Qualcuno ha già iniziato ad addobbare balconi e finestre con le classiche luci di Natale, altri aspettano come da consuetudine l’8 dicembre, ma quest’anno non mancherà chi, per ridurre i consumi di energia elettrica dati gli aumenti esorbitanti degli ultimi mesi, farà a meno oppure ridurrà le luci natalizie.
Per quanto si tratti di spese senza dubbio superflue, vale davvero la pena risparmiare sulle luci natalizie? Tutto dipende da qual è il consumo legato agli addobbi di Natale, e quindi qual è l’entità del risparmio derivante dalla scelta di farne a meno.
Quanto consumano le luci natalizie?
Quel che cerchiamo di capire è se vale la pena rinunciare ad addobbare l’albero di Natale, o il presepe, ma anche balconi e finestre di casa, pur di ottenere un qualche risparmio in bolletta. Per cominciare quindi abbiamo bisogno di sapere quanto consumano le luci di Natale.
Secondo alcune stime i consumi di energia elettrica subiscono un incremento del +30% circa nel periodo natalizio, ma a quanto pare la colpa non è delle decorazioni luminose.
La maggior parte dei consumi di energia elettrica che arrivano con le festività natalizie sono legati infatti ad un maggior utilizzo degli elettrodomestici, a cominciare da forno e robot da cucina, ma anche dalle stufe elettriche cui si ricorre maggiormente per via del periodo prevalentemente freddo e della tendenza a restare a casa nei giorni di festa o per le ferie.
In alcune famiglie quindi si sta valutando se sia il caso di rinunciare ad alcune decorazioni luminose, ad esempio sull’albero di Natale, e alle classiche luci natalizie, appese ai balconi o alle finestre. In realtà però se si vuole risparmiare sulle bollette dell’energia elettrica durante le festività bastano alcuni semplici accorgimenti.
Quanto si spende in più a Natale sulle bollette della luce
In genere sull’albero di Natale non si mettono solo palline e festoni, ma anche lucine colorate di ogni genere. Sappiamo bene che l’albero di Natale resta acceso in genere molte ore al giorno, o anche per l’intero arco della giornata, ma quanto consuma?
Se si utilizzano le luci di Natale a Led, invece che a lampadina, i costi in bolletta si riducono del 90% circa. E più in generale è buona abitudine rimpiazzare le vecchie lampadine, e quindi non solo le luci di Natale, perché le più nuovo sono prodotte proprio per ridurre i consumi e, di conseguenza, i costi addebitati in bolletta.
Se prendiamo ad esempio una vecchia striscia di lucine a incandescenza, se tenuta accesa per una trentina di giorni dovrebbe costare all’incirca 15 euro sulla bolletta dell’energia elettrica. Se invece di una sola striscia si parla di due o tre, i costi addebitati in bolletta possono arrivare facilmente a 50 euro in più per 30 giorni.
Il primo consiglio quindi è quello di usare le luci al led invece di quelle a lampadina tradizionale. Le luci devono avere il marchio di garanzia e sicurezza CE, che indica che si tratta di un prodotto regolamentato nell’Unione Europea. Quelle prodotte in altre zone del mondo, prive del marchio CE, possono causare una maggior dispersione, ma possono anche presentare dei problemi a livello di sicurezza se costruite con materiali scadenti.
Per capire di quanto è possibile ridurre il costo dell’illuminazione di un albero di Natale proviamo a fare un esempio pratico. Partiamo da un costo medio di 1kWh intorno a 0,50 euro, e se la decorazione elettrica è al LED, il costo per 24 ore di accensione si aggirerà tra i 25 e i 30 centesimi di euro al giorno.
Se poi gli addobbi natalizi sono posizionati all’esterno dell’abitazione, ad esempio su un albero che si trova in veranda o in giardino, potrebbe essere una buona idea alimentare le luci al LED con un piccolo pannello solare. In questo caso in bolletta non troveremo costi aggiuntivi, e a fronte di una spesa iniziale tutto sommato contenuta sarà possibile tenere le luci dell’albero accese anche 24 ore su 24 senza preoccuparsi dei consumi.
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