In un contesto internazionale in cui diversi Paesi europei hanno intrapreso sperimentazioni riguardanti il Reddito Universale, ora è il turno dell’Inghilterra di unirsi al gruppo.
Prendendo spunto dai risultati delle esperienze in Germania, Finlandia, Spagna e Olanda, il governo inglese ha deciso di avviare un esperimento sul Reddito Universale, che prevede un importo mensile di 1.800 euro destinato ad alcuni cittadini selezionati.
Questa sperimentazione sarà attentamente monitorata da un gruppo di esperti, i quali analizzeranno i risultati al fine di ottenere una valutazione accurata delle implicazioni economiche e sociali di questa politica.
Cos’è e come funziona il Reddito universale
Ma come funziona esattamente il Reddito Universale e quali sono le prospettive per l’Italia? Esaminiamo più da vicino la nuova sperimentazione inglese del Reddito di Base.
Il Reddito Universale, anche noto come Reddito di Base, viene ora testato in un nuovo scenario. Dopo le precedenti sperimentazioni in diversi Paesi europei e dopo il sostegno ottenuto dalla raccolta firme per introdurlo anche in Italia, l’Inghilterra ha deciso di avventurarsi nella valutazione delle conseguenze economiche e sociali dell’implementazione di questa misura di sostegno.
Il think tank Autonomy ha preso l’iniziativa di avviare i primi test in Inghilterra. Dopo aver già avviato un esperimento attivo in Galles, destinato a un gruppo fortunato di giovani, il think tank coinvolgerà circa 30 partecipanti suddivisi in due gruppi.
La selezione dei partecipanti avverrà casualmente tra coloro che presenteranno domanda per il Reddito Universale, e almeno il 20% dei posti sarà riservato a persone con disabilità, al fine di garantire una rappresentanza equa.
I fortunati selezionati avranno l’opportunità di ricevere un contributo mensile di 1.800 euro per un periodo di due anni, senza alcuna condizione particolare. Questo significa che il reddito sarà garantito indipendentemente dalle loro attuali condizioni economiche e senza l’obbligo di cercare un’occupazione.
Questa caratteristica rappresenta la principale differenza tra il Reddito di Base e il Reddito di Cittadinanza, poiché non vi è alcuna necessità di impegnarsi nella ricerca di un lavoro.
Come funziona la sperimentazione al via in Regno Unito
Per quanto riguarda la sperimentazione, i 30 partecipanti verranno selezionati all’interno di due cittadine inglesi: Jarrow, nel nord-est dell’Inghilterra, e East Finchley, nel nord di Londra. Ai partecipanti sarà garantito un sostegno finanziario mensile di 1.800 euro per due anni, senza ulteriori vincoli, ad eccezione dell’obbligo di rispondere alle domande poste dai ricercatori. Queste domande avranno l’obiettivo di valutare l’andamento e il benessere socio-economico dei partecipanti.
Allo stesso tempo, verrà selezionato un gruppo di controllo, composto da persone che non riceveranno alcun sussidio finanziario. Tale gruppo di controllo sarà utilizzato per confrontare il benessere economico di coloro che hanno ricevuto il beneficio con quello di coloro che non lo hanno ricevuto.
Questa sperimentazione rappresenta un passo significativo nell’esplorazione delle potenzialità e degli effetti del Reddito Universale. I risultati dell’esperimento in Inghilterra saranno fondamentali per comprendere meglio l’impatto di questa misura di sostegno sul benessere economico e sociale dei cittadini. Si spera che tali dati possano fornire una base solida per decisioni future riguardanti la possibile adozione del Reddito Universale in altre nazioni, tra cui l’Italia.
Perché è importante valutare le implicazioni sociali ed economiche del Reddito Universale
L’importanza e la necessità del Reddito Universale non possono essere sottovalutate, considerando che questo concetto non è affatto nuovo né per l’Europa né per l’Italia.
Diverse sperimentazioni sono state condotte in tutto il mondo, coinvolgendo Paesi come Stati Uniti, Canada, Brasile, Cina, India, Giappone e molti altri. Ad esempio, nel Galles, il governo laburista di Mark Drakeford ha già avviato un esperimento rivolto a giovani provenienti da comunità per minori, i quali ricevono un sussidio mensile di 1.850 euro. A questi giovani viene inoltre offerta consulenza e supporto individuale per gestire le loro finanze e avviare nuovi percorsi professionali.
Qualora i risultati di tali sperimentazioni si dimostrino promettenti e positivi, il governo ha l’intenzione di estendere il Reddito Universale ad altre fasce di popolazione. La ministra per la Giustizia Sociale, Jane Hutt, ha sottolineato la necessità di trovare nuovi modi per sostenere le persone più bisognose, poiché siamo attualmente alle prese con una crisi dei costi della vita senza precedenti.
Anche in Italia, dopo le sperimentazioni avviate in diversi paesi europei, il dibattito sul Reddito Universale è tornato ad essere al centro dell’attenzione. Allo stesso tempo, si discute anche della possibilità di introdurre la settimana lavorativa di cinque giorni all’interno delle aziende. Tuttavia, esistono pareri contrastanti sui pro e i contro di questa misura di Reddito di Base per tutti i cittadini.
Da un lato, alcuni esponenti politici temono che l’erogazione di denaro gratuito possa contribuire all’aumento della disoccupazione e scoraggiare le persone dal cercare un nuovo impiego. Dall’altro lato, vi è chi sostiene che il Reddito di Base possa aiutare le persone a valutare le offerte di lavoro e a rifiutare stipendi insoddisfacenti, favorendo invece l’investimento nella formazione professionale.
Un’altra questione riguarda la gestione dei sussidi attualmente in vigore, che alcuni ritengono potrebbero essere completamente sostituiti dal nuovo Reddito Universale.
Al momento, non esiste un Paese nel mondo che abbia ufficialmente introdotto il Reddito Universale, ma numerose sperimentazioni sono attualmente in corso, tra cui quelle descritte nel Galles e in Inghilterra.
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