L’idea di tentare con un Conte bis si sta facendo largo tra le file della Lega. Salvini ha subito messo le mani avanti “noi ministeri non ne chiediamo” che è ben diverso dal dire “non ne vogliamo”. Infatti prosegue poi: “devono essere i penta stellati a fare delle proposte su un nuovo assetto di governo” facendo intendere che qualcosa deve cambiare e qualche ministero che ora è assegnato a esponenti dell’M5s dovrà passare alla Lega.
Se si deciderà di procedere in tal senso, non sarà neppure necessario che Giuseppe Conte rassegni le sue dimissioni. Nessun reincarico all’attuale premier dunque perché il tutto potrebbe essere fatto in corso d’opera. Tutto quello che occorre è la disponibilità dei grillini a cedere qualche ministero al Carroccio.
Ministero del Lavoro, Sviluppo economico e ministero delle Infrastrutture alla Lega?
Quali potrebbero essere i ministeri interessati da questo “cambio di gestione” è facile intuirlo. La Lega potrebbe senza dubbio prediligere quelli con portafoglio economico. Luigi Di Maio potrebbe quindi perdere il dicastero di Lavoro e Sviluppo Economico a favore di un qualche esponente della Lega scelto da Salvini.
Anche il Ministero delle Infrastrutture potrebbe passare alla Lega. E questo agevolerebbe molto i piani leghisti riguardanti le grandi opere, come il TAV tanto per cominciare, nodo cruciale per la Lega sul quale però non sembra affatto intenzionato a mollare il penta stellato Danilo Toninelli. Un Toninelli che non viene fuori particolarmente bene dalla consultazione elettorale appena conclusasi. Il calo dei consensi sia alle europee che alle regionali nel Piemonte indica un certo calo di fiducia.
Intanto i capigruppo e relatori di Movimento 5 Stelle e Lega sono stati riuniti da Conte al fine di trovare il bandolo della matassa per risolvere la questione dello sblocca-cantieri. La Lega vorrebbe fermare per due anni l’applicazione del codice per gli appalti modificando l’articolo 1, ma il M5s non ne vuole sapere.
“Se la Lega vuole far saltare il decreto sblocca-cantieri e magari mettere a rischio lo stesso governo, lo dicesse in maniera chiara e se ne assumerà la responsabilità.”
Il sospetto è che quello dello sblocca cantieri sia solo un pretesto per far cadere il governo. A Salvini farebbe comodo il rimpasto di cui sopra e potrebbe effettivamente mirare ad un Conte bis. Avrebbe così molta più libertà di manovra grazie ad una composizione che a quel punto sarebbe a maggioranza leghista.
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