Alessandro Di Battista, anima del Movimento 5 Stelle, ricopre da tempo un ruolo difficile, spesso contestato non solo dagli avversari politici, ma anche dagli stessi alleati. Non erano piaciute alcune sue affermazioni all’ormai ex alleato di governo leghista Matteo Salvini, e si era alzata un po’ di maretta anche con Luigi Di Maio, per via di ciò che Di Battista aveva scritto nel suo libro.
Oggi a quanto pare è riuscito a far indispettire il parlamentare 5 Stelle Luigi Gallo con un post pubblicato su Twitter. Di Battista, che appartiene a quella corrente di pensiero più favorevole al ritorno al voto che all’alleanza con il Pd, ha scritto sul suo profilo social quali sono secondo lui 3 punti fondamentali su cui basare un eventuale accordo.
“No ai Benetton, no ai Malagò, no ai conflitti di interesse” questi i tre punti di Di Battista e questo il titolo del post su Twitter che poi prosegue: “Insisto. Un grande potere contrattuale deve imporre grande coraggio sui temi. Io, da cittadino e da persona che negli anni ha dato anima e corpo al Movimento pretendo” ed elenca.
- La revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, un gruppo che ha socializzato i costi e privatizzato i profitti e che dopo la tragedia del Ponte Morandi non deve più toccare palla
- Che si porti a compimento la riforma dello sport per togliere potere clientelare dalle mani di Malagò (avvistato due giorni fa ‘stranamente’ all’Olimpico accanto a Veltroni).
- Che si realizzi finalmente una legge durissima sui conflitti di interessi e contro l’accentramento di potere, immenso male del nostro Paese. Non era solo un problema riguardante Berlusconi evidentemente.
E’ il ‘deep State’ (lo Stato occulto)” spiega Di Battista dopo aver elencato i suoi punti. “Il nemico principale degli interessi dei cittadini. A me interessa contrastarlo. Sono le mie idee e le idee devono restare protagoniste. Io non ho sentito nessuno del PD pronunciarsi su questo in questi giorni.”
Un post che ricorda quali sono le ragioni per cui il Movimento 5 Stelle è sceso in campo, le stesse ragioni probabilmente che hanno spinto tanti Italiani a dargli fiducia, permettendogli di superare il 30% alle elezioni politiche dell’anno scorso.
Un post che non ha gradito il deputato Luigi Gallo, presidente della Commissione Cultura e parlamentare vicino a Roberto Fico. Gallo ha infatti pubblicato un post sul suo profilo per replicare a Di Battista.
“Chi esplicitamente sta perseguendo la strada del voto o del ritorno con la Lega contro la volontà del gruppo parlamentare e di Beppe Grillo non può dettare condizioni a nessuno. Un’altra occasione persa per stare in silenzio“. Un concetto che Gallo ha sentito evidentemente il bisogno di chiarire, anche se forse Di Battista non intendeva dettare condizioni a nessuno, men che meno via Tweet.
Ma la situazione è quanto mai delicata, e un po’ di tensione è più che comprensibile. In questi giorni si decide non solo il futuro del governo, ed in parte quello degli Italiani che attendono da giorni il ‘verdetto della giuria’, ma anche quello del Movimento 5 Stelle, che se fa le mosse sbagliate potrebbe letteralmente sparire dalla scena politica.
Intanto il post di Di Battista è stato apprezzato dalla Lega, e Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato ha risposto: “Taglio dei parlamentari, revoca delle concessioni autostradali a chi è inadempiente, riforma dello sport (già approvata) e contrasto a lobby e poteri occulti, da Bibbiano ai banchieri corrotti. La Lega c’era, c’è e ci sarà.“.
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