Sceglie l’ironia il vicepremier Luigi Di Maio per salutare il collega leghista Matteo Salvini. “Buon ritorno ad Arcore Dudù” sono le parole del leader del Movimento 5 Stelle all’apertura dell’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari M5s alla Camera convocata per discutare della crisi.
In una sala coi 5 Stelle quasi al completo, Di Maio parla dell’ex alleato di governo. “E’ cambiato qualcosa in Italia negli ultimi giorni” dice il leader 5 Stelle “sento gente che mi dice ‘Salvini ci ha tradito’. Sento molti elettori leghisti e parlamentari leghisti delusi che ci dicono la stessa cosa. Salvini non ha tradito il Movimento o Conte, ma milioni di Italiani a cui per 14 mesi aveva detto che non guardava sondaggi. Ha tradito il contratto di governo per i suoi interessi.”.
Di Maio non si risparmia davanti ai suoi. “Salvini agli Italiani ha detto ‘state sereni’. Pagherà un caro prezzo per come ha tradito il Paese.” Ma ci sono varie rgioni per cui il leader della Lega ha deciso di staccare la spina, non solo l’intenzione di capitalizzare gli ampi consensi di cui parlano i sondaggi.
“Toninelli stava preparando un decreto legge che puntava a revocare la concessione ad Autostrade dopo il crollo del ponte Morandi. Stavamo per riformare la prescrizione, e questo lo ha mandato in panico” ha spieagato Luigi Di Maio in assemblea e poi ha aggiunto le altre ragioni che hanno portato Salvini ad accelerare i tempi e causare una crisi che persino nel suo partito in pochi si aspettavano.
“Un altro dei motivi è la Flat Tax” riferisce Di Maio “la Lega ha preso in giro gli Italiani ma non sapeva come farla e ha fatto cadere il governo anche per questo. Non aveva un piano ed è scappata davanti alle responsabilità. Stavamo ancora aspettando le coperture che non sono mai arrivate.”.
La proposta di Renzi spacca il PD
Arriva da Matteo Renzi la proposta di un governo a tempo che servirebbe a gestire solo le questioni più urgenti, portando poi il Paese dritto al voto il prima possibile. Un governo ‘no tax’ come è stato subito ribattezzato, che completi la riforma costituzionale e tagli il numero dei Parlamentari, e permetta agli Italiani di risparmiarsi l’aumento dell’IVA varando la manovra d’autunno. Poi il voto a maggio 2020.
L’ex premier ed ex segretario del Pd però, con la sua proposta ha spaccato il partito e Zingaretti ha subito risposto con un secco No. “Un governo coi 5 Stelle per fare cosa?” chiede il segretario del Pd “per intestarsi una manovra lacrime e sangue e poi tornare alle elezioni?”. Secondo Zingaretti il Pd non deve avere paura del voto subito, ma magari gli Italiani dell’aumento dell’IVA sì. Eppure questo non sembra turbare i sonni del leader del Pd quanto quelli di chi non ha un posto in Parlamento.
Salvini intanto ha visto materializzarsi il pericolo di un election day sempre più lontano, così ha prima lanciato la “sua manovra” per scongiurare l’aumento dell’IVA. Una manovra che si baserebbe sul taglio delle tasse e sulla pace fiscale. Poi non ha perso tempo e ha programmato un incontro con Forza Italia e Fratelli d’Italia
Ma riallacciare i rapporti col vecchio alleato di sempre, Silvio Berlusconi, non è sufficiente per Matteo Salvini, che vuole allargare le intese il più possibile, perfino ad esponenti del Movimento 5 Stelle, coi quali dice di aver lavorato bene in questi mesi. “Fortunatamente non sono tutti come Di Battista e Fico” dice Salvini, ma per il momento è tutto molto teorico.
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