Le imprese che cercano di attirare e trattenere i lavoratori alle proprie dipendenze farebbero bene a sperimentare la settimana corta, di quattro giorni lavorativi. Anche se in Italia si parla molto poco di ciò (Intesa Sanpaolo ha generato un discreto clamore mediatico a proporla), sembra essere questa la leva più ghiotta per motivare i propri dipendenti.
“Le visite alla nostra pagina di reclutamento sono aumentate del 60% e le richieste di informazioni all’azienda sono aumentate del 534%“, ha ad esempio dichiarato Helen Brittain, direttrice delle risorse umane della società di consulenza ambientale Tyler Grange, alla CNBC. “L’interesse che le persone mostrano per l’azienda è sorprendente“, ha detto Brittain.
Ad ogni modo, ricorda ancora CNBC, Tyler Grange non è certo l’unica azienda che ha notato una differenza in questo ambito. The Story Mob, società di consulenza per la comunicazione incentrata sul gioco, ha espresso alcune considerazioni di rilievo per voce della sua fondatrice e co-CEO Anna Rozwandowicz: “Abbiamo sicuramente riscontrato un aumento dell’interesse da parte delle persone in cerca di lavoro“, ha dichiarato, aggiungendo che poco dopo il passaggio alla settimana lavorativa di quattro giorni, il team è stato in grado di occupare una posizione vacante da molto tempo.
La campagna 4 Day Week Global sta partendo con alterne fortune in tutto il mondo. Australia e Nuova Zelanda la stanno sperimentando da tempo, e anche negli Stati Uniti, in Canada e in Europa qualcosa sembra muoversi.
Secondo le aziende che hanno sperimentato la settimana lavorativa di quattro giorni, le capacità di attrarre dipendenti sono aumentate. Tuttavia, l’incremento delle candidature non rende necessariamente più facile trovare il candidato giusto… voi che ne pensate?
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