Ce ne sono volute tre di riunioni tra lunedì e martedì, per trovare un accordo sul Decreto Sicurezza bis, e nello specifico su quanto concerne le sanzioni previste per le navi delle Ong. A prendere parte alla riunione coi due relatori leghisti, i sottosegretari Nicola Molteni, Carlo Sibilia e Simone Valente.
La Lega era partita con l’obiettivo di dare al Ministro dell’Interno maggiori poteri nella gestione dei confini, e di innalzare fino a un milione di euro le multe previste per le navi delle Ong che operano in maniera irregolare, mentre tale sanzione è attualmente fissata dallo stesso decreto sui 50mila euro.
Nel decreto sicurezza originario, il Ministro dell’Interno può “limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale”. Invece con l’emendamento presentato dalla Lega avrebbero dato al titolare del Viminale l’autorità di “vietare trasbordo e sbarco sul territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari” il che equivaleva a dare pieni poteri a Matteo Salvini sulla questione dell’immigrazione.
Il Movimento 5 Stelle però ha fatto muro su questo emendamento, e alla fine l’ha avuta vinta anche grazie al fatto che i leghisti non volevano far slittare il termine per la presentazione degli emendamenti, così hanno deciso di non forzare troppo la mano.
In compenso passa l’inasprimento delle sanzioni per le navi delle Ong che non rispettano l’alt delle autorità italiane ed entrano nelle acque territoriali nonostante il diniego. La multa passa dagli originali 50mila euro precedentemente previsti dal decreto sicurezza, a importi che vanno dai 250mila euro fino a 1 milione di euro. Inoltre si potrà procedere con il sequestro cautelare della nave già dalla prima violazione e non alla seconda come in precedenza.
Alle 19:00 di oggi è previsto a Palazzo Chigi un vertice Conte-Di Maio-Salvini-Trenta-Tria convocato dal Presidente del Consiglio al fine di rifinire l’accordo raggiunto tra le due forze di governo.
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