Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, primo ministro politico e non tecnico cui viene affidato il dicastero da otto anni a questa parte, ha dichiarato senza troppi giri di parole che l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini, ha aperto la crisi perché non era in grado affrontare una manovra economica così complessa come quella di cui ha bisogno il Paese in questo momento.
In una intervista a Repubblica, Gualtieri ha infatti affermato: “la sfida di questa manovra era così ardua che Salvini ha aperto la crisi perché sapeva di non essere in grado di affrontarla”. E ha aggiunto poi che “sull’onda della demagogia di Salvini e di politiche che hanno diviso il Paese, l’Italia aveva preso una direzione pericolosa”.
“Oggi dobbiamo rimetterla su un sentiero di crescita, stabilità, ricomposizione delle fratture sociali e territoriali” ha aggiunto il ministro del Pd “questo è un compito eminentemente politico”.
Per Roberto Gualtieri “è evidente che una posizioine chiaramente europeista del governo e della maggioranza ha in sé un effetto positivo” e ha spiegato: “al contrario, avere nella maggioranza forze e personalità anche con funzini significative che costantemente alludevano a scenari diversi da quello della permanenza nell’euro ha avuto un costo rilevante per il Paese e per i cittadini. Quando parlo del conto del Papeete, mi riferisco anche al danno che ci ha procurato parlare dei mini-Bot“.
Ed a proposito della questione delle risorse necessarie a finanziare tutte le misure previste dalla manovra economica, il ministro dell’Economia conferma che servono 14 miliardi. “Le risorse per finanziare la completa sterilizzazione delle clausole e le misure previste dalla manovra, al netto della flessibilità e altri fattori, sono in effetti circa 14 miliardi” ha spiegato Gualtieri “nella nota sono indicati gli ambiti di intervento che stiamo definendo più nel dettaglio”.
Il ministro dell’Economia si è dichiarato comunque “fiducioso che con il contributo di tutti si arriverà a una soluzione equilibrata e condivisa”, ma ha altersì precisato che “ora è prematuro indicare le singole misure” e che ci sarà “un impegno straordinario sul versante del recupero di gettito dall’evasione fiscale”.
Niente aumenti dell’Iva per il 2020, ma il governo intende cancellarli del tutto
Come ha già reso noto lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte, gli aumenti dell’Iva che erano previsti per il 2020 dalle clausole di salvaguardia non ci saranno. Gualtieri però assicura che è obiettivo del governo fare in modo che vengano definitivamente cancellati.
“La prassi diffusa in Italia” spiega il ministro “è di toglierle all’ultimo per l’anno che sta per iniziare e spostarle a quello dopo. Noi le eliminiamo per quest’anno, le dimezziamo per il prossimo e l’obiettivo è di eliminarle completamente“.
Notevoli poi gli effetti che questo governo ha ottenuto con il solo calo dello spread. Il titolare del Tesoro spiega: “il risparmio in interessi grazie alla caduta dello spread con il nostro governo è già di sei miliardi. Se noi torniamo con i rendimenti dei titoli di Stato sotto la Spagna, come era fino al 2016, quella cifra potrà crescere considerevolmente”.
Il ministro ha anche annunciato quali sono le prospettive per il futuro in tal senso, affermando: “la nostra scommessa è quella di aggredire le due grandi sacche di inefficienza: la spesa per interessi sul debito e l’evasione fiscale, per poter non solo cancellare le clausole, ma aumentare le risorse per investimenti e welfare e ridurre ancora la pressione fiscale. E’ il dividento della stabilità, che ci può darae margini significativi per fare cose molto ambiziose”.
Come verranno gestite Riforma fiscale e Spending review
E’ il momento di affrontare la finanziaria quindi. “Ora dobiamo superare la sfida straordinaria di questa legge di Bilancio, e farlo in modo straordinario” spiega il ministro dell’economia “se ci riusciamo, siamo nelle condizioni per impostare un triennio di svolta che affronti alcuni grandi nodi irrisolti di questo Paese e ne liberi le potenzialità straordinarie”.
Sarà una volta superato lo scoglio della manovra economica che, nel progetto del ministro Gualtieri, si potrà “avviare un lavoro approfondito su vari temi: riforma fiscale e spending review“, sulla quale ha anche anticipato di avere intenzione di “istituire una commissione”.
Lo scopo per il ministro del Tesoro è quello di far tornare l’Italia ad “essere protagonista politico del dibattito europeo. La sfida” precisa Gualtieri “non è avere più o meno flessibilità per l’Italia”.
Confindustria sulla manovra economica “non abbiamo grandi aspettative”
Non denota particolare entusiasmo il commento del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che in merito alla manovra economica ha dichiarato: “non abbiamo grandi aspettative, c’è il nodo risorse che dobbiamo chiaramente affrontare”.
E ha continuato poi spiegando che, a suo avviso, è necessario “invece spingere su una grande dotazione infrastrutturale del Paese”. Boccia ha aggiunto poi: “adesso vediamo il primo confronto col governo, cerchiamo di capire quali sono le linee di questa manovra. E comunque da parte nostra l’idea della dotazione infrastrutturale diventerà determinante per la politica anticiclica di questo Paese.”
Salvini: “la manovra economica mi sembra una enorme fregatura”
E se sulla manovra il presidente di Confindustria mostra pochissimo entusiasmo, il leader della Lega Matteo Salvini esterna totale insoddisfazione. “Tre settimane che dicono tutto e il contrario di tutto” afferma Salvini in una delle sue dirette Facebook a margine della sua visita al carcere di Perugia “aspetteremo e vedremo in Parlamento cosa porteranno. Hanno promesso di tutto ma l’unica cosa su cui van d’accordo in queste tre settimane è che hanno ottenuto l’aumento degli sbarchi del 160%”.
E nel merito della finanziaria a cui l’esecutivo sta lavorando, Salvini ha dichiarato: “la manovra economica mi sembra una enorme fregatura. Hanno promesso asili nido gratis, soldi per i disabili, soldi per le imprese e i lavoratori, nulla: forse non aumenta l’Iva però stanno ancora litigando anche su questo”.
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