grafico economico con illustrazione che rappresenta investitori in apprensione

Ha ammesso l’errore Cathie Wood, per quel che riguarda le stime sull’andamento dell’inflazione, affermando in modo abbastanza chiaro che in questa fase “siamo in recessione”.

Nella giornata di martedì, Cathie Wood, fondatore e amministratore delegato di Ark Investment Management, ha spiegato qual è lo scenario che ci troviamo ora davanti, ammettendo di aver sbagliato nella sua previsione sull’inflazione, affermando che si sarebbe disgregata, quando i prezzi di beni e servizi negli Stati Uniti avevano raggiunto i massimi di 40 anni. Ora non ci sono più dubbi nemmeno per la Wood che ammette che l’economia Usa è in questo momento in recessione.

“Ci sbagliavamo su una cosa” ha detto Kathie Wood “ed era che l’inflazione fosse così sostenuta come è stata”. La Wood si aspettava insomma un livello di inflazione più moderato, ed ha anche aggiunto, a proposito della crisi della supply chain: “non posso credere che ci siano voluti più di due anni e l’invasione russa dell’Ucraina, naturalmente non potevamo prevederlo. Quindi l’inflazione è stato un problema più grosso. Ma penso che ci abbia preparati alla deflazione”.

D’ora in poi inflazione sempre più debole?

Nel mese di maggio l’inflazione ha raggiunto i massimi dal 1987, un segnale che indica che le pressioni sui prezzi sis tanno radicando nell’economia. Un tetto, il cibo e il gas sono stati i maggiori contributori, con la guerra in corso tra Russia e Ucraina che, insieme ai colli di bottiglia che abbiamo visto nell’ambito della crisi della supply chain esacerbati dalla gestione dell’emergenza Covid-19, hanno dato il forte contributo all’aumento dei prezzi di cibo ed energia.

La Wood ha citato i problemi della catena di approvvigionamento che compagnie come Walmart Inc. e Target Corp, hanno sperimentato, ed ha affermato che questo fa presagire che molti altri potrebbero trovarsi in situazioni analoghe.

L’esperta di Ark Investment Management ha osservato che “il consumatore sta inveendo contro questi aumenti di prezzo”. “Il sentiment dei consumatori nei gruppi a reddito più alto è inferiore a quello dei gruppi a reddito più basso, e quest’ultimo gruppo è tormentato dai prezzi di cibo ed energia”.

All’inizio del mese la Wood aveva affermato che le enormi scorte detenute dalle società statunitensi indicano che l’inflazione si indebolirà. Le maggiori aziende Usa, tra le quali troviamo Target, hanno accumulato scorte nel corso dell’anno, a causa dell’impennata della domanda dei consumatori.

Anche il segretario del tesoro Usa era “in errore” sull’inflazione

In questo quadro le proiezioni sull’inflazione si sono rivelate sbagliate, e non è solo la Wood ad ammetterlo, ma lo stesso segretario del Tesoro Usa, Janet Yellen, che a maggio alla CNN ha ammesso che era “in errore sul percorso che avrebbe seguito l’inflazione”.

Intanto l’inflazione e l’inizio degli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve hanno messo sotto pressione i fondi tematici dell’innovazione della Ark. L’Ark Innovation ETF (ticker ARKK) ha perso il –55% quest’anno.

“La cosa più importante che dobbiamo fare è concentrarci su quello che sappiamo fare meglio” ha detto la Wood “la cosa peggiore che potrebbe accadere è la deriva dello stile. Quando le persone investono in Ark, sanno che stanno ottenendo un’innovazione trasformativa davvero dirompente. Questo è ciò che offriamo e non pretendiamo di offrire nient’altro”.

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