L’avvio dei saldi invernali 2024 è stato deludente: qual è la situazione a Milano (e non solo)?
Rappresentano un periodo fondamentale per il settore commerciale: i saldi invernali, solitamente avviati all’inizio dell’anno, offrono opportunità significative sia per chi vende che per chi acquista.
Per i negozianti, i saldi invernali servono a liberare lo spazio dagli stock di merce della stagione passata e a preparare l’arrivo di nuove collezioni. Inoltre, possono rappresentare un’opportunità per attirare nuovi clienti e consolidare i legami con quelli esistenti attraverso offerte vantaggiose.
Dall’altra parte, per i consumatori, i saldi invernali sono occasioni per fare acquisti convenienti su prodotti di qualità, cioè beni che altrimenti potrebbero risultare più costosi, consentendo di risparmiare su abbigliamento, calzature, accessori e articoli per la casa.
Tuttavia vi sono anche alcune sfide da affrontare. Per i negozianti, è cruciale bilanciare la necessità di liberare spazio per la nuova merce con la gestione dei margini di profitto; per i consumatori è importante evitare acquisti impulsivi e verificare la qualità dei prodotti.
Saldi invernali 2024, un inizio deludente
La stagione dei saldi invernali ha preso il via con una nota di delusione per i commercianti locali: è questo il trend evidenziato da Federmoda Milano nelle città di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
In realtà, iniziato lo scorso venerdì, il primo weekend di sconti si è concluso al di sotto delle aspettative e dei risultati degli anni precedenti. Purtroppo la tendenza è diffusa in gran parte dell’Italia.
Quali sono i motivi di questo trend?
Il presidente di Federmoda, Andrea Colzani, ha sottolineato che diversi fattori hanno contribuito a questo avvio lento. Il maltempo ha certamente influito negativamente, riducendo l’afflusso di acquirenti nei negozi. Tuttavia, non è stato l’unico elemento determinante.
Anche il calendario è stato meno favorevole, con un giorno lavorativo in meno nel primo weekend di saldi rispetto all’anno precedente. Inoltre, nonostante un incremento delle visite nei negozi, la propensione all’acquisto è risultata inferiore. In ogni caso, chi ha acquistato ha preferito articoli più costosi ma durevoli nel tempo, a discapito di acquisti più superficiali. A questo si aggiunge l’opzione dell’acquisto online.
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