Si è concluso il cdm che ha portato alla nomina dei sottosegretari. Per ora si conosce solo la distribuzione ai partiti che costituiscono la maggioranza di governo, tra i quali, oltre al M5S, al Pd, e a LeU ci sarà a quanto pare anche il Maie, ossia il Movimento Associativo degli Italiani all’Estero.

Dei 42 sottosegretari che sono stati nominati nel consiglio dei ministri, 21 andranno al Movimento 5 Stelle, 18 al Partito Democratico, 2 a Liberi e Uguali, e 1 appunto al Maie.

I viceministri all’Economia saranno Antonio Misiani del Pd e Laura Castelli del M5S, quest’ultima confermata dal primo governo Conte. Il viceministro allo Sviluppo Economico sarà Stefano Buffagni del M5S, il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, anche lui del M5S. Uno del Pd e uno del M5S invece i viceministri dell’Interno, che saranno rispettivamente Matteo Mauri e Vito Crimi.

Agli Esteri i vice di Luigi Di Maio saranno Emanuela Del Re, del M5S e confermata rispetto al primo governo Conte, e Marina Sereni del Pd. Il viceministro alla Salute sarà Pierpaolo Sileri che finora era stato presidente in commissione sanità. Il viceministro all’Istruzione sarà invece una renziana, Anna Ascani.

Esclusi anche se si pensava potessero ottenere delle nomine, alcuni del Pd e altri del M5S. Resta fuori ad esempio il dem Emanuele Fiano, che in base alle voci che circolavano si pensava fosse in corsa per il ministero dell’Interno, così anche Lia Quartapelle del Pd che si poteva immaginare sarebbe finito agli Esteri.

Completamente sparita poi la ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta, che non è neppure parlamentare, ma anche Barbare Lezzi e l’ex ministro del Pd (del governo Gentiloni) Maurizio Martina.

Per Sergio Rizzo, giornalista di Repubblica “questo è un governo molto strano, dove M5S e Pd si sono detti le cose peggiori fino al giorno prima di allearsi, come è avvenuto col precedente governo” e a proposito delle nomine, prima che si completasse il cdm aveva dichiarato: “Voglio vedere come la mettono con le infrastrutture per esempio. O con i sottosegretari. Se c’è un ministro del Pd devono metterci un sottosegretario dei 5 Stelle per marcarlo e viceversa“.

Interessante anche notare il fatto che con l’ingresso nel governo degli assessori del Lazio Manzella e Bonaccorsi, nella giunta Zingaretti si liberano due posti e si aprono perciò nuovi scenari per un eventuale rimpasto.

La lista completa dei posti di sottogoverno

Programmazione economica e investimenti: Mario Turco (M5S)
Editoria: Andrea Martella (Pd)
Rapporti con il Parlamento: Simona Malpezzi (Pd) e Gianluca Castaldi (M5s)
Affari europei: l’ex eurodeputata Laura Agea (M5s)
Esteri: con i viceministri Marina Sereni (Pd) e Emanuela Del Re (M5s), Ivan Scalfarotto (Pd), Manlio Di Stefano (M5s), Riccardo Merlo (Maie)
Interno: con Matteo Mauri (Pd) e Vito Crimi (M5s), Achille Variati (Pd) e Carlo Sibilia (M5s)
Giustizia: Vittorio Ferraresi (M5s) e Andrea Giorgis (Pd)
Difesa: Angelo Tofalo (M5s) e Giulio Calvisi (Pd)
Economia: con i viceministri Antonio Misiani e Laura Castelli, Pierpaolo Baretta (Pd), Alessio Villarosa (M5s) e Cecilia Guerra (Leu)
Mise: col viceministro Stefano Buffagni, Alessandra Todde (M5s), Mirella Liuzzi (M5s), Gianpaolo Manzella (Pd), Alessia Morani (Pd)
Politiche agricole: Giuseppe L’Abbate (M5s)
Ambiente: Roberto Morassut (Pd)
Infrastrutture: col viceministro Giancarlo Cancelleri (M5s), Roberto Traversi (M5s) e Salvatore Margiotta (Pd)
Lavoro: Stanislao Di Piazza (M5s) e Francesca Puglisi (Pd)
Istruzione: col viceministro Anna Ascani (Pd), Lucia Azzolina (M5s) e Giuseppe De Cristofaro (Leu)
Cultura: Anna Laura Orrico (M5s) e Lorenza Bonaccorsi (Pd)
Salute: col viceministro Pierpaolo Sileri (M5s), Sandra Zampa (Pd)

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