza Italia, almeno fino a che non ha deciso di lasciare il partito di Berlusconi per creare il suo Cambiamo! Ecco perché la candidatura di Toti da parte del centrodestra ora non è affatto certa.

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