Non ha portato i frutti sperati, il cdm di ieri per il leader della Lega Matteo Salvini, che si lamenta dei grillini e riferendosi ai suoi dice che “si sono fatti fregare, scodellare un testo da gattopardi, che non cambia nulla, scritto da magistrati del ministero”. Ce l’ha con il capo ufficio del ministero della Giustizia, Mauro Vitiello di area Magistratura Democratica, ma anche con Bonafede, al quale si riferisce in un post su facebook dove scrive: “ci mette pure la buona volontà, ma la sua cosiddetta riforma della giustizia è acqua.”
In conferenza stampa a Milano Marittima, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha espresso tutta la sua contrarietà ad una riforma della giustizia che secondo lui sarebbe una riforma a metà, una sorta di via di mezzo inaccettabile. “O una vera riforma della giustizia pesante, significativa, che dimezza i tempi dei processi o non siamo al mondo e al governo per fare le cose a metà“.
La Lega non ha intenzione di arretrare, e dopo un consiglio dei ministri durato 8 ore troppi nodi restano ancora da sbrogliare. Dal Carroccio chiedono che nella riforma siano previste “sanzioni certe per i magistrati che sbagliano o allungano i tempi, no a sconti di pena per i criminali e un impegno per la separazione delle carriere e anche del Cs per garantire giusizia efficiente, equa e imparziale. I cittadini non possono essere ostaggi di processi infiniti.”.
Salvini ribadisce l’ennesima sfida al Movimento 5 Stelle dicendo che la Lega non voterà “una non riforma, vuota e inutile” dice “siamo al lavoro per una reale riduzione dei tempi della giustizia, per un manager nei tribunali affinché diventino realmente efficienti, perché ci sia certezza della pena: colpevoli in galera e innocenti liberi.”.
Non tarda ad arrivare la replica del Ministro della Giustizia Bonafede, che accusa la Lega di voler preservare la prescrizione, definita dal Guardasigilli stesso “isola di impunità che prima di tutto salva colletti bianchi e corrotti”. Infatti riferendosi al mancato raggiungimento di un accordo con la Lega sulla riforma del processo penale afferma: “mi viene il dubbio che l’obiettivo sia quello di far saltare la legge sulla prescrizione che entrerà in vigore a gennaio 2020.“.
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