lingotti di oro e grafico al rialzo
Il 2024 è stato l'anno dell'oro secondo Intesa Sanpaolo - BorsaInside

Impressionante prezzo dell’oro che si posiziona a 2.650 dollari nella settimana di metà ottobre 2024. Le quotazioni del metallo giallo si sono gonfiate beneficiando di una serie di catalizzatori positivi: dalla crescente tensione internazionale, all’indebolimento del Dollaro Usa fino ad arrivare ai maxi acquisti di oro fisico da parte delle banche centrali di molti paesi.

Come si può vedere dal grafico in basso, la dinamica rialzista del metallo giallo si è tradotta in una serie di record che si sono succeduti nel corso degli ultimi mesi. La spinta al rialzo, lungi dall’essersi esaurita, ha le carte in regola per poter proseguire anche nelle prossime settimane.

Ciò è una buona notizia per i tantissimi trader che hanno inserito oro nel loro portafoglio di investimento da tempo ma anche per tutti quegli investitori che hanno invece optato per l’attendismo. Il discorso che questi ultimi potrebbero aver fatto è in fin dei conti comprensibile: essendo il valore dell’oro cresciuto tanto negli ultimi mesi, il margine per un ulteriore rialzo potrebbe essersi stretto e da qui la necessità di attendere un ritracciamento per entrare da posizioni più convenienti.

In realtà, come messo in evidenza dagli analisti di Intesa Sanpaolo, il prezzo dell’oro già nelle prossime settimane potrebbe salire fino a 3.000 dollari l’oncia, nettamente sopra le attuali quotazioni. Ciò significherebbe che sono gli attuali prezzi ad essere convenienti, senza quindi la necessità di attendere.

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Prezzo dell’oro arriverà fino ad un picco di 3.000$ l’oncia?

Nella recente analisi trimestrale sulle prospettive delle materie prime, gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno rivolto il focus proprio sul gold. Gli analisti sono convinti che una serie di fattori tra cui le pressioni speculative e l’alto livello di rischio geopolitico, potrebbero spingere il valore del gold fino ad un picco di 3.000 dollari l’oncia. Per gli esperti della banca guidata da Messina sono questi due i veri catalizzatori dell’oro da qui ai prossimi mesi mentre tutta una serie di altri driver che pure hanno spinto il valore del metallo giallo negli scorsi mesi (dalla forte domanda in gioielleria fino al rapporto di correlazione al dollaro e all’andamento di tassi e inflazione) sembrerebbero giocare un ruolo secondario.

Dopo la fiammata in area 3.000$, il gold dovrebbe però ritracciare. La flessione sarebbe a quel punto unicamente dovuta a questioni di tipo tecnico e alle naturali prese di profitto dopo il rally dei valori. Per gli esperti di Intesa Sanpaolo, il prezzo dell’oro si dovrebbe attestare in area 2.595 dollari l’oncia. Questo potrebbe essere il valore medio negli ultimi tre mesi dell’anno. In pratica, rispetto ai prezzi attuali, siamo a circa 50 dollari più in basso.

La dinamica ipotizzata nelle previsioni di Intesa Sanpaolo, ci consente di isolare due diverse situazioni:

  • i trader con approccio più speculativo potrebbero approfittare della fiammata fino ad un picco di 3.000$ l’oncia per entrare in ottica rialzista con un orizzonte temporale di breve termine
  • gli investitori che sono più interessati ad un approccio a lungo termine potrebbero invece attendere il momento della correzione per comprare su valori più a sconto (rispetto alla media dell’ultimo anno).

Si tratta di due strategie del tutto diverse tra loro che potrebbero far pensare che, per essere implementate, necessitino di strumenti diversi. In realtà ricorrendo ai CFD oro è possibile fare trading in entrambi i modi operando a leva. I Contratti per Differenza sulle materie prime sono disponibili sia sulle piattaforme di broker come eToro che su quelle di banche come ad esempio Fineco.

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Il 2024 è l’anno dell’oro secondo Intesa Sanpaolo

C’è un punto che la dice molto lunga su quello che è stato il ruolo avuto dall’oro nell’attuale anno. Ad un certo punto nella loro analisi, gli analisti di Intesa Sanpaolo affermano che il 2024 è stato a tutti gli effetti l’anno dell’oro aggiungendo che l’ottima prestazione del gold è avvenuta in un contesto in cui il mercato delle materie prime in generale ha registrato tutta una serie di segnali di debolezza a causa dell’incertezza della domanda finale. Molte commodity, infatti, hanno dovuto fare i conti con il rallentamento di importanti economie di prima piano e con una serie di difficoltà del settore manufatturiero. In questo contesto è stato l’oro uno dei pochio asset a tenere la barra sempre dritta.

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Previsioni oro 2025 e 2026

Pur essendo focalizzato solo sul breve termine, il report di Intesa Sanpaolo contiene comunque delle indicazioni anche per il prossimo anno e per quello successivo. Secondo gli analisti le quotazioni medie dell’oro nel 2025 dovrebbero attestarsi in area 2480 dollari l’oncia mentre quelle del 2026 a 2600 dollari l’oncia.

Vero è che si parla pur sempre di valori medi, tuttavia l’indicazione che sembra emergere da queste stime è abbastanza chiara: dopo il rally del 2024, il prossimo anno il prezzo dell’oro potrebbe essere più pacato per poi riprendere la corsa l’anno dopo. Del resto le prime avvisaglie di cambio di passo che si prospetta per il prossimo anno si dovrebbero appunto vedere già verso la fine dell’anno in corso dopo la fiammata che, nelle prossime settimane, può spingere il gold fino a 3.000 dollari l’oncia.

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