Il leader d’Italia Viva tranquillizza la maggioranza di governo e fa sapere che non ha nessuna intenzione di far mancare il supporto del suo partito. “Neanche per sogno. La spina l’ho attaccata io, perché dovrei staccarla?” dice Matteo Renzi, che poi aggiunge: “abbiamo fatto questo governo due mesi fa per evitare l’uscita dell’Italia dall’Euro, che senso ha farlo cadere oggi?”

Domanda retorica, quella di Renzi, ma dalla risposta non così scontata. Non aveva molto senso neppure che Matteo Salvini facesse cadere il governo ad agosto se è per questo, ed anche lui aveva “attaccato la spina” al governo Conte di allora. Senza contare che le parole di Renzi, che dovrebbero tranquillizzare sulla tenuta dell’esecutivo, proferite da lui perdono buona parte del loro peso.

Ma per ora, più che delle sue garanzie, si terrà conto dei suoi obiettivi, primo tra tutti quello di eleggere il prossimo presidente della Repubblica. “La legislatura durerà fino al 2023” dice Renzi e aggiunge che: “questo Parlamento eleggerà il successore di Mattarella”.

“Io non credo al gossip, credo alla politica. Senza di noi questo governo non sarebbe neppure nato” fa notare Renzi nell’intervista che ha rilasciato al Corriere della Sera “e il governo deve lavorare, non inseguire fantasmi. Poi se qualcuno vuole andare a votare, lo dica apertamente. Io non voglio”.

Inevitabile la domanda sulle polemiche di questi giorni all’interno della maggioranza in merito alla manovra economica, e per Renzi “la legge di Bilancio è la più importante legge dello Stato. Normale si discuta. Nel 2018 il Parlamento ha ricevuto un testo dal governo senza poter emendare alcunché. E’ stata una pagina vergognosa nella vita parlamentare stigmatizzata da tutte le istituzioni, a cominciare dal presidente della Repubblica”.

Ma ora che la Lega è fuori dall’esecutivo, le cose funzionano in un altro modo, garantisce Renzi. “Quest’anno la musica è cambiata” annuncia il leader di Iv “il Parlamento potrà migliorare il testo del governo. Nessuno ha ‘pieni poteri’ in Italia, fortunatamente. Se uno fa proposte sulla legge di Bilancio fa politica, non ricatti: le idee non sono ultimatum”.

Per quel che riguarda invece Quota 100, Renzi spiega la linea di Italia Viva. “Faremo proposte con coperture puntuali, per evitare l’aumento delle tasse. Vinceremo sui microbalzelli. Su quota 100 invece sarà più difficile perché Lega e 5 Stelle voteranno insieme. Ma è giusto fare la battaglia: spendere 20 miliardi in tre anni per 150mila persone è un errore clamoroso. Avremmo dovuto mettere quei soldi per i giovani, per gli stipendi, per le famiglie”.

Come se lasciare andare in pensione 150mila persone non si traducesse in altrettanti posti di lavoro per i giovani, aspetto che Renzi non sembra prendere in considerazione nella sua analisi. Intanto, per quel che riguarda il voto del M5S che si preannuncia a fianco di quello della Lega su Quota 100, proprio oggi nel Parlamento Europeo la risoluzione per l’apertura dei porti alle Ong, sulla quale la Lega ha votato No, è stata bocciata per due soli voti, anche grazie all’astensione del M5S.

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