Gli effetti degli aumenti del prezzo del gas si sono visti soprattutto sulle bollette dell’energia elettrica che, in Italia in particolare, è per gran parte prodotta utilizzando proprio il gas naturale.
Ma il prezzo del gas, come abbiamo visto in questo approfondimento, non dipende dal prezzo pagato sulla base del contratto con il Paese importatore, ad esempio con la Russia, bensì dalla quotazione alla Borsa TTF di Amsterdam.
È qui che il prezzo del gas subisce le variazioni che hanno portato alle stelle le bollette dell’energia elettrica e del gas di milioni di cittadini di tutta Europa. Il prezzo del gas in questo momento risente dell’instabilità derivante dalla complessa situazione geopolitica.
In questa fase però, nonostante la situazione geopolitica non faccia che peggiorare, con l’aggravarsi del conflitto in Ucraina e le nuove sanzioni contro la Russia, in Italia stiamo assistendo ad un drastico calo del prezzo del gas, e questo potrebbe produrre benefici effetti sulle bollette di milioni di famiglie e aziende italiane.
In Italia il prezzo del gas potrebbe precipitare
A riportare la notizia che il prezzo del gas in Italia si sta notevolmente riducendo è stato anzitutto il quotidiano La Repubblica nella sua versione online, e per l’esattezza specifica che al momento il metano in Italia costa un terzo rispetto alla media europea, e che l’Italia addirittura esporta metano all’estero.
Nel frattempo, per quanto riguarda il costo dell’energia elettrica, che come abbiamo visto dipende principalmente dal costo del gas, l’Italia è ampiamente prima in Europa, infatti stando a quanto riportato da Il Messaggero proprio in questi giorni, è l’unico Paese in cui supera i 300 euro/MWh (322 euro MW/h), contro i 248 della Germania, i 294 della Francia, i 184 della Spagna e i 290 della Grecia.
Ma come dicevamo, ora in Italia vi è abbondanza di gas, gli stoccaggi sono pieni ben oltre il 90%, e gli operatori stanno vendendo nelle piazze dove le quotazioni risultano più alte. Ma per quel che riguarda ipotetici benefici in bolletta la strada è quanto mai incerta.
Non è assolutamente detto infatti che con l’abbondanza di gas cittadini e imprese di tutta Italia si possano vedere alleggerire i costi addebitati sulle bollette di energia elettrica e gas.
I dati SNAM comunque sono rassicuranti, al 28 settembre sono arrivati 25 milioni di metri cubi di gas al punto di ingresso a Tarvisio, 18 milioni di metri cubi sono stati esportati e ne sono stati tenuti per scorta solo 7. Le riserve sono piene, come detto, inoltre per almeno due terzi le forniture che prima arrivavano dalla Russia sono state rimpiazzate con le forniture di gas dall’Algeria, dalla Norvegia e dall’Azerbaijan.
Insomma il mercato italiano del gas risulta in questa fase in extra produzione, e questo dovrebbe permettere di abbassare i prezzi.
L’ultima parola però spetterà all’Arera (Autorità di Regolazione per l’Energia le Reti e l’Ambiente), e non è detto che si decida di applicare la riduzione del prezzo del gas alle tariffe delle bollette di famiglie e imprese, ma se la situazione dovesse restare stabile e il prezzo del gas nel mercato italiano dovesse rimanere basso, è uno scenario del tutto possibile.
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