La recente decisione dell’OPEC+ di procedere ad un taglio robusto della produzione ha avuto come immediato impatto il rialzo della quotazione petrolio. Dopo mesi di stasi non solo i valori del greggio sono tornati a crescere (e questo dimostra quanto la mossa dell’organizzazione dei paesi produttori non fosse attese) ma anche le previsioni sui trend dei prossimi mesi sono state riviste al rialzo. Addirittura alcuni analisti non escludono ora che il prezzo del petrolio possa arrivare a 100 dollari al barile.
In un precedente articolo abbiamo esaminato la questione dal punto di vista dell’investitore mettendo ossia in evidenza quelle che sono le strade che si potrebbero aprire già prossimamente e le relative strategie ad adottare (tutte queste tematiche si possono trovare nel nostro post sulle previsioni petrolio 2023).
In questo post, invece, parleremo dell’altro lato della medaglia ossia degli effetti sui consumatori. Dinanzi al rialzo delle quotazioni del greggio sostenuto dalle recenti mosse dell’OPEC+, è umano chiedersi cosa avverrà adesso alla pompa. In poche parole quando si vedranno gli effetti dell’aumento del greggio sui prezzi di benzina e diesel.
Considerando che manca oramai pochissimo alle festività pasquali e che il ponte di Pasqua è sempre occasione di spostamenti per molti italiani, la domanda che tutti si stanno ora ponendo riguarda proprio il timing con cui avverrà il trasferimento alla pompa dell’aumento del prezzo del petrolio.
Fermo restando che un leggero ritocco al rialzo è già avvenuto, si può però ipotizzare che questo aumento sia solo il frutto di speculazione. In altre parole i prezzi di benzina e diesel sono già saliti ma ancora non hanno inglobato l’aumento delle quotazioni petrolifere.
Quando ciò avverrà i costi saranno decisamente maggiori. Ecco perchè molti consigliano di anticipare i tempi e fare almeno il pieno prima delle festività di Pasqua.
Forse ti può anche interessare — OPEC fa il regalo e il prezzo del petrolio vola. Come investire adesso?
Quando di sarà l’aumento del prezzo di benzina e diesel?
Considerando la legge della domanda e dell’offerta nonchè le tempistiche che da sempre hanno caratterizzato le dinamiche del mercato petrolifero, si può ipotizzare che il rialzo ci possa essere nel mese di maggio. Quindi ci sono ancora alcune settimane per evitare i rincari anche se, proprio aprile è un mese denso di festività e quindi la speculazione il suo ritocchino al rialzo lo farà anche prima.
La buona notizia è che non è affatto detto che l’aumento del prezzo di benzina e diesel sia inevitabile. Infatti sarà necessario anche verificare la possibilità di interventi di ammortamento da parte dei vari governi. Lo sconto sulla benzina non c’è più ma non è detto che il governo non possa introdurre qualche agevolazione per contenere i rincari.
Sicuramente il mondo della politica non sembra essere intenzionato a restare a guardare. E i segnali ci sono già tutti. La decisione dell’OPEC+ di abbassare la produzione è stata infatti accolta da una selva di critiche in tutti i paesi Occidentali.
L’Europa critica l’OPEC+ per il taglio alla produzione di petrolio
Dicevamo della reazione europea alla mossa dell’OPEC+.
Thierry Breton commissario europeo per il Mercato interno, ha affermato che i paesi che controllano “i combustibili fossili stanno giocando. Vedono che i prezzi stanno scendendo perché la domanda sta diminuendo, e allora producono di meno per aumentare i prezzi”.
Parole di fuoco che fanno intuire quanto forte sia la contrapposizione in atto. In realtà c’è però anche un risvolto geopolitico. Tra i paesi che hanno più di tutti tagliato c’è quell’Arabia Saudita che è sempre più autonoma dagli Usa. Riad ha infatti ridotto la produzione di 500mila barili al giorno. I tagli più forti sono stati quelli apportati dall’ex gendarme degli Usa nel Medio Oriente e questo la dice lunga sulle trasformazioni in atto mentre sullo sfondo resta la guerra tra Ucraina e Russia.
Cosa può avvenire a questo punto? La storia insegna che l’OPEC+ ha sempre il coltello dalla parte del manico. In pratica il solo modo per scongiurare l’aumento del prezzo della benzina e del diesel a maggio è che la domanda di petrolio subisca un forte calo. Uno scenario interessante ma poco verosimile visto che siamo in piena primavera e il settore del turismo è in netta ripresa.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.