Ryanair, l’Antitrust indaga per presunto abuso di posizione dominante: cosa viene contestato?
La preminenza di una compagnia aerea nel mercato di riferimento può generare una serie di impatti rilevanti sia sull’industria stessa che sui consumatori coinvolti.
Innanzitutto, va sottolineata la capacità di una compagnia aerea dominante di esercitare un notevole controllo sui prezzi dei biglietti, influenzando l’intero panorama di mercato. Questo può tradursi in tariffe più elevate per i passeggeri, con una conseguente riduzione della concorrenza e delle opzioni disponibili.
In parallelo, la qualità dei servizi offerti potrebbe risentirne. Con una posizione di predominio, la compagnia aerea potrebbe avere meno incentivi a mantenere elevati standard qualitativi nei propri servizi, riducendo l’attenzione verso aspetti cruciali come la puntualità dei voli, la comodità a bordo e l’assistenza ai passeggeri. Inoltre potrebbe essere meno propensa ad investire in nuove tecnologie e innovazioni.
Una compagnia aerea che detiene una posizione di predominio potrebbe creare barriere significative all’ingresso di nuovi concorrenti, cioè altre compagnie che potrebbero avere un possibile impatto sulla competitività e l’innovazione del settore. In aggiunta, la compagnia aerea preminente potrebbe estendere il proprio potere anche in settori correlati, come l’offerta di servizi turistici aggiuntivi, portando a condizioni meno vantaggiose per altre agenzie e fornitori di servizi, influenzando quindi l’equità del mercato.
Ryanair è finita nel mirino dell’Antitrust: ecco perché
L’istruttoria Antitrust avviata nei confronti di Ryanair solleva questioni rilevanti nel contesto: la compagnia low-cost, nota per la sua presenza dominante nei mercati del trasporto aereo, sembrerebbe sfruttare questa posizione per influenzare anche l’offerta di servizi turistici correlati (es. alloggio e noleggio auto).
I risultati dell’istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dovrebbero portare a misure correttive adeguate, se necessario, al fine di preservare la concorrenza e tutelare gli interessi dei consumatori e dei player che ne verrebbero danneggiati.
Cosa contesta l’Antitrust?
Uno degli aspetti chiave dell’indagine riguarda all’acquisto diretto dei biglietti aerei attraverso il proprio sito: la compagnia sembrerebbe ostacolare l’acquisto dei biglietti da parte delle agenzie di viaggio e ne favorirebbe l’acquisto sui propri canali. A questo si sommerebbe che la vendita dei biglietti alle agenzie tradizionali su GDS (sistema la gestione della prenotazione e l’acquisto di biglietti) sarebbe condizioni non favorevoli sotto il punto di vista di offerta, prezzo e assistenza post-vendita.
Questo comportamento sembra limitare le opzioni disponibili per le agenzie e di conseguenza, per i consumatori finali, che di solito considerano l’acquisto dei biglietti come il primo passo nell’organizzazione di una vacanza. Tale restrizione potrebbe avere un impatto significativo sulla competitività del settore e sulla possibilità di scelta per i consumatori.
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