Arriva il fondo indigenti per i contribuenti con redditi entro i 15.000 euro: ecco i dettagli del bonus!
Quando si tratta di ristrutturare una casa o un edificio, spesso ci si trova di fronte a una serie di sfide finanziarie. I costi associati ai lavori possono essere considerevoli, ma fortunatamente incentivi e sgravi fiscali possono rendere più accessibile il tutto.
Che sia una detrazione fiscale o un contributo diretto, un bonus ristrutturazione incoraggia i cittadini a investire nella ristrutturazione e nel miglioramento degli immobili.
Questa misura può essere utilizzata per promuovere l’efficienza energetica degli edifici; abbassare i costi energetici; stimolare l’economia e l’occupazione; rendere gli immobili più confortevoli, sicuri e funzionali; aumentare il valore di mercato degli immobili.
Per questo se i contributi o i bonus per la ristrutturazione venissero meno, ciò potrebbe avere diverse conseguenze a livello individuale e a livello di mercato edilizio in generale, rendendo più difficile per le persone affrontare progetti di ristrutturazione e impattando negativamente sull’occupazione, sull’efficienza energetica e sull’innovazione nel settore edilizio.
Superbonus 2023: cos’è e come funziona il fondo indigenti
Il panorama delle agevolazioni fiscali nel settore delle ristrutturazioni edilizie in Italia sta per subire un’evoluzione con l’introduzione del fondo indigenti, ideato per sostenere coloro che si trovano in situazioni economiche disagiate e non riescono a sostenere l’intero ammontare dei lavori di ristrutturazione senza il Superbonus.
Il fondo indigenti è stato istituito con l’intento di fornire un contributo a fondo perduto per controbilanciare la riduzione della percentuale del Superbonus per i lavori iniziati a partire dal 2023. Questo fondo ha una dotazione di 20 milioni di euro ed è disponibile per coprire le spese sostenute dagli aventi diritto nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023.
Quali sono i requisiti per accedere al fondo indigenti?
Per beneficiare del fondo indigenti, è necessario soddisfare i seguenti tre requisiti principali: reddito calcolato secondo le regole del quoziente familiare (non deve superare i 15.000 euro), titolarità (diritto di proprietà o del diritto reale di godimento sull’unità immobiliare) e destinazione d’uso (immobile utilizzato come abitazione del richiedente).
Ogni richiedente può presentare una sola domanda e questa deve essere inviata entro il 31 ottobre 2023, secondo le modalità e il formato specificati dalla piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate. Dopo la chiusura del periodo di presentazione delle domande, l’Agenzia delle Entrate determinerà l’importo del contributo da erogare a ciascun richiedente. Questo calcolo si baserà sul rapporto percentuale tra le risorse stanziate nel fondo e l’ammontare totale dei contributi richiesti.
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