Sembra profilarsi lo scenario di un ribaltamento di fronte nelle elezioni regionali che si terranno il 26 gennaio in Emilia Romagna. La candidata della Lega, Lucia Borgonzoni, sostenuta da tutto il centro destra, secondo gli ultimi sondaggi politici ha perso un punto percentuale in soli 15 giorni, mentre il candidato del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, sta rapidamente recuperando terreno.
Secondo le stime di Roberto Baldassarri, direttore generale di MG Research, la Borgonzoni perde un punto percentuale, con consensi che, se si votasse oggi, avrebbero una forbice compresa tra il 43 e il 47%, una media quindi del 45%, contro la forbice di due settimane fa, che era compresa tra il 44 e il 48%, (46%).
Il governatore uscente dell’Emilia Romagna invece sale di uno 0,5%, passando dal 42-46% (44%) al 42,5-43,5% (44,5%). E’ naturalmente fuori dai giochi invece il candidato del Movimento 5 Stelle, il cui nome non è ancora stato reso noto, che potrebbe ottenere intorno all’8%. Sembra che la scelta del M5s di correre da soli per le regionali in Emilia Romagna stia iniziando a pagare, infatti la stima di due settimane fa vedeva i 5 stelle intorno al 7%.
I sondaggi partito per partito
Secondo gli ultimi sondaggi, in Emilia Romagna il primo partito sarebbe il Pd, con percentuali che si aggirano intorno al 34%, in calo rispetto a due settimane fa di circa un punto percentuale. Gli altri partiti che sostengono il candidato del Pd sono Italia in Comune che dovrebbe attestarsi intorno al 3%, Verde, che è dato intorno all’1,5%, La Sinistra anch’esso intorno all’1,5%, e altri partiti minori dati complessivamente intorno all’1%. In tutto la coalizione di centrosinistra ha guadagnato lo 0,5% in queste due settimane, e si attesterebbe intorno al 41%.
La Lega di Matteo Salvini, primo partito su scala nazionale, è il secondo partito nella regione rossa, attestandosi intorno al 33%, in calo dell’1% rispetto a due settimane fa. In lieve calo invece Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che passa dall’8% al 7,5%, mentre Forza Italia in Emilia Romagna passa dal 5% al 5,5%. In totale i partiti del centrodestra otterrebbero intorno al 47,5%, mezzo punto percentuale in meno di due settimane addietro.
In crescita, seppur lieve, il Movimento 5 Stelle, che fino a due settimane fa era dato intorno all’8,5% ed ora avrebbe toccato il 9%. Corre da solo anche il Partito Comunista di Marco Rizzo, che risulta stabile nel suo 1%. Altri partiti o liste risultano in calo di 2 punti percentuale, e passano dal 3,5% all’1,5%.
Roberto Baldassarri, direttore generale di Mg Research, ha commentato i dati spiegando che “il candidato del centrosinistra Bonaccini si avvicina a quello del centrodestra Borgonzoni ma nonostante l’ingresso di Italia in Comune (3%) la coalizione di Csx sale solo di mezzo punto perché la nuova formazione erode consenso al Pd e ai suoi alleati”.
Per quel che riguarda il M5s, per cui le elezioni in Emilia Romagna saranno un ulteriore test sia sullo stato di salute del partito che sulla stabilità della leadership di Luigi Di Maio, Baldassarri ha spiegato che la crescita c’è stata in seguito alla decisione di correre per le regionali, ma “inferiore alle attese”.
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