Nei prossimi sette giorni ci si aspetta di avere un’idea più chiara di quali saranno le conseguenze dello sconvolgimento degli equilibri all’interno della maggioranza. L’occasione sarà il vertice a tre, del quale si vocifera da tempo, tra Luigi DI Maio, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Sarà, da quel che si prevede, l’occasione giusta per mettere a fuoco gli obiettivi del governo e ripartire.

Nessuno però sembra volersi sbilanciare su quali potranno essere gli esiti di questo incontro. Incontro che peraltro risulta ancora incerto. Ci si aspettava che l’incontro avvenisse prima del Consiglio dei Ministri, quindi tra la serata di oggi e domani mattina, ma ancora nulla di certo.

Conte: meglio non sfidare la Commissione Europea

La conferenza stampa di lunedì scorso non ha prodotto i risultati sperati, e per tutto il resto della settimana è stato tutto un tira e molla, con momenti in cui ci si aspettava l’apertura ufficiale della crisi di governo, e momenti in cui sembrava tutto risolto, anche se di quest’ultima prospettiva forse nessuno è mai stato realmente convinto.

L’incontro a tre servirà soprattutto a far capire quali sono i rischi per il governo nell’immediato futuro, e come fare per rilanciare questo esecutivo. Ma nelle preoccupazioni di Conte sembra esserci soprattutto il rapporto con l’Europa. “Attenzione a sfidare la Commissione Europea sulla Procedura d’Infrazione per debito eccessivo” avvisa il Presidente del Consiglio Conte “se viene aperta davvero farà male all’Italia. Non è tanto una questione di multa. Ci assoggetterà a controlli e verifiche per anni. Con il risultato di compromettere la nostra sovranità in campo esecutivo.”

Una prospettiva tutt’altro che rosea quella descritta dal premier che definisce il governo attuale “geloso custode dell’interesse nazionale”, ed avverte che una procedura d’infrazione potrebbe anche compromettere i risparmi degli Italiani.

Giancarlo Giorgetti al posto di Tria? Ecco come sarà il rimpasto di governo

I rapporti con la Commissione Europea sono delicati, e di questo il premier Conte sembra essere ben consapevole, tanto da rilasciare questa dichiarazione al Messaggero: “rischiamo di andarcene tutti a casa… Devo poter condurre insieme al ministro dell’economia Giovanni Tria, il negoziato senza distonie e cacofonie.”

Non è da escludere però che a seguito del summit a tre coi vicepremier Di Maio e Salvini, la poltrona di Tria sia una di quelle che salteranno. Il ministro dell’economia, invero mai particolarmente popolare in questo governo, potrebbe essere sostituito dal leghista Giancarlo Giorgetti.

Tra i Ministeri per i quali si prevedono novità ci sarà ovviamente quello relativo ai Rapporti con l’UE, visto il posto lasciato vacante da Savona. Nelle file della Lega però si parla anche del Ministero della Sanità, e del Ministero dei Trasporti. Non resta che attendere l’ormai imminente vertice a tre.

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