Nel contesto attuale in cui in Italia si discute animatamente del Decreto Energia 2023, che prevede aiuti per sostenere i costi legati a benzina ed energia, è importante rivolgere l’attenzione anche a un problema più ampio e urgente: la povertà energetica.
Questa condizione tocca profondamente la vita di milioni di famiglie italiane, e non solo, mettendo a rischio la loro salute e il loro benessere. Il Rapporto OIPE del 2021 ha svelato dati preoccupanti: ben 2.2 milioni di famiglie in Italia vivono in condizioni di povertà energetica. Ma cos’è esattamente la povertà energetica, da cosa dipende e come possiamo combatterla?
Cos’è la povertà energetica
Cominciando dal principio, è importante notare che non esiste una definizione universale di povertà energetica. Nonostante l’Agenda Europea riconosca il problema, ogni paese può avere una sua interpretazione. Tuttavia, in generale, possiamo definire la povertà energetica come un insieme di condizioni che impediscono a un individuo o a una famiglia di accedere a servizi energetici adeguati.
Ciò significa non solo la mancanza di riscaldamento o raffreddamento adeguato nelle abitazioni, ma anche la carenza di illuminazione adeguata. In parole semplici, siamo di fronte a una situazione di povertà energetica quando l’elettricità diventa difficilmente accessibile per una serie di motivi.
Le conseguenze di questa condizione possono essere devastanti, non solo dal punto di vista pratico ma anche per la salute delle famiglie coinvolte. La povertà energetica può infatti favorire lo sviluppo di varie patologie, non solo di tipo respiratorio.
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In Europa è allarme povertà energetica: cause e dati
Se in Italia la situazione è allarmante, con oltre 2 milioni di famiglie coinvolte, l’Europa è in una condizione ancor più critica. Questo problema coinvolge almeno 50 milioni di famiglie in tutto il continente, il che significa che almeno una persona su 10 è in una situazione di povertà energetica.
Ora che abbiamo una chiara comprensione di cosa sia la povertà energetica e della sua vasta diffusione in Italia ed in Europa, dobbiamo analizzare le sue cause. In generale, secondo gli ultimi report sulla povertà energetica, le famiglie più a rischio sono quelle numerose, spesso caratterizzate da bassi redditi e da un numero elevato di componenti. Le famiglie numerose tendono a vivere in abitazioni meno efficienti e in uno stato peggiore.
Tuttavia, la povertà energetica non è semplicemente una questione di reddito familiare. Essa è il risultato di una complessa interazione di vari fattori, tra cui l’efficienza energetica delle abitazioni e i costi sostenuti per l’energia elettrica.
Il contrasto alla povertà energetica nell’Agenda Europea
La comprensione completa della povertà energetica e delle sue vittime è un passo fondamentale per affrontare questo problema. È importante notare che l’Agenda Europea ha posto la risoluzione della povertà energetica tra i suoi obiettivi entro il 2030.
Per raggiungere questo obiettivo, sono previste diverse misure che dovrebbero essere implementate nei prossimi anni. Una di queste è il Pacchetto Energia Pulita, che mira a promuovere l’efficienza energetica attraverso scelte sostenibili.
Inoltre, saranno introdotti incentivi finanziari per sostenere le famiglie in condizioni di povertà energetica. Questi aiuti contribuiranno a alleviare il peso dei costi energetici per le famiglie più vulnerabili.
Ma queste misure, per quanto importanti, non saranno sufficienti da sole. Sarà necessario anche un piano di risanamento degli immobili con bassa efficienza energetica. Solo così si potrà affrontare efficacemente la radice del problema.
Queste misure europee si sommeranno agli aiuti statali forniti da ciascun paese membro ai propri cittadini, creando un fronte comune per combattere la povertà energetica e garantire un futuro migliore per milioni di famiglie in Italia ed in Europa.
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