Ryanair reagisce al decreto caro-voli e taglia le rotte: quali saranno le conseguenze?
Il governo ha imposto un tetto alle tariffe per affrontare il problema del caro-voli, cioè l’incremento eccessivo dei prezzi dei biglietti aerei su alcune rotte.
La decisione del Ministro Urso è stata presa per tutelare i consumatori da pratiche commerciali che potrebbero portare a prezzi poco accessibili e sproporzionati rispetto alla normale offerta di mercato.
L’obiettivo del decreto è garantire che i prezzi dei biglietti aerei rimangano ragionevoli e in linea con le tariffe medie di mercato, evitando situazioni di sfruttamento della domanda o aumenti eccessivi in periodi particolarmente affollati o durante eventi eccezionali.
Nonostante i buoni propositi, il decreto contro il caro-voli ha sollevato diverse opinioni e prospettive sull’efficacia e la rilevanza di questa misura, come evidenziato dai commenti contrastanti delle compagnie aeree, degli esperti del settore e dei rappresentanti dei consumatori.
Ryanair taglia le rotte: la decisione dopo il decreto del governo
Il decreto contro il caro-voli varato dal governo ha sollevato le polemiche di Ryanair: adesso, però, la compagnia ha deciso di tagliare la programmazione dei voli invernali per la Sardegna, coinvolgendo 10 tratte, di cui 7 ridotte (Catania, Napoli, Roma, Venezia, Milano Malpensa, Orio al Serio, Bruxelles Charleroi) e 3 cancellate completamente (da Cagliari per Trieste e da Alghero a Bari e Treviso). Ciò equivale a circa l’8% della programmazione invernale complessiva dell’isola.
La reazione di Ryanair è stata condivisa da altre compagnie aeree, con Wizz Air e EasyJet che hanno espresso posizioni simili, denunciando il Decreto Urso come “illegittimo” e in contrasto con le regole dell’Unione Europea in quanto limita la competitività del settore e danneggia la connettività insulare.
Qual è la previsione di questo taglio?
Pur essendo stato ideato per impedire aumenti di prezzo eccessivi (in particolare durante i mesi estivi), la posizione del governo contro il caro-voli rischia di avere un impatto non indifferente sul settore turistico.
Il rischio è un aumento del costo dei voli rimanenti e una diminuzione dell’attrattività del mercato italiano per le compagnie aeree, portando a una riduzione dell’offerta, dei flussi di passeggeri verso la Sardegna e della connettività dell’isola.
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