L’aumento di alcuni servizi di Poste Italiane sarà l’ennesima stangata: cosa costerà di più?
Poste Italiane, l’azienda di servizi postali più grande d’Italia, svolge un ruolo cruciale nella vita quotidiana dei cittadini del Paese da decenni, offrendo una vasta gamma di servizi che vanno ben oltre il recapito delle lettere (logistica, consegna di corrispondenza e pacchi, servizi finanziari e assicurativi, sistemi di pagamento e telefonia).
Fondato nel 1862, il Gruppo ha una lunga storia di servizio alla spalle, dimostrandosi capace di cambiare costantemente in relazione alle mutevoli esigenze della società moderna. Un esempio? Le sfide poste dalla digitalizzazione e dalla crescente concorrenza.
Sebbene la comunicazione digitale stia crescendo rapidamente, ci sono ancora molte situazioni in cui la consegna di comunicazioni cartacee e la rete capillare riescono a garantire consegna di documenti importanti, quali fatture, avvisi e corrispondenza ufficiale, e fornire assistenza.
Negli ultimi anni, Poste Italiane ha ampliato i suoi servizi per includere anche soluzioni finanziarie e bancarie: conti correnti, carte di credito, prestiti, assicurazioni e investimenti.
Poste Italiane, i rincari su lettere, pacchi e raccomandate
È dal 24 luglio che Poste Italiane ha annunciato un adeguamento delle tariffe per diversi servizi, includendo l’invio di lettere, pacchi e raccomandate, oltre alla notifica delle multe. L’azienda ha giustificato questi aumenti come un modo per recuperare l’inflazione registrata durante il secondo semestre del 2022 e il primo semestre del 2023 e quindi allineare le tariffe con i costi di produzione sottostanti.
Per quanto riguarda le tariffe postali, i principali cambiamenti includono l’invio di lettere tramite posta ordinaria all’interno dell’Italia, che aumenterà da 1,20 euro a 1,25 euro per 20 grammi. Nel caso della posta prioritaria in Italia per 100 grammi, il costo del francobollo aumenterà da 2,80 euro a 2,90 euro. Per gli invii di pacchi, il costo per quelli fino a 3 kg di formato standard aumenterà di 50 centesimi, passando da 9,40 euro a 9,90 euro. Anche le tariffe per gli invii ordinari all’estero subiranno aumenti per tutte le destinazioni, con variazioni tra 24 euro e 24,80 euro per la Zona 1 per 1 kg di peso. Tuttavia, tra gli aumenti più impopolari si trovano quelli relativi alla notifica delle multe (verbali per violazioni al Codice della Strada): le spese per gli invii fino a 20 grammi accettati negli uffici postali passeranno da 10,85 euro a 11,45 euro mentre per gli invii accettati nei centri business utilizzati dagli organi di polizia stradale, l’aumento sarà da 10,45 euro a 11,05 euro.
Le polemiche ai rincari
L’Agicom ha approvato la delibera che ha consentito questi adeguamenti alle tariffe, dando a Poste Italiane la possibilità di recuperare l’inflazione accumulata negli scorsi mesi. Tuttavia non sono mancate le polemiche.
Per esempio, il rincaro impopolare delle multe, ha generato polemiche da parte di associazioni come l’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che evidenziano un notevole aumento delle tariffe nel corso di 13 mesi, superando la soglia dell’inflazione.
L’aumento di alcuni servizi di Poste Italiane potrebbe essere l’ennesima stangata: ecco cosa costerà di più!
Poste Italiane, l’azienda di servizi postali più grande d’Italia, svolge un ruolo cruciale nella vita quotidiana dei cittadini del Paese da decenni, offrendo una vasta gamma di servizi che vanno ben oltre il recapito delle lettere (logistica, consegna di corrispondenza e pacchi, servizi finanziari e assicurativi, sistemi di pagamento e telefonia).
Fondato nel 1862, il Gruppo ha una lunga storia di servizio alla spalle, dimostrandosi capace di cambiare costantemente in relazione alle mutevoli esigenze della società moderna. Un esempio? Le sfide poste dalla digitalizzazione e dalla crescente concorrenza.
Sebbene la comunicazione digitale stia crescendo rapidamente, ci sono ancora molte situazioni in cui la consegna di comunicazioni cartacee e la rete capillare riescono a garantire consegna di documenti importanti, quali fatture, avvisi e corrispondenza ufficiale, e fornire assistenza.
Negli ultimi anni, Poste Italiane ha ampliato i suoi servizi per includere anche soluzioni finanziarie e bancarie: conti correnti, carte di credito, prestiti, assicurazioni e investimenti.
Poste Italiane, i rincari su lettere, pacchi e raccomandate
È dal 24 luglio che Poste Italiane ha annunciato un adeguamento delle tariffe per diversi servizi, includendo l’invio di lettere, pacchi e raccomandate, oltre alla notifica delle multe. L’azienda ha giustificato questi aumenti come un modo per recuperare l’inflazione registrata durante il secondo semestre del 2022 e il primo semestre del 2023 e quindi allineare le tariffe con i costi di produzione sottostanti.
Per quanto riguarda le tariffe postali, i principali cambiamenti includono l’invio di lettere tramite posta ordinaria all’interno dell’Italia, che aumenterà da 1,20 euro a 1,25 euro per 20 grammi. Nel caso della posta prioritaria in Italia per 100 grammi, il costo del francobollo aumenterà da 2,80 euro a 2,90 euro. Per gli invii di pacchi, il costo per quelli fino a 3 kg di formato standard aumenterà di 50 centesimi, passando da 9,40 euro a 9,90 euro. Anche le tariffe per gli invii ordinari all’estero subiranno aumenti per tutte le destinazioni, con variazioni tra 24 euro e 24,80 euro per la Zona 1 per 1 kg di peso. Tuttavia, tra gli aumenti più impopolari si trovano quelli relativi alla notifica delle multe (verbali per violazioni al Codice della Strada): le spese per gli invii fino a 20 grammi accettati negli uffici postali passeranno da 10,85 euro a 11,45 euro mentre per gli invii accettati nei centri business utilizzati dagli organi di polizia stradale, l’aumento sarà da 10,45 euro a 11,05 euro.
Le polemiche ai rincari
L’Agicom ha approvato la delibera che ha consentito questi adeguamenti alle tariffe, dando a Poste Italiane la possibilità di recuperare l’inflazione accumulata negli scorsi mesi. Tuttavia non sono mancate le polemiche.
Per esempio, il rincaro impopolare delle multe, ha generato polemiche da parte di associazioni come l’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che evidenziano un notevole aumento delle tariffe nel corso di 13 mesi, superando la soglia dell’inflazione.
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